La Gazzetta dello Sport - Lombardia

Pajola è carico «Energia Virtus Tutto esaurito che spinta»

Oggi alle 18.15 alla Segafredo Arena. L’azzurro re della difesa: «Napier è tra i più difficili da marcare»

- di Paolo Bartezzagh­i 3Da difensore, chi sono i più difficili da marcare?

Milano è una corazzata, alti e bassi li hanno tutti. Vogliamo riscattarc­i dopo il ko al Pireo

Nessuno può difendere contro Belinelli, un talento unico. Che mentalità Hackett

Alessandro Pajola

Luca Banchi ha definito Alessandro Pajola, con Marco Belinelli, l’essenza della Virtus che oggi alle 18.15 (Dmax e Dazn) affronta Milano alla Segafredo Arena. «È un concetto astratto. Come Beli e Abi Abass, sono a Bologna da tempo, e conosco la storia recente. Chi arriva qui magari non sa che si è retrocessi, prima di vincere lo scudetto e tornare in Eurolega» dice il play di Bologna.

3E in concreto?

«Portare i valori della Virtus in campo, non mollare mai, buttarsi su ogni pallone. Se è questa è l’essenza del club, sono orgoglioso di rappresent­arla».

3Com’è la sfida con Milano?

«È importante per la classifica, e per il fattore campo nei playoff. Abbiamo la fortuna di poterci riscattare davanti ai nostri tifosi dopo la sconfitta al Pireo. Il tutto esaurito ci darà la spinta».

3Che squadra è l’Olimpia?

«Una corazzata. Giocano insieme da tempo, sanno da chi andare nei momenti difficili. La migliore difesa della Serie A. Alti e bassi? Li hanno tutti in una stagione lunga».

3La chiave per vincere?

«Concentrar­si sulle nostre cose, aiutarci in campo con energia come in tutta la stagione».

3Contro Napier e Lo?

«Hanno talento, sono difficili da braccare. Non basta il singolo, ci vuole il lavoro di squadra». «Napier è uno. Mike James è il migliore, venerdì arriva il Real con Campazzo e Musa. Ed è pieno di talenti anche in Serie A».

3Come va in attacco?

«Faccio quello che mi viene chiesto e mi lasciano le difese. Quando aiutano su Beli o Lundberg, c’è più spazio per me».

3Shengelia: «Belinelli a volte non è umano». D’accordo?

«Fa tiri che nessuno può difendere, lo vedo anch’io in allenament­o. Devi solo pregare che sbagli, anche se lo aggredisci o la fai faticare. Un talento unico in Europa e anche in Nba, come ha dimostrato. È il capitano, sempre disponibil­e. Non parla tanto, con lui vale l’esempio».

3Da Hackett cosa si impara?

«Ha una mentalità incredibil­e, un combattent­e nonostante acciacchi ed età. È su tutti i palloni in attacco e difesa, un esempio».

3 Cos’è cambiato nella Virtus quest’anno?

«Con Banchi nel modo di giocare. Lo spirito è quello da quando è Segafredo, chi arriva lo respira: dare il cento per cento, vincere, alzare trofei. Ora è il momento clou. Avere fatto bene a ottobre e novembre conta il giusto».

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