La Gazzetta dello Sport - Lombardia
POST, TASSE E SPONSOR INFLUENCER NEL MIRINO LA FINANZA FA I CONTROLLI: «RECUPERATI 11 MILIONI»
L’inchiesta a Bologna riguarda “re dei social” come Vacchi e Luis Sal Ma entrambi negano le irregolarità: «Nessun incasso nascosto» Le ragazze di OnlyFans ignote al Fisco. I consumatori: più sanzioni
L’inchiesta su quattro influencer e cinque “digital creator” bolognesi riapre il dibattito sui guadagni dei produttori di contenuti, anche se Vacchi e Luis Sal respingono ogni accusa. Il caso di Eleonora Bertoli e Giulia Ottorini, attive su OnlyFans e TikTok. Intanto l’Agcom lavora alle linee guida per la comunicazione via web e social 1 Undici milioni di euro.
Quasi l’incasso dell’euroderby Inter-Milan del maggio 2023 o (dicono) il cachet di Lady Gaga per apparire in Joker 2 o, ancora, il costo della villa appartenuta dall’ex tennista Ivan Lendl nel Connecticut, venduta a fine gennaio, parco compreso. È la cifra che la Guardia di Finanza di Bologna ha recuperato a tassazione, dalla fine del 2022, a carico di quattro influencer bolognesi seguiti da milioni di follower - e cinque digital creator, anche figure attive su siti e piattaforme come OnlyFans ed Escort Advisor. Due nomi su tutti: Gianluca Vacchi, il tatuatissimo “Mr Enjoy” che si divide fra balletti su TikTok e iniziative imprenditoriali e Luis Sal, lo youtuber che ha appena vinto la causa contro Fedez per la paternità del podcast “Muschio Selvaggio”. Sotto la lente degli investigatori, proventi ottenuti dalle pubblicazioni di post sui social ma anche il cosiddetto influencer marketing (una forma di marketing che consente alle aziende di collaborare con personaggi che hanno un seguito, per aumentare l’esposizione del marchio) e contenuti inseriti sulle piattaforme per adulti. Le Fiamme Gialle hanno effettuato un confronto fra i guadagni percepiti e quelli riportati nelle dichiarazioni dei redditi, rilevando delle incongruenze. Secondo DeRev, in Italia - in media - gli influencer arrivano a 2.500 euro a post su Instagram per gli account che contano tra i 50 e i 300 mila follower e possono salire fino a 50 mila euro per le celebrity con oltre 5 milioni di follower (ma circolano anche valutazioni differenti).
2 Vediamo chi sono i personaggi coinvolti.
«Voglio morire goduto» diceva di sé Gianluca Vacchi in un’intervista al Corriere, un paio di anni fa: tra i racconti di una villa bolognese da «2.200 metri quadrati» (descritta come «la casa perfetta di un adulto mai cresciuto») e la ricostruzione di video folli per il web (come «quello della Vespa sott’acqua: ci ho messo mezz’ora per studiare l’angolatura»), filosofeggiava: «Ho pensato che, mostrando la mia vita, potevo essere d’ispirazione per qualcuno». Non si sa quanti “ispirati” possano permettersi anche la sua magione a Miami ma i follower di Vacchi, solo su Instagram, sono 22,3 milioni. Lui, di recente, è uscito dall’azionariato dell’azienda di famiglia Ima, di cui deteneva il 13% e la sua quota è stata venduta - ha dichiarato lo stesso Vacchi - per «oltre 700 milioni di euro». La Finanza gli avrebbe chiesto, invece, 7 milioni ma il suo legale, Gino Bottiglioni, ribatte punto su punto: «Ad esito di una verifica fiscale condotta relativamente alla attività professionale artistica di Vacchi per i periodi di imposta 2017-2019, la maggior imposta accertata dai verificatori ammonta a circa 6 mila euro e si riferisce non a proventi occultati, ma a costi dei quali è stata contestata la piena deducibilità. Null’altro risulta oggetto di notifica dalle competenti autorità con riferimento a quanto pubblicato, che deve pertanto ritenersi privo di fondamento». Reagisce anche Luis Sal, 26enne bolognese, re di una comicità nonsense che gli ha fatto raccogliere 1,8 milioni di fan solo su YouTube («Adoro le persone che scrivono: “I tuoi video mi fanno schifo, ma non riesco a smettere di guardarli»). Nel suo caso ci sarebbe in ballo una cifra non dichiarata intorno ai 2 milioni. «Non sono un evasore, ho sempre dichiarato tutto, sono solo normali controlli — ha commentato lui ieri via social — Sentirsi definire evasore è un po’ antipatico: anche io, se mi vedessi per strada, in questo momento mi tirerei uno schiaffo. Quindi, se mi vedete per strada, vi prego di non menarmi».
3 C’è anche chi, in passato, spiegava di aver speso «30 mila euro in quattro giorni».
Ovvero Giulia Ottorini, 22 anni, passata dai contest di twerking e al successo su TikTok fino ad aprire un profilo su OnlyFans,
piattaforma per la condivisione di contenuti (prevalentemente per adulti) a pagamento. Quando raccontò di avere le mani bucate, venne ovviamente travolta dalle polemiche. Come lei, nel mirino della Finanza anche Eleonora Bertoli, classe 1996, 1,7 milioni di fan su Instagram, già dichiaratasi studentessa universitaria. «I miei scatti? Ho iniziato 2 anni fa senza un vero obbiettivo e per una reazione al cyberbullismo», raccontava nel 2018. Bertoli e Ottorini sarebbero state sconosciute al Fisco. Per tre delle persone coinvolte nell’indagine, è stata segnalata all’Agenzia delle Entrate l’applicazione di una particolare addizionale alle imposte sul reddito introdotta dalla legge di Bilancio 2006 a carico di chi produce, distribuisce, vende e rappresenta materiale per adulti anche in formato multimediale. L’importo di questa addizionale, per un totale di circa 200 mila euro, è destinato agli interventi a favore del settore dello spettacolo.
4 I consumatori esultano e chiedono «più sanzioni».
«L’evasione fiscale è la fase finale di un processo che comincia con la pratica scorretta di non segnalare che un post sui social è frutto di una sponsorizzazione», osserva l’Unione Nazionale Consumatori. Tutte le persone sanzionate, spiega peraltro la stessa Finanza, si sono dimostrate «ampiamente» collaborative, «aderendo ai rilievi mossi e versando all’erario gli importi dovuti. Solo in qualche caso, si sono riservati approfondimenti ulteriori».
5 A metà gennaio, l’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni aveva annunciato nuove regole per gli influencer, sulla scia del caso-Ferragni.
Le consultazioni per stabilire le norme che i professionisti della comunicazione online dovranno rispettare sono cominciate pochi giorni fa. Il compito è complesso. Secondo un sondaggio citato dall’Agcom, l’85% degli italiani prende in considerazione i consigli degli influencer nell’acquisto di un prodotto o di un servizio. E nel 2023 la spesa delle aziende per pagare gli influencer è stata di oltre 300 milioni: +10% rispetto al 2022. Ben più degli 11 per cui la Finanza ha “battuto cassa”.