La Gazzetta dello Sport - Lombardia

MILANO-TORINO BETTIOL SI RISVEGLIA «IO, MILAN E GANNA PRONTI ALL’ASSALTO»

Il re del Fiandre 2019 attacca a 32 km dall’arrivo «In questo ciclismo, contro i fenomeni, vincere è quasi impossibil­e. Orgoglioso di sfidare Pogacar»

- Di Filippo Cornacchia INVIATO A SALASSA (TORINO)

Un successo tira l’altro. Alberto Bettiol si lancia sulla MilanoSanr­emo di sabato con una fuga trionfale alla Milano-Torino by Crédit Agricole. Il toscano della Ef EasyPost è stato il grande protagonis­ta nei 177 km da Rho a Salassa della 105a edizione della classica più antica del mondo (1876). Bettiol ha tagliato per primo il traguardo di Salassa, paese della città metropolit­ana di Torino, precedendo di 7” Jan Christen e di 9” Marc Hirschi, compagni di squadra alla Uae Emirates. Merito dell’attacco iniziato a 32 chilometri dall’arrivo, sulle rampe di Prascorsan­o, e difeso fino in fondo. Già vincitore del Giro delle Fiandre nel 2019 e della tappa di Stradella del Giro d’Italia 2021, riporta il successo nel nostro Paese dopo 8 edizioni straniere e si proietta al meglio sulla Milano-Sanremo. «Sono contento - racconta Bettiol a fine corsa - di aver finalmente vinto anche in Italia e in una delle corse più iconiche del calendario. Da italiano ha un sapore ancora più speciale. Tutti sognano di essere nell’albo d’oro di questa corsa e ora ci sono anche io. E poi, seppur io sia toscano, mio padre ha fatto il militare a Pinerolo e in Piemonte ho ancora dei parenti».

3Che cosa ha pensato quando, a 32 km dal traguardo di Salassa, si è lanciato all’attacco?

«Non me l’aspettavo di andare così veloce e soprattutt­o così a lungo. La Tirreno-Adriatico si è rivelata un ottimo allenament­o. Stavolta volevo vedere come stavo di gambe e le sensazioni sono positive in vista della Sanremo. Questo risultato motiverà me e tutto lo staff per i prossimi impegni. È un bel segnale di fiducia, anche per tutto il movimento italiano».

3 È tornato il Bettiol del trionfo 2019 al Giro delle Fiandre?

«Sì, è stato un po’ come tornare indietro di cinque anni. Più che al Mondiale di Glasgow 2023, dove si corre su distanze più lunghe e ci avevo provato senza successo, questo trionfo mi ricorda la vittoria nelle Fiandre del 2019. Il ciclismo è fatto così: a volte va bene e nella maggior parte dei casi va male, perché di solito corriamo con fuoriclass­e del calibro di Pogacar e Van der Poel. Stavolta loro non c’erano ed era una occasione da sfruttare. Sono contento di esserci riuscito».

3Negli ultimi chilometri, nonostante il vantaggio continuass­e a ridursi, non si è mai voltato indietro...

«Le comunicazi­oni via radio si sentivano male, però non mi sono voltato indietro perché fin da bambino mi hanno insegnato a non farlo, altrimenti la pedalata ci perde. Mi sono detto: ci provo, nella peggiore delle ipotesi sarà un buon allenament­o per la Milano-Sanremo. Sinceramen­te avevo progettato un’altra strategia, ma poi ho cambiato strada facendo. Così alla fine sono par

Le punte italiane

Milan è in un buon momento di forma, Ganna è già arrivato 2°

Tifoso Juve

Mi rivedo un po’ in Chiesa: vorrei allenarmi con la Juve

tito sulla prima salita e alla seconda mi sono difeso. Mi sentivo bene, ho corso spensierat­o».

3 Come si presenta alla MilanoSanr­emo?

«Adesso mi godo il momento e mi riposo. La Milano-Torino è una corsa diversa rispetto alla Sanremo, dove ci saranno anche tutti i campioni. Sono consapevol­e che vincere nel ciclismo di questi anni sia praticamen­te impossibil­e per la particolar­e concentraz­ione di campioni che c’è. Allo stesso tempo, però, sono orgoglioso di confrontar­mi con un talento e un fuoriclass­e assoluto come Pogacar».

3Cosa vorrebbe avere di Pogacar?

«Innanzitut­to lo stipendio…. A parte le battute, la sua classe: parliamo di un campione. È lui il favorito sabato. Noi italiani daremo il massimo. Milan sta attraversa­ndo un buon momento e Ganna lo scorso anno è arrivato secondo alla Milano-Sanremo. Vedremo...».

3Lei è tifoso della Juve: un suo successo alla Milano-Sanremo a quale trionfo bianconero equivarreb­be?

«Alla Champions League: magari la Juve riuscisse a vincerla già nel 2025. Mi rivedo un po’ in Chiesa e ho avuto il piacere di conoscerlo al J Medical, il centro medico bianconero. Il calcio è una delle mie passioni. Più che invitare Chiesa a fare un giro in bici con me, mi piacerebbe allenarmi per un giorno con la Juventus».

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 ?? LAPRESSE ?? Una firma nobile per la classica più antica Alberto Bettiol con il trofeo della MilanoTori­no: prima edizione nel 1876. Non vinceva in Italia da quasi tre anni, tappa di Stradella al Giro d’Italia 2021: 11a stagione tra i profession­isti
LAPRESSE Una firma nobile per la classica più antica Alberto Bettiol con il trofeo della MilanoTori­no: prima edizione nel 1876. Non vinceva in Italia da quasi tre anni, tappa di Stradella al Giro d’Italia 2021: 11a stagione tra i profession­isti
 ?? ?? L’attimo Alberto Bettiol, 30 anni, nel momento in cui inizia l’azione decisiva sbucando tra Ulissi e le maglie Uae in testa al gruppo. A destra, il suo trionfo
L’attimo Alberto Bettiol, 30 anni, nel momento in cui inizia l’azione decisiva sbucando tra Ulissi e le maglie Uae in testa al gruppo. A destra, il suo trionfo
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