La Gazzetta dello Sport - Lombardia

Dalle accuse a Furlani e Gazidis al rischio sanzioni in Italia ed Europa

- Di Marco Guidi s TEMPO DI LETTURA

a perquisizi­one a Casa Milan e la notizia di Giorgio Furlani (attuale amministra­tore delegato) e Ivan Gazidis (ex a.d. dal 2018 al 2022) indagati dalla Procura di Milano hanno agitato il mondo rossonero.

LCome è nata l’inchiesta?

Il 14 settembre 2022, un paio di settimane dopo il passaggio del Milan da Elliott a RedBird, Blue Skye presenta un esposto alla magistratu­ra italiana avente a oggetto proprio la cessione delle azioni del club. Blue Skye, insieme al fondo Elliott, aveva concesso nel 2017 un prestito da 202 milioni all’allora proprietar­io del Milan, Yonghong Li, attraverso una società creata ad hoc, Project Redblack. Una volta che Li si dimostra insolvente (2018), Project Redblack acquisisce in pegno le azioni del Milan. Nel 2022 poi Project Redblack vende il club rossonero al fondo RedBird, senza però l’assenso del socio di minoranza (4,3%) Blue Skye e un voto all’unanimità del cda. Da qui l’esposto che mette in moto gli inquirenti.

Quali sono i sospetti della Procura sul cambio di proprietà del 2022?

Secondo la Procura di Milano, ci sono indizi tali da far pensare che il Milan oggi non sia realmente di RedBird, ma controllat­o ancora da Elliott. L’operazione di compravend­ita del club nel 2022 si compone di due tranche: una da circa 600 milioni, raccolti dal compratore; un’altra da 580 milioni attraverso un vendor loan, cioè un prestito della società cedente (Elliott) all’acquirente (RedBird). I magistrati hanno però dubbi sulla provenienz­a di quei 600 milioni, 400 dei quali forniti da Rb Fund IV, società che da quanto dichiarato nel Form Adv non compare nei fondi gestiti da RedBird. Ai vertici del Milan, poi, ci sarebbe, secondo quanto dichiarato al board del club stesso, la società Rb Fc Holding Genpar Llc, con sede nel Delaware al medesimo indirizzo di King George Investment­s e Genio Investment, socie di maggioranz­a di Project Redblack, in quanto espression­e di Elliott. Solo una casualità? Dal Milan fanno sapere che a quell’indirizzo fanno riferiment­o molte migliaia di società.

Di cosa sono accusati Furlani e Gazidis?

Giorgio Furlani e Ivan Gazidis sono due dei quattro indagati nell’inchiesta, insieme a Daniela Itala e Jean Marc McLean, per il delitto previsto e punito dall’articolo 2638 del codice civile. Di che si tratta? Ostacolo all’esercizio delle funzioni delle autorità pubbliche di vigilanza.

I due a.d. finiti nel mirino dei magistrati, i dubbi su Elliott e RedBird, l’eventuale filone sportivo

Tale autorità, nell’interpreta­zione dell’accusa, è la Figc. In pratica, nelle comunicazi­oni ufficiali del Milan, firmate dagli a.d., ci sarebbero informazio­ni incomplete o false sulla struttura societaria del club dopo il passaggio di proprietà del 2022.

Il Milan è coinvolto a livello penale?

Come evidenziat­o subito dal comunicato del club, il Milan è terzo ed estraneo ai fatti contestati. Come soggetto giuridico, la società rossonera non risulta infatti indagata.

Cosa rischia il Milan a livello sportivo?

Se l’accusa fosse confermata, saremmo di fronte a una violazione dell’articolo 32 comma 5 del Codice di giustizia sportiva, che può portare a sanzioni (dall’ammenda ai punti di penalizzaz­ione). A questo potrebbe essere affiancato o contestato in alternativ­a l’art. 31 comma 1 sulle violazioni in materia gestionale ed economica e anche qui le sanzioni vanno dalla multa ai punti di penalizzaz­ione. Potrebbero essere contestati, infine, l’art. 4 sull’osservazio­ne dei principi di lealtà, correttezz­a e probità e quindi l’art. 6 per responsabi­lità diretta del club.

Si potrebbe aprire un procedimen­to pure alla Uefa?

Nelle carte della Procura è ventilata la possibilit­à di trovarci di fronte a una violazione dell’articolo 5 del regolament­o Uefa che disciplina “integrità delle competizio­ni e multipropr­ietà”. Elliott, infatti, è coinvolto anche nel Lilla, in quanto creditore per 170 milioni di Callisto Sporting, società che controlla le azioni del club attraverso L Holding. Va detto che nelle ultime due stagioni Milan e Lilla non hanno mai partecipat­o alla stessa competizio­ne europea. Piuttosto, qualora i rossoneri dovessero andare incontro a sanzioni in Italia, la Uefa potrebbe contestare al club la violazione dell’art. 4 su “Procedure e criteri di ammissione”..

Cosa dicono le carte sugli investitor­i arabi?

I magistrati milanesi sono in possesso di un documento denominato “Ac Milan Investor Presentati­on”. Si tratta di un report che conferma la volontà di cedere parte delle quote societarie a investitor­i del mondo arabo. In particolar­e, a pagina 52, viene evidenziat­a «l’opportunit­à per il fondo Pif di rifinanzia­re l’80% dell’ammontare del vendor loan per 487,5 milioni ed entrare nel Milan con il 41,7% delle quote societarie».

 ?? ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy