La Gazzetta dello Sport - Lombardia

C’è Van der Poel dal mito del trotto «Posso rivincere anche senza corse Matto per il golf» C’

L’olandese campione del mondo è in ritiro a Villanteri­o nella stessa Tenuta del Cigno dove vive il cavallo che ha segnato un’epoca. È alla prima gara su strada del 2024

- Di Ciro Scognamigl­io INVIATO A VILLANTERI­O (PAVIA)

è un campione del mondo a casa… di un mito. Il mito Varenne. È la sorpresa dell’antivigili­a della Milano-Sanremo: Mathieu Van der Poel, che domani difenderà alla Classiciss­ima il titolo del 2023, fa base con la sua Alpecin-Deceuninck a Villanteri­o, nella splendida Tenuta del Cigno di Stefano Tosi. Proprio dove vive, accudito da Daniela Zilli, quello che ancora oggi è il trottatore più ricco di sempre: Varenne ha colleziona­to vincite per 6,3 milioni di euro e firmato 51 GP. Con Van der Poel affinità anche nella data di nascita: per l’olandese è il 19 gennaio 1995, per Varenne il 19 maggio dello stesso anno… E all’appuntamen­to serale con i cronisti molti sono incuriosit­i prima che arrivi Mvdp– alle 18.30, spaccando il secondo –, al debutto su strada domani, in maglia arcobaleno, dopo aver ancora una volta dominato il cross. «La mia motivazion­e è cercare di essere sempre la migliore versione di me stesso», dice il campione in carica di Sanremo e Roubaix, capelli biondi più lunghi del solito («Non ho avuto tempo di andare dal barbiere, magari la prossima settimana») che poi a fine serata regalerà qualche curiosità in esclusiva alla Gazzetta.

► Van der Poel, è appena tornato dalla ricognizio­ne della Sanremo. Ma quanto serve?

«Serve, sì. Io non pedalo mai durante l’anno su Cipressa e Poggio. Soprattutt­o, fare le discese una volta in più aiuta a far rimanere in testa dettagli potenzialm­ente decisivi».

► Com’era il vento?

«Se in gara sarà uguale, aumentano le chance che ce la si giochi in un gruppetto. Perché era contrario. Ma potrebbe, dovrebbe cambiare. Dunque, mi aspetto un approccio simile al 2023, con Pogacar chiamato a fare la corsa dura. La mia tattica? Seguirlo (ride, ndr). Ma in realtà non c’è molto da dire sulla tattica. Conteranno le posizioni su Cipressa e Poggio. E saranno le gambe a decidere».

► Già nel 2022 era arrivato senza gare nelle gambe: terzo. Ora, come si sente?

«Bene. Mi sono allenato al top, duramente. Poi, per come sono io, ho sempre bisogno di qualche giorno di competizio­ne per raggiunger­e il top. Ma ho fatto tutto quello che dovevo e mi sento pronto, forte. Almeno un Monumento vorrei rivincerlo».

► Definisca la Sanremo in tre parole.

«Lunga. Veloce. Epica. Ma pure unica».

► L’emozione dell’anno scorso: ce la descrive?

«C’era dentro l’orgoglio di avercela fatta in una corsa così difficile da vincere».

► In questa primavera ha scelto di partecipar­e a tutte le classiche principali, compresa la Liegi. Saranno tutte un obiettivo?

«Sì. La forma migliore dovrebbe arrivare al Fiandre, che è la corsa ideale per uno come me. Io spero anche prima. Poi, se mi chiede della Liegi, battagliar­e lì contro Pogacar e Evenepoel non sarà facile ma se non ci provi non saprai mai com’è».

► Ma tornando alla Sanremo: è vero che la può vincere anche senza essere al cento per cento?

«Sì, forse è l’unico Monumento in cui è possibile. Anche per questo ho scelto di partecipar­ci senza gare nelle gambe. Al Fiandre, per esempio, non l’avrei fatto. Ma parte del fascino della Sanremo è che puoi trionfare pure se sul Poggio non sei il migliore. Si può ancora rimescolar­e tutto».

► In squadra avrà un velocista come Philipsen…

«Se saremo insieme dopo il Poggio, ci parleremo. Non ci saranno problemi tra di noi».

► La Strade Bianche di Pogacar l’ha vista?

«Quando sono rientrato dall’allenament­o, aveva già attaccato. Eppure ho visto parecchio della gara… Sul Poggio sarà difficile fare la differenza, ma lui potrebbe riuscirci. È super-impression­ante, però ha già dimostrato così tanto in passato che non è più scioccante».

► E se stavolta Tadej attacca sulla Cipressa?

«Ufff. Non si vede da tempo, è quasi impossibil­e. Io non lo farei mai. Però...».

► Che pantalonci­ni userà? Bianchi o neri?

«Con il mood attuale, bianchi. Ma chissà...».

► Ha vinto finora 3 Monumenti su 5. Ha l’ambizione di completare la cinquina?

«In questo momento non è un obiettivo realistico. Specialmen­te il Lombardia. Già la Liegi per me è al limite. Ma non impossibil­e».

► Fare la storia è una motivazion­e?

Simbolo

La Sanremo è lunga, veloce, epica, unica Qui posso vincere anche non al 100%

Scommessa

Battagliar­e contro Evenepoel e Pogacar alla Liegi non sarà facile, ma se non provi... «Fare una volta di più le discese di Cipressa e Poggio mi aiuta nei dettagli»

«Non ci penso tanto, a dire la verità. Sempliceme­nte, cerco di essere la migliore versione di me stesso quando devo. Divertendo­mi».

► Usciamo dal ciclismo. Ci parli della sua passione per il golf: come è nata?

«Ero a Marbella qualche anno fa e ho cominciato con degli amici. Non sono al livello che vorrei, ma desidero migliorare. Sono piuttosto competitiv­o, per ora però è solo relax. Guardo ogni torneo, o quasi. E ammiro Rahm, McIlroy».

► In Spagna, dove vive, le capita di incrociare in allenament­o anche Remco Evenepoel o Tadej Pogacar. Quando vi fermate per il caffé o il cappuccino parlate di ciclismo?

«Di ciclismo, mai. Di tutt’altro».

► La passione per le macchine ce l’ha sempre?

«Sì, e sono ancora testimonia­l della Lamborghin­i. Mi è capitato in passato di guidare una Ferrari, ma non ce l’ho».

► Posto preferito per una vacanza?

«Non so se definirlo il posto preferito, ma mi piace andare a Dubai».

► A cena con…

«I miei amici!».

► Padel, Netflix, Fortnite: sono tre delle sue passioni. Quale, su tutte?

«Per la vigilia della Sanremo, Netflix sicurament­e. Sto guardando Full Swing, la serie sul golf».

Passione

Ho iniziato a giocare a golf a Marbella qualche anno fa, sono già competitiv­o

Idoli

Guardo campioni come Rahm e McIllroy, non mi perdo un torneo di golf «Tadej che attacca da lontano? Ufff... quasi impossibil­e, io non lo farei mai»

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Sopra, Mathieu Van der Poel con la maglia iridata mentre firma le cartoline per i tifosi. Sotto, il suo stile da golfista: VdP si allena sui green spagnoli e non si perde un torneo
Idolo dei fan Sopra, Mathieu Van der Poel con la maglia iridata mentre firma le cartoline per i tifosi. Sotto, il suo stile da golfista: VdP si allena sui green spagnoli e non si perde un torneo
 ?? LAPRESSE ?? Simboli L’olandese Mathieu Van der Poel, 29 anni, vince la Sanremo 2023. Sotto Varenne nel suo box a Villanteri­o: il trottatore ha vinto 51 Gp con due Amérique (2001 e 2002). Ha 28 anni
LAPRESSE Simboli L’olandese Mathieu Van der Poel, 29 anni, vince la Sanremo 2023. Sotto Varenne nel suo box a Villanteri­o: il trottatore ha vinto 51 Gp con due Amérique (2001 e 2002). Ha 28 anni

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