La Gazzetta dello Sport - Lombardia

«Scamacca cresce Per Salah & co. sarà un calvario»

- Di Matteo Brega s TEMPO DI LETTURA ANSA

esare Prandelli ha iniziato ad allenare a Bergamo. Precisamen­te le giovanili dell’Atalanta: stagione 1990-91, gli Allievi. Poi la Primavera, un salto in prima squadra a sostituire Francesco Guidolin (con Andrea Valdinoci al suo fianco perché sprovvisto di patentino) e quindi ancora la Primavera. Dal 1997 il via con le prime squadre, da Lecce. Prandelli conosce bene il mondo atalantino.

C3Quale sensazione le suscita vedere che il sorteggio ha scelto il Liverpool per l’Atalanta?

«Il destino ha creato una partita affascinan­te, meraviglio­sa per l’ambiente. E non lo sarà solo ad Anfield, ma anche a Bergamo. Gasperini e la società hanno permesso di riportare il Liverpool a Bergamo».

3C’è margine per l’Atalanta di fare l’impresa?

«Sì, c’è, anche se i Reds sono fortissimi. Ma sono partite in cui vorresti esserci al 100%. E quindi quando vai in campo dai tutto. Penso che per Klopp affrontare l’Atalanta possa diventare un calvario. Nessuno in Inghilterr­a gioca come loro, Klopp non ha riferiment­i diretti in Premier».

3Qual è la qualità principale della squadra di Gasperini?

«La pressione costante, in ogni zona del campo, fatta con raziocinio. E poi la sfacciatag­gine con la quale affronta gli avversari».

3Tutto frutto del lavoro dell’allenatore...

«Gian Piero meriterebb­e una statua a Bergamo... Insieme con lui la famiglia Percassi. La solidità e la mentalità della proprietà hanno fatto molto. Dietro a una squadra che gioca bene e si esprime così c’è sempre una grande proprietà».

3 Con Gasperini si migliora anche individual­mente...

«Il lavoro paga, ti fa abituare alla fatica e poi raccogli i frutti durante la stagione. Pensate a quanti giocatori sono arrivati a Bergamo a un determinat­o livello e poi sono stati acquistati da altri club una volta saliti a un livello superiore».

3 E’ sorpreso della qualità delle rotazioni, soprattutt­o in attacco, che sta mostrando la squadra?

«Sì, ha sorpreso tutti credo con queste rotazioni. Riesce ad avere più identità cambiando gli elementi senza perdere però i suoi principi di gioco. Cambiando i vari De Ketelaere,

Scamacca, Lookman, Pasalic, Koopmeiner­s, Miranchuk trova sempre il modo di fare male in base all’avversario. Difficile anche preparare le partite contro l’Atalanta per questo motivo».

3Uno degli uomini più osservati di questo periodo è Gianluca Scamacca: cosa ne pensa?

«Sta crescendo, anche l’Italia ha bisogno di lui. Deve lottare e deve credere ogni giorno nel lavoro quotidiano con Gasperini. Quando si comprende che lavorando in un certo modo si possono raggiunger­e certi risultati, diventa tutto più semplice».

3 A metà marzo l’Atalanta è ancora in corsa per tre obiettivi: un posto in Champions in campionato,la semifinale di Coppa Italia e i quarti di Europa League. Ormai è raro vedere squadre in grado di arrivare in fondo a così tante competizio­ni...

«Infatti va sottolinea­to quanto stanno facendo a Bergamo. Ma Gasperini non si pone limiti. E io ho sempre pensato che è difficile programmar­e il lavoro in funzione di una sola competizio­ne. E’ giusto non porsi limiti e provare ad andare avanti il più possibile in tutte le competizio­ni che si giocano».

3Saranno gli uomini o l’organizzaz­ione a decidere il passaggio del turno?

«Gli uomini si esaltano all’interno dell’organizzaz­ione di gioco e quindi grazie alle prestazion­i. E questa Atalanta va forte».

Il sogno

continua L’esultanza dei giocatori dell’Atalanta dopo il gol di Gianluca Scamacca che ha regalato la vittoria contro lo Sporting

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