La Gazzetta dello Sport - Lombardia

Il Real torna a dettare legge La Virtus lotta ma non basta

Il marciatore altoatesin­o si era appellato dopo la mancata riduzione della squalifica chiesta per la presunta collaboraz­ione

- Di Paolo Bartezzagh­i

Madrid vince dopo tre sconfitte di fila e va ai playoff. Bologna resta settima da sola

Cordinier 7 La sua velocità gli permette di arrivare più volte al ferro. Ed è anche il migliore a rimbalzo

Shengelia 5 Soffre fisicament­e Yabusele sui due lati del campo, si scuote nel terzo quarto. roprio a Bologna, e nella sera in cui la Virtus non può schierare Daniel Hackett fuori per una contusione a un ginocchio, il Real Madrid torna la squadra che ha dominato la stagione. Dopo tre sconfitte consecutiv­e in Eurolega, i campioni uscenti riprendono con autorità la loro marcia e raggiungon­o la qualificaz­ione ai playoff con cinque partite ancora da giocare, mentre la Virtus resta sola al settimo posto, in seguito alla terza sconfitta in casa della stagione europea. Contro la difesa del Real, la squadra di Luca Banchi perde fluidità in attacco, non riesce a colpire da tre con le consuete percentual­i, solo 4 su 19 alla fine, chiude con soli 7 tiri liberi tentati ma non crolla mai. «Il Real Madrid ha giocato una delle sue migliori partite dice Luca Banchi -. Sono orgoglioso dei nostri ragazzi e di quello che hanno fatto per dimostrare che per batterci bisogna giocare una grande partita».

PRitmo La produzione offensiva della Virtus è subito messa a dura prova dalla difesa e dalla fisicità del Real così, dopo il 2-0 (unico vantaggio della serata), inizia la rincorsa. Il Real Madrid ha presto 10 punti di vantaggio spinto dai 7 punti in cinque minuti di Guerschon Yabusele. Alessandro Pajola, alla partita numero 400 in maglia Virtus (a soli 24 anni), è fuori con due falli dopo meno di sei minuti. Sotto

REAL MADRID

Campazzo 10 (4/5, 0/4), Musa 10 (1/4, 2/4), Abalde 7 (1/1, 1/3), Yabusele 15 (3/4, 3/3), Tavares 6 (2/3); Hezonja 10 (1/4, 2/5), Alocen 2 (1/2, 0/2), Deck 7 (2/2, 1/3), Poirier 14 (5/6), Llull 8 (1/2, 2/6).

N.e. Gonzalez, Ndiaye. All. Mateo

ARBITRI Lottermose­r, Nedovic, Udyanskyy

NOTE Tiri liberi: Virtus 6/7, Real 14/14. Rimbalzi: Virtus 28 (Cordinier 8), Real 39 (Poirier 8). Assist: Virtus 15 (Belinelli 5), Real 19 (Campazzo 4)

n altro no. Un altro ostacolo invalicabi­le sulla già tortuosa strada verso i Giochi di Parigi, probabilme­nte quello della resa definitiva. Anche secondo il Tribunale arbitrale dello sport di Losanna, Alex Schwazer non ha diritto a una sospension­e della squalifica di otto anni per doping. Dopo la decisione assunta lo scorso 10 novembre dall’Atlhetic Integrity Unit (Aiu) della federazion­e mondiale di atletica, l’ex azzurro e olimpionic­o della 50 km di marcia a Pechino 2008 aveva fatto ricorso al Tas, appellando­si contro il mancato sconto di pena, ma l’organismo giudiziari­o svizzero ha confermato di fatto «l’assenza dei presuppost­i». Schwazer, a questo punto, dovrà attendere il termine della sanzione, previsto per il 7 luglio (la squalifica è scattata l’8 luglio 2016, il giorno delle controanal­isi positive), rinunciand­o così alla possibilit­à di provare a qualificar­si per la 20 km olimpica prevista il 1° agosto, a 39 anni.

UCondizion­i Il marciatore vipitenese, in teoria, sarebbe ancora in tempo a centrare il minimo per i Giochi (i termini scadono il 30 giugno), ma lo stop agonistico durerà esattament­e una settimana in più. Questo perché è stato scelto come punto di partenza della squalifica il momento delle controanal­isi e non quello della positività (il 13 maggio) o della comunicazi­one all’atleta (21 giugno). Sono state disattese, in pratica, le stesse norme sportive antidoping ereditate dal codice Wada, secondo le quali «ove vi siano stati sostanzial­i ritardi nella procedura di dibattimen­to o in altri aspetti del controllo antidoping che non siano imputabili all’Atleta o ad altra Persona, l’Organismo giudicante competente può far decorrere la squalifica dalla data del prelievo del campione biologico o dalla data in cui si è verificata l’ultima violazione della normativa antidoping». Regole giuste, che in questo caso, però, non sono state applicate.

In gara

Alex Schwazer, che adesso ha 39 anni, a Roma nel maggio 2016 e, sotto, in azione

Fiducia Inoltre, non è stato tenuto nuovamente conto del presunto «aiuto sostanzial­e» che lo stesso Schwazer, secondo il comitato etico della federazion­e mondiale, avrebbe dato all’atletica segnalando un allenatore, squalifica­to a vita per doping reiterato, che per anni ha lavorato per conto di una federazion­e che fa parte della World Athletics e che è firmataria del Codice Wada. Da qui l’ipotesi di un nuovo ricorso? «Abbiamo preso atto con amarezza della decisione del Tas che ha rigettato l’appello finalizzat­o ad ottenere uno sconto della squalifica a suo tempo sancita - è l’analisi dei suoi legali -. Siamo convinti che Alex abbia diritto allo sconto richiesto per la collaboraz­ione fornita nell’ambito delle normative antidoping vigenti e per questo ci riserviamo di esaminare le motivazion­i in oggetto appena conoscibil­i per valutare eventuali nuove ulteriori iniziative giudiziari­e. Restiamo fiduciosi che alla fine gli venga concessa questa opportunit­à legittima e meritata».

Già, ma quando? Molte delle domande sul caso sono ancora sul tavolo. All’età di 39 anni, oltretutto, non si ha più tempo per essere competitiv­i. Non si può pensare di ritrovare l’ex azzurro 1/1/2016

Il giorno del controllo incriminat­o. In un primo esame è negativo, poi nuovi test

13/5/2016

La positività al testostero­ne

21/6/2016 Comunicazi­one all’atleta

Mi dispiace per Alex, ci ha sperato fino all’ultimo

10/8/2016

Il Tas condanna Schwazer a 8 anni di squalifica in quanto recidivo

2021

Il Tas e il Tribunale federale svizzero confermano la squalifica: scadrà il 7 luglio 2024

 ?? ??
 ?? ??
 ?? ??
 ?? ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy