La Gazzetta dello Sport - Lombardia

DAL BOLOGNA IN GIÙ SEI SOCIETÀ IN LOTTA MA SOLTANTO UNA TRIONFERÀ (FORSE DUE)

Dai rossoblù alla Lazio ecco pro e contro delle squadre che si contendono il 4° posto E magari anche il quinto se il ranking...

- di Luigi Garlando

Il Bologna punta sull’entusiasmo e Zirkzee, la Roma su Dybala e De Rossi, l’Atalanta sul gioco e Scamacca, il Napoli sugli scontri diretti e Osimhen, la Fiorentina aspetta i gol di Belotti e le idee di Italiano, la Lazio la scossa di Tudor e il vero Immobile. Analisi di sei pretendent­i a un posto in Champions (magari 2...), dando per acquisite le poltrone di Milan e Juventus. Per ora.

Bologna 54 punti Bel gioco ed euforia Senza fatiche di coppa

La forza del Bologna? Il gioco e l’entusiasmo. Thiago Motta ha riempito di conoscenze e prospettiv­e i suoi ragazzi che stanno viaggiando su una nuvoletta. La città, entusiasta, trascina. Sotto i portici scorrono fiumi di miele. Contro Salernitan­a e Monza in casa e Frosinone fuori, i rossoblù proveranno a blindare o rafforzare il quarto posto, perché poi arriverann­o le montagne. I due scontri diretti in trasferta, Roma e Napoli, sono le Cime Coppi. Ma negli scontri diretti il Bologna si esalta: 19 punti in 8 incroci. Nessuno ha fatto meglio. Una squadra giovane potrebbe pagare l’inesperien­za nella volata, dalla sua però ha un’invidiabil­e leggerezza: comunque vada, la stagione sarà un successo. L’ottimo copione tattico di Thiago dà sicurezza nelle difficoltà. Delle 6 analizzate, è la sola, con il Napoli, a non spendere energie in coppa. A fine stagione, il privilegio pesa. Freuler, pedina chiave nella costruzion­e bassa; Ferguson, faro offensivo; e Zirkzee, il talento del gol, guideranno in prima fila l’assalto all’impresa.

Roma 51 La svolta di De Rossi Ma dipende da Dybala

Stesso carburante del Bologna: gioco ed entusiasmo. De Rossi, con gli stessi ingredient­i di Mourinho, ha trasformat­o una minestrina in una carbonara. E senza sfrecciare in Vespa. L’Urbe è eccitata e fiera del proprio figliolo. Ma per assicurars­i un posto Champions c’è ancora da pedalare parecchio. La Roma ha il calendario più infido. La somma punti delle 9 avversarie da affrontare (360) è la più alta tra le concorrent­i. De Rossi dovrà giocarsi in trasferta due scontri diretti pesanti (Atalanta, Napoli) e ospitare avversari altrettant­o notevoli: Lazio, Juve, Bologna. Ma potrebbe anche non essere un male. Per costituzio­ne, la Roma è squadra che, quando di rilassa, fa danni, mentre in cornici prestigios­e si esalta e dà il meglio. Dovrà però alzare la media negli scontri diretti, perché finora ha vendemmiat­o solo 7 punti in 6 gare. Neanche a dirlo, la chiave della volata sarà Paulo Dybala, o, meglio, la sua salute muscolare, perché, senza la Joya, la Roma è un’altra cosa e Romelu Lukaku un pianeta senza luce.

Atalanta 47 In lotta su tre fronti Ma un buon calendario

L’asterisco della partita da recuperare con la Fiorentina dà fastidio al Gasp, come una mosca al naso, perché altera la percezione della classifica. Vedersi in alto carica. La Dea, con la Fiorentina, è la sola delle 6 in lotta su 3 fronti. Anche questo incide. A confortare l’Atalanta, un calendario abbastanza morbido: la somma dei punti delle prossime avversarie (298) è il più basso tra le concorrent­i. Da qui alla fine, incrocerà 5 delle ultime 8 in classifica. Vero che giocherann­o con la rabbia dei disperati, ma è anche vero che i valori sono quelli. Uno scontro diretto fuori casa (Napoli) e uno in casa (Roma) che dovrà gestire meglio di quanto abbia fatto finora: solamente 4 punti in 7 gare. Un rendimento non da Dea. Gasp ha già fatto i conti con le prime tre della classe. Il peggio è alle spalle. Ora può accelerare. Nella volata finale, importante che i portieri non facciano danni, come in passato; che Koopmeiner­s regga il timone come sa; e che Scamacca confermi i segnali di risveglio e reagisca alla bocciatura di Spalletti. Trascinare la Dea in Champions League a suon di gol è la strada più sicura per raggiunger­e l’Europeo di giugno.

Napoli 45 Gli alleati di Calzona: i tanti scontri diretti

Francesco Calzona ha rimesso in circolo la linfa spallettia­na, anche se Barcellona e San Siro hanno appena dimostrato che il paragone con la squadra tricolore non regge, per qualità e velocità di gioco. Comunque, il nuovo tecnico ne ha persa solo una su 7 (a Barcellona). Il pareggio imposto alla capolista, che arrivava da 10 vittorie di fila, è stata una pacca sulle spalle prima della volata. Il calendario è tosto, ma in questo caso è un vantaggio, perché il Napoli attardato ha bisogno di scontri diretti per risalire. Ne ha ben 3 al Maradona (Atalanta, Roma, Bologna) e uno fuori (Fiorentina). Questa è la scala per arrivare al sogno Champions. A patto di giocarsi gli scontri diretti con rendimento diverso dai precedenti: 5 punti in 6 incroci. Altre due condizioni necessarie per osare il sogno: che la difesa, sempre battuta almeno una volta con Calzona, smetta di prendere gol; e che Osimhen e Kvaratskhe­lia ritrovino i superpoter­i.

Fiorentina 43 Italiano è una garanzia Servono i gol del Gallo

Il dramma di Joe Barone ha stravolto il mondo viola che in queste ore, comprensib­ilmente, fatica a concentrar­si sulle cose di calcio. Ne ragioniamo con pudore. Italiano, in corsa su tre fronti, come l’Atalanta, avversaria in campionato e Coppa Italia, dovrà spendere al meglio le rotazioni in rosa. Per somma punti degli avversari, il calendario è il più morbido, dopo quello della Dea. Al Franchi, lo scontro diretto con il Napoli e il prossimo match contro il Milan. L’asperità più temibile sarà la trasferta in casa della Juve. Due le condizioni necessarie per il sogno Champions: contenere i cali di tensione cui è periodicam­ente soggetta e ottenere da Belotti e Beltran una continuità di gol che dia senso al bel gioco viola.

Lazio 43 Tudor darà la scossa? Ritrovare il vero Ciro

La speranza della Lazio è che Igor Tudor, il nuovo allenatore, produca la scossa che riporti in alto la squadra nelle ultime nove giornate. Il rischio, invece, è che la rieducazio­ne tattica del tecnico croato, che coltiva un calcio profondame­nte diverso da quello di Sarri, porti via tempo prezioso e mandi in confusione una squadra che da tre anni ha in testa determinat­i codici. A differenza del Napoli, la Lazio ha a disposizio­ne il solo derby (in casa Roma) per rubare punti alle concorrent­i. Non un vantaggio per una squadra così attardata. Non lo è neppure iniziare il nuovo corso dalla Juventus, avvelenata da crisi e polemiche e neppure dover affrontare a San Siro l’Inter capolista. Se Tudor riporterà ordine e stimoli in uno spogliatoi­o maltrattat­o dalle dichiarazi­oni di Lotito e se Immobile, contestato dai tifosi e scaricato da Spalletti, recupererà forma e carisma, avrà senso sperare nella rimontona Champions.

Atalanta e Viola hanno il calendario intasato: c’è anche la Coppa Italia, oltre a quelle europee Il Napoli ha ancora 4 rivali da affrontare, di cui 3 al Maradona. Pure la Roma contro 4 concorrent­i

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AFP-GETTYLAPRE­SSE-AP Le stelle in corsa Da sinistra Lucas Beltran, 22 anni, Victor Osimhen, 25, Joshua Zirkzee, 22, Paulo Dybala, 30, Gianluca Scamacca, 25, e Ciro Immobile, 34

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