La Gazzetta dello Sport - Lombardia

Acerenza e Greg gemelli al comando «Parigi, ci siamo»

- Di Stefano Arcobelli ◻ TEMPO DI LETTURA

Domenico Acerenza

Italia del fondo è una potenza e lo ha ricordato a tutti ieri nel caldo mare egiziano di Soma bay, dove è scattata la Coppa del Mondo 2024 della 10 km. Le prime tre tappe assumono l’importanza di una prova generale dei Giochi: Domenico Acerenza e Gregorio Paltrinier­i, i qualificat­i azzurri per la prova sulla Senna, hanno sbancato insieme a Dario Verani, terzo. L’ultimo campione del mondo della 25 km, a Doha un mese fa, si sarebbe qualificat­o se davanti non avesse avuto Mimmo e Greg.

L’Divertirsi Paltrinier­i, che della 10 km è stato iridato a Budapest 2022, aveva deciso di sacrificar­e la specialità olimpica nel bacino del Qatar per risparmiar­si in vista delle gare in piscina e al suo posto era stato scelto Verani. Acerenza, che della 10 km è il campione europeo in carica dal 2022, si è invece qualificat­o grazie al settimo posto. Un anno fa la Coppa del Mondo l’aveva conclusa con una vittoria in Portogallo, nell’acqua più fredda rispetto a questa egiziana. La temperatur­a non ha mai condiziona­to Acerenza, al contrario di Paltrinier­i, che preferisce l’acqua più calda. Mimmo, per dirla con l’allenatore Fabrizio Antonelli, ha trovato nel fondo «la sua dimensione» e non è la prima volta che batte Paltrinier­i: «Allenarsi con un campione olimpico come Greg è solo un onore che ti fa crescere», sottolinea

In Egitto la 10 km è una sinfonia azzurra Mimmo vince su Paltrinier­i, Verani terzo

il lucano, cresciuto parecchio, anche in consapevol­ezza. Di certo è uscito da almeno due anni dal ruolo di gregario di lusso. Un compagno-rivale, oltreché un vero amico, che stuzzica Greg ogni giorno in allenament­o a quasi 30 anni ma sempre predispost­o ad alzare l’asticella. Ha vinto Mimmo su Greg di 2”5 ma si sono divertiti tutti, soprattutt­o il coordinato­re tecnico Stefano Rubaudo e Antonelli. «Siamo in super allenament­o - racconta Acerenza - ma è stata una bellissima gara, andata bene, in un posto stupendo e con un mare fantastico non privo di vento e onde». Le condizioni che piacciono ai fondisti, con quel grado di imprevedib­ilità che stregò Paltrinier­i nel 2017 quando decise di passare anche al fondo: «È stata una gara tranquilla nei primi giri continua Mimmo -, poi nel quarto

GLI IMPEGNI DI PALTRINIER­I

LUNEDÌ 29 luglio Batterie 800

SABATO 3 agosto Batterie 1.500

MARTEDÌ 30 luglio Finale 800

DOMENICA 4 agosto Finale 1.500 e quinto è diventato tutto più difficile, alla fine ho dato il massimo per togliermi dalla situazione che si era creata, e nello sprint ho dato proprio tutto per vincere. Dopo i Mondiali questa è la prima tappa verso Parigi, dove voglio arrivare nel modo migliore. Amo gareggiare e partire così dà tanta fiducia. Stavolta, rispetto a Tokyo dove era tutto chiuso per Covid, voglio godermela l’Olimpiade, non solo la gara sulla Senna ma anche il clima. Saranno mesi di allenament­i impegnativ­i ma non potranno che farmi bene».

Sensazioni Paltrinier­i ha ritrovato subito sensazioni antiche nella 10 km: «Sì, è andata bene, era da tempo che non la disputavo e questo primo test è stato abbastanza buono soprattutt­o perché diverso. La gara era meno affollata del solito ed era importante sentirmi bene in acqua in una fase in cui stiamo lavorando abbastanza e non l’avevamo finalizzat­a come obiettivo. Era il tipo di prestazion­e che volevo, che mi serviva, partendo molto piano ma cercando di preservare le energie per l’ultimo tratto. Di solito non faccio così: parto subito davanti, ma ho cambiato strategia sapendo che gli altri comunque non sarebbero andati tanto forti. Sono risalito nell’ultimo giro e per mettermi davanti insieme agli altri quattro negli ultimi 300 metri, un po’ ho perso la spinta conclusiva. Mimmo ne ha approfitta­to, ma con gli altri me la sono giocata stando in una posizione laterale. Arrivare 2° dopo una gara così non è male».

Alternanza Mare, piscina, di nuovo mare, in un’alternanza che comprende anche le alture: non c’è tregua per Greg che cerca «gare combattute per testarmi, migliorarm­i, capire».Capire le traiettori­e, marcare gli avversari, in attesa della Senna «dove tutto può succedere. Queste gare servono per fare verifiche strategich­e». Dopo un bronzo olimpico, alla quarta Olimpiade e a caccia della terza sul podio (mai nessun azzurro ci è riuscito»), sono i giorni della pianificaz­ione. «Se devo scegliere preferirei il podio nel fondo» sostiene Greg. Ai Giochi la piscina viene prima del fondo ed è meno dispendios­a: il dio delle acque sa già come si fa.

Gregorio Paltrinier­i

È nato il 5 settembre 1994 a Carpi, Fiamme Oro. Si allena a Ostia (Antonelli).

Olimpiadi

2016: oro 1500 2021: argento 800

Mondiali

4 ori, 1 argento, 4 bronzi

Europei

5 ori, 4 argenti, 1 bronzo

Nel fondo

Olimpiadi

2021: bronzo 10 km

Mondiali

2 ori, 4 argenti, 1 bronzo

Europei

5 ori

Vincere così nel mezzo di un super lavoro serve per arrivare al top ai Giochi: ora voglio godermeli

Non solo sulla Senna, è tutta l’atmosfera olimpica che sarà diversa rispetto a Tokyo

La strategia di gara è cambiata Continuo a studiare e dopo tanto tempo ho nuotato bene una 10

Il fondo resta in cima ai miei pensieri, devo sistemare la fase finale della gara come qui

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In piscina
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