La Gazzetta dello Sport - Lombardia
Acerenza e Greg gemelli al comando «Parigi, ci siamo»
Domenico Acerenza
Italia del fondo è una potenza e lo ha ricordato a tutti ieri nel caldo mare egiziano di Soma bay, dove è scattata la Coppa del Mondo 2024 della 10 km. Le prime tre tappe assumono l’importanza di una prova generale dei Giochi: Domenico Acerenza e Gregorio Paltrinieri, i qualificati azzurri per la prova sulla Senna, hanno sbancato insieme a Dario Verani, terzo. L’ultimo campione del mondo della 25 km, a Doha un mese fa, si sarebbe qualificato se davanti non avesse avuto Mimmo e Greg.
L’Divertirsi Paltrinieri, che della 10 km è stato iridato a Budapest 2022, aveva deciso di sacrificare la specialità olimpica nel bacino del Qatar per risparmiarsi in vista delle gare in piscina e al suo posto era stato scelto Verani. Acerenza, che della 10 km è il campione europeo in carica dal 2022, si è invece qualificato grazie al settimo posto. Un anno fa la Coppa del Mondo l’aveva conclusa con una vittoria in Portogallo, nell’acqua più fredda rispetto a questa egiziana. La temperatura non ha mai condizionato Acerenza, al contrario di Paltrinieri, che preferisce l’acqua più calda. Mimmo, per dirla con l’allenatore Fabrizio Antonelli, ha trovato nel fondo «la sua dimensione» e non è la prima volta che batte Paltrinieri: «Allenarsi con un campione olimpico come Greg è solo un onore che ti fa crescere», sottolinea
In Egitto la 10 km è una sinfonia azzurra Mimmo vince su Paltrinieri, Verani terzo
il lucano, cresciuto parecchio, anche in consapevolezza. Di certo è uscito da almeno due anni dal ruolo di gregario di lusso. Un compagno-rivale, oltreché un vero amico, che stuzzica Greg ogni giorno in allenamento a quasi 30 anni ma sempre predisposto ad alzare l’asticella. Ha vinto Mimmo su Greg di 2”5 ma si sono divertiti tutti, soprattutto il coordinatore tecnico Stefano Rubaudo e Antonelli. «Siamo in super allenamento - racconta Acerenza - ma è stata una bellissima gara, andata bene, in un posto stupendo e con un mare fantastico non privo di vento e onde». Le condizioni che piacciono ai fondisti, con quel grado di imprevedibilità che stregò Paltrinieri nel 2017 quando decise di passare anche al fondo: «È stata una gara tranquilla nei primi giri continua Mimmo -, poi nel quarto
GLI IMPEGNI DI PALTRINIERI
LUNEDÌ 29 luglio Batterie 800
SABATO 3 agosto Batterie 1.500
MARTEDÌ 30 luglio Finale 800
DOMENICA 4 agosto Finale 1.500 e quinto è diventato tutto più difficile, alla fine ho dato il massimo per togliermi dalla situazione che si era creata, e nello sprint ho dato proprio tutto per vincere. Dopo i Mondiali questa è la prima tappa verso Parigi, dove voglio arrivare nel modo migliore. Amo gareggiare e partire così dà tanta fiducia. Stavolta, rispetto a Tokyo dove era tutto chiuso per Covid, voglio godermela l’Olimpiade, non solo la gara sulla Senna ma anche il clima. Saranno mesi di allenamenti impegnativi ma non potranno che farmi bene».
Sensazioni Paltrinieri ha ritrovato subito sensazioni antiche nella 10 km: «Sì, è andata bene, era da tempo che non la disputavo e questo primo test è stato abbastanza buono soprattutto perché diverso. La gara era meno affollata del solito ed era importante sentirmi bene in acqua in una fase in cui stiamo lavorando abbastanza e non l’avevamo finalizzata come obiettivo. Era il tipo di prestazione che volevo, che mi serviva, partendo molto piano ma cercando di preservare le energie per l’ultimo tratto. Di solito non faccio così: parto subito davanti, ma ho cambiato strategia sapendo che gli altri comunque non sarebbero andati tanto forti. Sono risalito nell’ultimo giro e per mettermi davanti insieme agli altri quattro negli ultimi 300 metri, un po’ ho perso la spinta conclusiva. Mimmo ne ha approfittato, ma con gli altri me la sono giocata stando in una posizione laterale. Arrivare 2° dopo una gara così non è male».
Alternanza Mare, piscina, di nuovo mare, in un’alternanza che comprende anche le alture: non c’è tregua per Greg che cerca «gare combattute per testarmi, migliorarmi, capire».Capire le traiettorie, marcare gli avversari, in attesa della Senna «dove tutto può succedere. Queste gare servono per fare verifiche strategiche». Dopo un bronzo olimpico, alla quarta Olimpiade e a caccia della terza sul podio (mai nessun azzurro ci è riuscito»), sono i giorni della pianificazione. «Se devo scegliere preferirei il podio nel fondo» sostiene Greg. Ai Giochi la piscina viene prima del fondo ed è meno dispendiosa: il dio delle acque sa già come si fa.
Gregorio Paltrinieri
È nato il 5 settembre 1994 a Carpi, Fiamme Oro. Si allena a Ostia (Antonelli).
Olimpiadi
2016: oro 1500 2021: argento 800
Mondiali
4 ori, 1 argento, 4 bronzi
Europei
5 ori, 4 argenti, 1 bronzo
Nel fondo
Olimpiadi
2021: bronzo 10 km
Mondiali
2 ori, 4 argenti, 1 bronzo
Europei
5 ori
Vincere così nel mezzo di un super lavoro serve per arrivare al top ai Giochi: ora voglio godermeli
Non solo sulla Senna, è tutta l’atmosfera olimpica che sarà diversa rispetto a Tokyo
La strategia di gara è cambiata Continuo a studiare e dopo tanto tempo ho nuotato bene una 10
Il fondo resta in cima ai miei pensieri, devo sistemare la fase finale della gara come qui