La Gazzetta dello Sport - Lombardia

Otto settimane per una corona

Il finlandese è più uomo-squadra, Cremonese e Como si affidano a chi sa segnare sempre Nel Cagliari 2022-23 Lapadula segnò più di tutti ma Pavoletti e Luvumbo furono decisivi nel finale

- Di Simone Battaggia ◻ TEMPO DI LETTURA

VENERDÌ 12 APRILE

MODENA-CATANZARO ore 20.30 (2-1)

SABATO 13

CITTADELLA-ASCOLI ore 14 (0-0) COMO-BARI (1-1) CREMONESE-TERNANA (1-0) PISA-FERALPISAL­Ò (1-0) SAMPDORIA-SÜDTIROL (1-3) COSENZA-PALERMO ore 16.15 (1-0) LECCO-REGGIANA (1-1) PARMA-SPEZIA (1-0)

DOMENICA 14

VENEZIA-BRESCIA ore 16.15 (0-0) 18 RETI Pohjanpalo (4, Venezia)

14 RETI Coda (3, Cremonese); Casiraghi (10, Südtirol)

12 RETI Tutino (3, Cosenza); Brunori (4, Palermo)

11 RETI Mendes (4, Ascoli); Iemmello (Catanzaro); Cutrone (Como); Man (2, Parma)

10 RETI Sibilli (3, Bari); Benedyczak (6, Parma); Gytkjaer (1, Venezia)

9 RETI Borrelli (1, Brescia); Biasci (Catanzaro); Raimondo (Ternana)

8 RETI Valoti (3, Pisa)

7 RETI Vandeputte (1, Catanzaro); Pandolfi (Cittadella); Segre (Palermo); Verde (3, Spezia)

6 RETI Moncini (2, Brescia); Gabriellon­i e Verdi (3, Como); Buso e Novakovich (Lecco); Palumbo (4, Modena); Bernabé (Parma); De Luca (1, Sampdoria); Odogwu (Südtirol)

5 RETI Butic (1) e La Mantia

(2, Feralpisal­ò); Abiuso (Modena); Di Francesco (Palermo); Girma e Gondo (Reggiana); Borini (3), Esposito e Kasami (Sampdoria); Busio e Pierini (Venezia)

Otto giornate per marcare la stagione. I bomber della Serie B sono pronti, ognuno a suo modo, per dare alle loro squadre ciò che conta di più — i gol — nel momento più importante dell’anno. Gli obiettivi possono essere diversi, i gol tanti o pochi, quel che conta è che siano decisivi. Prendete il Cagliari della scorsa stagione: schierò il capocannon­iere del campionato, Gianluca Lapadula, 21 reti nella fase regolare più quattro ai playoff, ma visse due notti decisive grazie a punte che fino a quel momento avevano segnato poco o nulla come Zito Luvumbo, con la doppietta che portò al 3-2 nella semifinale d’andata col Parma, e Leonardo Pavoletti, che firmò il gol promozione — ed era entrato da un solo minuto — allo scadere della gara di ritorno della finale col Bari, zittendo i cinquantam­ila del San Nicola.

Pohjanpalo tuttofare La classifica marcatori ha avuto diversi padroni, dal veneziano Pierini a Casiraghi del Südtirol, fino a Coda della Cremonese. Ora Pohjanpalo sembra aver staccato tutti: è a 13 gol nelle 11 partite giocate dall’inizio del 2024, compresa la doppietta nello scontro diretto di Palermo, col Barbera che si è alzato in piedi ad applaudirl­o al momento della sostituzio­ne. Il Venezia ha nel finlandese il capitano, il simbolo e pure il marcatore principe, anche se Gytkjaer e

Olivieri stanno contribuen­do con gol pesantissi­mi alla corsa promozione. «Pohjanpalo ha una fisicità importante — commenta Daniele Cacia, il miglior marcatore di sempre della Serie B con i 134 gol (più due messi a segno negli spareggi) tra il 200405 e il 2017-18 — ed è molto bravo tecnicamen­te. Un attaccante completo, che fa giocare la squadra ed è presente anche fuori dall’area. Mi piace molto».

Bomber di razza Bomber, ma all’occorrenza sponda per la costruzion­e dal basso, o boa per far salire i compagni. Pohjanpalo non è il solo uomo-squadra tra i grandi marcatori di B. «Anche Iemmello (11 gol finora, ndr) del

Daniele Cacia

Miglior realizzato­re di sempre in Serie B con 136 gol, dal 2004 al 2018 come Patrick Cutrone (11 reti), giocatori di una diversa categoria che dispensano perle in Serie B. «Per il Como è fondamenta­le, se sta bene dal punto di vista fisico e psicologic­o fa la differenza — spiega Cacia —. Non lo scopriamo adesso. Prendete il gol del 2-1 al Venezia, istinto allo stato puro. Nei 3-4 secondi che precedono il cross un attaccante controlla la linea dei difensori, sta attento a non andare in fuorigioco, ma quando la palla è partita conta solo quello che hai dentro».

Il caso Parma Tra gli attaccanti che si sono messi più in luce in questa stagione e che possono segnare le ultime otto partite, Cacia cita anche Antonio Raimondo, 20 anni appena compiuti, nove gol per la Ternana che lo ha preso in prestito dal Bologna. «Ha grandi qualità e soprattutt­o senso del gol. Quando l’ho visto giocare mi ha colpito». E se Daniele Casiraghi del Südtirol — 14 reti, come Coda — per Cacia è difficile da giudicare «perché è un uomo importante anche a livello offensivo ma non è una punta vera, e tanti gol li ha segnati su rigore», un discorso a parte va fatto per il Parma. Anche per la capolista i due migliori marcatori, Man (11 reti) e Benedyczak (10) non sono centravant­i di ruolo. «Non avranno uno come Coda, Pohjanpalo o Cutrone, ma hanno un sistema di gioco e di organizzaz­ione che permette loro di farne a meno sfruttando giocatori di movimento e di profondità che sono fortissimi nell’uno contro uno. Merito di Pecchia, un bravissimo allenatore».

Raimondo a 20 anni ha qualità e senso del gol. Mi ha impression­ato

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