La Gazzetta dello Sport - Puglia
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Luke, il gelato preferito
Luke Donald
capitano dell’Europa, è nato il 7 dicembre 1977. È professionista dal 2001. Ha vinto 7 tornei dell’European Tour e vanta anche 5 vittorie sul Pga Tour
Quarta volta oma non ci ha messo molto a conquistare Luke Donald e Zach Johnson. I due capitani che fra un anno guideranno Europa e Usa nella Ryder Cup in programma al Marco Simone sono arrivati in Italia un paio di giorni fa e si sono innamorati in fretta. Albergo con vista impagabile sulla città, una cena a Palazzo Colonna, due tiri verso il Tempio di Venere con il Colosseo alle spalle e questa mattina una visita privata in Vaticano dove incontreranno il Papa. Nessun’altra città al mondo ha così tanto da offrire. Luke Donald, inglese, conosce Roma da anni, è una delle mete preferite dei viaggi con sua moglie Diane. Zach Johnson invece non c’era mai venuto e per
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Rlui, nato nello Iowa, l’emozione è stata davvero intensa: «È semplicemente incredibile essere qui. Nemmeno nei miei sogni avevo mai sperato di fare il capitano di Ryder e invece eccomi in una città speciale di cui apprezzo tutto: la storia, la cultura, le persone. Ho già provato la straordinaria ospitalità della gente. Quando mi sono trovato davanti al Colosseo mi sono dovuto dare dei pizzicotti perché non credevo potesse essere vero». E Donald ha scherzato: «Beh, io temevo di sbagliare il tiro e rovinare il Tempio di Venere….». I due capitani si sono incontrati per il lancio ufficiale delle celebrazioni a un anno dalla Ryder Cup. Giornalisti da tutto il mondo per la presentazione di un evento che a livello internazionale regge la concorrenza di Olimpiadi e Mondiali di calcio. Anche Giovanni Malagò, presidente del Coni, ha voluto esserci per testimoniare l’importanza della Ryder per tutto lo sport italiano.
Giovane Europa Il golf vive un periodo complicato per l’arrivo della Liv, una nuova Superlega finanziata con i soldi dell’Arabia Saudita che ha strappato a Pga ed European Tour alcuni dei migliori giocatori del mondo che per questo sono stati sanzionati dai due Tour principali. Ci saranno fra un anno alla Ryder? Probabilmente no, ma la situazione è ancora poco chiara. Infatti i due capitani non hanno voluto sbilanciarsi in proposito. Luke Donald comunque non è apparso molto dispiaciuto per il rischio di perdere alcuni veterani come Sergio Garcia e Lee Westwood, solo per fare due esempi: «Ci saranno più
Donald ha già giocato due volte sul green della Ryder 2023, Johnson lo paragona al percorso di Augusta: «In effetti è così, tanti saliscendi e colline, fisicamente è impegnativo». E pensa all’Open di maggio