La Gazzetta dello Sport - Puglia

Pogacar accende il Criterium di Madrid: «Che ricordi...»

Lo sloveno chiuse 3° nella Vuelta 2019 il suo primo grande giro: oggi è la stella di un’esibizione-show in pieno centro

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n un certo senso è da Madrid che è iniziato tutto, o comunque una parte importante della storia. Già, perché era a Madrid che si era conclusa la Vuelta 2019, il primo dei grandi giri disputati da Tadej Pogacar: il 24enne fenomeno sloveno della Uae-Emirates chiuse al terzo posto dopo tre successi di tappa e cominciò ad annunciare al mondo la sua forza, poi confermata da due Tour de France, due Lombardia e tanto altro. «Ho dei bellissimi ricordi e dunque

Iè un piacere tornare a pedalare per le strade di Madrid, oltre che un onore. Sarà molto divertente», ha ammesso ieri alla presentazi­one del neonato Madrid Criterium, organizzat­o per oggi da Unidad Editorial Sports&Events. Tadej ne sarà la stella più luminosa. Ma non l’unica: tra i 42 al via (6 dei quali Under 23) ci sono anche i talenti più grandi del ciclismo spagnolo a cominciare da Juan Ayuso (compagno di Pogacar e 3° dell’ultima Vuelta a soli 20 anni), Carlos Rodriguez (21 anni, di Ineos-Grenadiers

e già campione nazionale) e Juanpe Lopez (Trek-Segafredo), miglior giovane dell’ultimo Giro d’Italia dopo avere indossato per dieci giorni la maglia rosa.

Formula Appuntamen­to al Paseo de la Castellana, all’altezza del numero civico 22, per un circuito di poco più di un chilometro che lambisce anche Plaza de Colòn: una esibizione-show ideale per coinvolger­e gli appassiona­ti (che andrà anche in diretta televisiva in Spagna: ieri un migliaio di persone era a caccia di autografi). Il programma di eventi inizierà alle 10 con una prova di staffetta per bambini e paraciclis­mo con la Federazion­e Madrilena di ciclismo. Poi spazio a Women in Bike, progetto della Federciclo spagnola, dalle 11 alle 11.30. A partire dalle 12, toccherà ai big con la prova a eliminazio­ne, che sarà composta da 22 giri, per lasciare il posto subito dopo alla competizio­ne in linea, che avrà altri tre giri. Dopo le due gare, i premi saranno assegnati ai vincitori di entrambe le manche, e verrà incoronato il campione generale. «Se posso vincere tutti i grandi giri? Beh, dipende in quanto tempo. Se intendete in un anno, sarebbe molto dura. Tutto è possibile, comunque. Per il 2023, il focus sarà sul Tour de France e penso parecchio anche al Mondiale. Sarò soddisfatt­o se darò il massimo in ogni corsa e se raggiunger­ò i miei obiettivi. La

Roubaix? Nella mia carriera almeno una volta la farò ma non so quando», ha detto Pogacar, che nel ritiro di dicembre con la squadra a La Nucia — provincia di Alicante — definirà il programma agonistico dell’imminente stagione, la sua quinta da profession­ista: possibile, ma non ancora sicuro al cento per cento, che il debutto 2023 sia all’Uae Tour dal 20 al 26 febbraio, mentre per marzo è già definita la sua presenza a Strade Bianche e MilanoSanr­emo, ed è probabile quella alla Tirreno-Adriatico.

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BETTINI Sloveno Tadej Pogacar, 24: dei 46 successi, 33 nel World Tour

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