La Gazzetta dello Sport - Puglia
Ucraina, missili su Zaporizhzhia Commissione Ue: domani il price cap al petrolio russo
Nel Perugino: la causa sarebbe l’asfalto bagnato Giovani vittime di incidenti anche a Milano e Sondrio
virus respiratorio sinciziale (Rsv), segnalato da Ue, Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie infettive (Ecdc) e Oms per l’Europa. Una tripla “minaccia”, dunque, che rende «difficile prevedere come si svilupperà il periodo invernale», spiegano gli esperti.
E i numeri dell’ondata di virus, in alcune realtà, stanno mettendo in difficoltà il sistema di assistenza.
Il 118 sta registrando, in queste ultime settimane, un aumento delle chiamate e degli interventi per Covid-19: a segnalarlo Marzio Balzanelli, presidente nazionale Sis 118: «La situazione peggiorerà con il freddo — spiega Balzanelli — e non ci aiuterà la circolazione dell’influenza, con il picco previsto fra dicembre e gennaio». Una situazione che rischia di mettere a dura prova pediatri, medici di base e pronto soccorso e, in alcuni casi, di mandare in tilt l’emergenza-urgenza sul territorio: «Restiamo in allerta e pronti a fronteggiare ogni evenienza — conclude Balzanelli —, sulla base dell’esperienza maturata in questi anni». Proprio tra le Regioni al momento maggiormente sotto pressione, ad esempio in Emilia Romagna, ieri «siamo arrivati a
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● In Ucraina l’allarme a Zaporizhzhia torna ai massimi livelli, dopo l’ultimo bombardamento russo nella zona della centrale nucleare più grande d’Europa: danneggiati gasdotti e reti numeri altissimi, anche 80-100 richieste di assistenza al giorno», conferma Andrea Canali, segretario regionale della Federazione italiana medici pediatri (Fimp). E in Lombardia, l’influenza sta riempiendo i pronto soccorso pediatrici di Milano. «La situazione è critica, viviamo in grave sovraffollamento da tre settimane: viaggiamo su una media di 90 accessi quotidiani», ha detto al Corriere della Sera Giuseppe Bertolozzi, responsabile del reparto d’urgenza della clinica De Marchi (Policlinico). Quadro in generale confermato dal segretario lombardo della Federazione italiana medici pediatri, Roberto Caputo, secondo il quale in Lombardia si assiste a «una tempesta perfetta» che mette insieme più fattori in questa difficile fase: «Dalla scarsa alfabetizzazione sanitaria dei genitori, al carico di lavoro dei singoli pediatri che hanno anche fino a 1.400 assistiti da seguire. Se, come sta accadendo in queste ultime settimana, l’incidenza dei casi sale rapidamente, si creano diversi problemi». elettriche. Colpita anche la regione meridionale di Kherson, dove è stato centrato il centro clinico oncologico. Sarebbe Bakhmut, però, la zona più calda dei combattimenti. Il Consiglio
Nel 2021, anno ancora anomalo dopo il 2020 segnato dal lockdown, nel nostro Paese sono morte in incidenti stradali quasi 3 mila persone, per l’esattezza 2.875, con 204.728 feriti; 151.875 gli incidenti con lesioni
Nel 2021, dodici Regioni erano sopra la media nazionale per tasso di mortalità stradale (4,9 morti ogni 100 mila abitanti): i valori peggiori in Friuli (6,8) e Basilicata (6,6); le Regioni più virtuose erano Lombardia (3,6) e Valle d’Aosta (con 0,8) orire in un incidente d’auto andando in discoteca, morire in un incidente d’auto andando a scuola. Sempre all’alba della vita, in zone diverse d’Italia, nello stesso Paese degli infiniti appelli per la sicurezza stradale che sembrano, ogni volta, restare sulla carta. In Umbria si poseranno fiori a trecento metri da dove, nel dicembre del 1999, un incidente d’auto era già costato la vita a un ventenne e a tre diciottenni. Un tratto di strada nella zona di San Giustino Umbro (Perugia) che, nella notte tra venerdì e sabato, ha visto morire altri quattro giovani, traditi parrebbe - da velocità e asfalto bagnato: provenivano da una festa, erano diretti verso una discoteca di Sansepolcro. Alla guida c’era Natasha Baldacci, 22 anni come altre due vittime, Gabriele Marghi (calciatore amatoriale) e
MNico Dolfi (ex-giocatore di volley, scoutman della Trestina, B2 femminile), tutti di Città di Castello, mentre Luana Ballini ne aveva 17 ed era di Monte Santa Maria Tiberina, a pochi chilometri di distanza da Sansepolcro. I quattro erano a bordo di una Fiat Punto: l’auto - stando a una prima ricostruzione - è finita prima su una cunetta, poi contro il muro di contenimento di un ponte. L’ultimo ricordo della serata, alla festa per il compleanno di un compagno di classe di Luana, resta una foto di lei con Natasha. E sul banco della 17enne, ieri mattina, nell’istituto tecnico di Città di Castello dove studiava Grafica e Comunicazione, i compagni hanno appoggiato una rosa bianca. Ad attendere Luana e gli amici in discoteca, venerdì notte, c’era Beatrice, che racconta: «Poco prima delle 3 ho visto due ragazze piangere nei bagni del locale ed è lì che ho saputo della tragedia. Non ci volevo credere e così ho chiamato due volte Luana sul cellulare, poi le ho inviato due messaggi in cui le ho scritto “dimmi che non è vero”, ma non ho ricevuto risposta. Non li cancellerò mai».
Le statistiche Ma uno studente era anche René Sottocornola, 18 anni da pochi giorni e vittima dello schianto di ieri mattina poco dopo le 7 a Forcola, in Valtellina. Con lui viaggiavano due coetanei rimasti feriti: i tre andavano a studiare in un liceo di Sondrio. La loro vettura, forse anche a causa del fondo stradale brinato del mattino, è finita contro il muro di un’abitazione che costeggia la strada provinciale delle Orobie. E ancora. Milano, all’alba di ieri, una vettura in sharing si ribalta, forse per aver toccato il cordolo: a perdere la vita una 23enne. E a Nembro (Bg) un altro incidente si porta via un 22enne di Ranica: la sua vettura è precipitata in un canale. Secondo Istat-Aci, tra gennaio e giugno 2022 - rispetto allo stesso periodo del 2021 - sono in aumento gli incidenti stradali con lesioni a persone (81.437, +24,7%), i feriti (108.996, +25,7%) e le vittime entro il trentesimo giorno (1.450, +15,3%). Mentre la Polizia calcola che, nel 2021, ci siano stati 2.875 i morti su strada (altre 204.728 persone sono rimaste ferite). E gli incidenti con giovani tra i 15 e i 30 anni coinvolti, segnalano statistiche di Bruxelles, nel 2019 causavano il 25% delle vittime stradali in Europa. Dati su cui riflettere, ancora una volta.
Le Regioni sopra media
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