La Gazzetta dello Sport - Romana

ROMELU CHIAMA IL PREPARATOR­E SUBITO AL TOP PER LA SUA INTER

Il belga alle Seychelles con l’amico Gerets, con cui lavora in nazionale E sabato si aggregherà alla squadra

- di Filippo Conticello INVIATO A PAOLA (MALTA)

Su un atollo alle Seychelles con il corpo, già dentro a San Siro con la mente. Romelu Lukaku si è sdoppiato da quando il Mondiale in Qatar è diventato solo un macigno sul cuore: era il sogno più alto, il momento in cui la dorata generazion­e belga doveva raccoglier­e il frutto di tanto talento, ma si è trasformat­o in un incubo collettivo. Per i Diavoli Rossi tutti, e per il centravant­i-totem in particolar­e, visto che è diventato il collettore di tutte le critiche: i gol divorati contro la Croazia sono già storia, e non lo fanno dormire bene neanche in quel paradiso nell’Oceano Indiano, ma non hanno spento certo la voglia di rivalsa all’Inter. Tanto forte è la caduta, tanto grande è la voglia di reagire e smentire gli scettici: è il canovaccio dell’intera carriera di Big Rom, questo è solo l’ultimo giro sulle montagne russe. Del resto, c’è un altro Mondiale che giocherà il belga, con data di inizio il 4 gennaio: per avvicinars­i al 100% in vista di Inter-Napoli, lavora duro e non vuole minimament­e disperdere i progressi fisici fatti col Belgio. Per questo con lui da oggi in vacanza c’è il connaziona­le Johan Gerets, preparator­e della nazionale belga e uomo di fiducia nel trattare i muscoli di Rom. Lo ha accompagna­to nei giorni più duri, quelli passati con il calendario in mano assieme all’ormai ex c.t. Martinez, nella speranza di recuperare in tempo per il Mondiale, e non lo lascerà certo adesso.

La ricarica L’idea, condivisa anche con lo staff interista, è quella di proseguire sulla strada tracciata, che ha permesso di superare l’infortunio alla coscia sinistra e di iniziare a mettere un po’ di carburante nel motore. Al di là dell’eliminazio­ne, qualcosa di buono Lukaku ha portato via dal Qatar: non ha interrotto la graduale ripresa che aveva già innescato alla Pinetina, semmai ha aggiunto un lavoro riabilitat­ivo maniacale con sedute doppie e risonanze costanti: l’infortunio è stato seguito come fosse un reality show dai medici nel suo ridursi fino a scomparire. E se poi in campo, con la sua sola presenza a mezzo servizio, ha spaventato i rivali e sono fioccate le occasioni qualcosa vorrà pure dire. Certo, nella sfida contro

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Lukaku e Johan Gerets, fisioterap­ista del Belgio, con cui aveva lavorato pure la scorsa estate prima di aggregarsi alla squadra
L'uomo di fiducia con lui in vacanza Lukaku e Johan Gerets, fisioterap­ista del Belgio, con cui aveva lavorato pure la scorsa estate prima di aggregarsi alla squadra

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