La Gazzetta dello Sport - Romana
De Ketelaere il 13 sarà a Dubai Ora deve prendersi il Diavolo
Il trequartista raggiungerà il gruppo tra una settimana negli Emirati: Pioli è convinto che la sosta lo aiuterà
Il messaggio di amore del portoghese trebbero volare da lui. Attesi in tribuna per le fasi conclusive del torneo (primo scalo a Dubai con la squadra, poi possibile blitz Mondiale): non sarebbe comunque la cornice ideale per trattare il prolungamento. Una volta che tutte le parti si ritroveranno a Milano, allora sì, l’incontro si farà, subito. Se Leao si avvicina al Milan, restano le solite distanze su cifre e possibilità che il Milan partecipi (indirettamente) al saldo del debito da quasi venti milioni di euro che lo Sporting Lisbona vanta nei confronti di Rafa.
Le parti Tra il Milan e Leao ci sono anche agenti (Jorge Mendes), avvocati (Ted Dimvula) e familiari (il padre Antonio) che vorranno esprimere la propria posizione. Ognuno desideroso di presentarsi con la soluzione del rebus. Allungando ai supplementari i tempi della partita. Fosse un confronto diretto, il club da una parte, il giocatore dall’altra, la gara non sarebbe così lunga. Finirebbe con un pareggio, che poi sarebbe una vittoria per tutti: Rafa felice di rimanere, e il Milan altrettanto felice di trattenerlo. Anche se il rinnovo costerebbe caro: è pronta per lui un’offerta straordinaria, con cifre mai scritte prima per nessun
Insieme
altro. Sia chiaro: non un ingaggio astronomico, di quelli riservati alle grandi stelle d’Europa. Ma comunque una busta paga pesante: un’eccezione per un club che punta sulla sostenibilità finanziaria. Rafa diverrebbe il più ricco della squadra, con uno stipendio alla Ibra. Il riferimento è alla penultima stagione di Zlatan, quando per i suoi servizi rossoneri gli furono garantiti sette milioni di euro. Un compenso che riconosceva il suo ruolo di calciatore e molto altro, un leader capace di trasmettere le sue idee e la sua mentalità, prendendo per mano una squadra giovane per guidarla alla maturità. Il
Milan di oggi considera Leao altrettanto importante. E ora vorrebbe chiudere la pratica. Consapevole che Leao, che decida o meno di rinnovare, in futuro richiamerà l’attenzione delle big d’Europa. Secondo indiscrezioni dalla Spagna è una delle opzioni del Real, specie se si libererà gratuitamente nel 2024, quando è fissata l’attuale scadenza del contratto. Un rischio che esiste, data la complessità dell’affare, ma che il Milan vuole allontanare. In fretta.
⏻ TEMPO DI LETTURA 3'12'' n caldo che sembrerà estate, i nuovi compagni impegnati in amichevole al suo arrivo e poi un’altra amichevole, tre giorni dopo il primo allenamento, per giocare i primi minuti e testare l’intesa col gruppo. Per Charles De Ketelaere, tra una settimana a Dubai, sarà un suggestivo déjà-vu, ma questa volta il belga ha un vantaggio grande così rispetto ai primi passi da milanista di agosto: sa già che cosa lo aspetta, sa che cosa è andato storto finora e quali difetti andranno corretti. Perfetto per i tempi della ripresa: tra la rincorsa al Napoli e la sfida col Tottenham agli ottavi di Champions, la stagione non aspetta più, CDK dovrà accelerare e spaccare la sua stagione come fanno i campioni con le partite. Come al Milan si augurano che possa fare lui da gennaio in poi.
UClic Dopo l’eliminazione dal Mondiale, il biondino col 90 sulla schiena è tornato a casa, in Belgio, e sta sfruttando questi sette giorni a disposizione per resettare — la delusione mondiale, le amarezze dei primi mesi in rossonero — e prepararsi al nuovo inizio. Il 13 dicembre, mentre il Milan giocherà contro l’Arsenal il primo test di lusso del mini-ciclo che lo accompagnerà alla ripresa del campionato, De Ketelaere sbarcherà da un aereo e “prenderà casa” a Dubai, come gli altri rossoneri fino al 20: riscrivere le gerarchie lì davanti e rimettersi al centro del Milan è l’obiettivo, ripresentarsi più incisivo, più coraggioso e più nel vivo del gioco è la formula per centrarlo. Pioli, allenatore democratico, ha già dimostrato di essere pronto a sovvertire le gerarchie in nome del talento: ha gettato nella mischia il suo nuovo fantasista praticamente da subito, nonostante lo scatto alla partenza di Brahim Diaz, ma ha anche optato per nuovi ribaltoni quando ha visto Charles in crisi. Ora è lo stesso Pioli a indicare la via: la pausa può aiutare De Ketelaere più di un Mondiale lontano dal Milan, è il pensiero del tecnico. È già successo con altri ragazzi d’oro, perché a volte basta un clic: «Tonali e Leao li ho lasciati a fine campionato in una situazione e poi alla ripresa li ho ritrovati diversi. Forse gli serviva tempo per metabolizzare perché non è facile ricevere tante informazioni. Quest’anno l’ho visto in Bennacer e Messias...». Il prossimo dovrà essere De Ketelaere: una settimana ancora e capiremo se Pioli ci ha visto giusto anche stavolta.
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