La Gazzetta dello Sport - Romana
Toro, chi sfreccia
Singo fuori un mese Rilancio in fascia per Aina o Vojvoda
Mergim ha la stima del tecnico e della società
Lesione muscolare di primo grado per l’ivoriano. Occasione per il kosovaro, finora in ombra, e per Ola che ripartirà in Spagna
Buono l’inizio di stagione del nigeriano: deve ritrovarsi
inizio della settimana che porterà il Torino nel ritiro spagnolo di Murcia ha riservato una spiacevole sorpresa. Singo si è dovuto fermare e le prime stime indicano che resterà fermo un mesetto a causa di un infortunio muscolare. L’ingresso in infermeria di Singo fa nascere nuove possibilità per Aina e Vojvoda, gli altri esterni di Juric. Per storie e motivi differenti, nelle prossime settimane avranno l’occasione di costruire il proprio personale rilancio.
L’La diagnosi Nel racconto dell’inizio di settimana è giusto ripartire dall’infortunio di Singo. L’esterno aveva avvertito la più classica delle “pizzicate” negli allenamenti della settimana precedente. Ieri mattina, a Torino, è stato sottoposto a una risonanza magnetica, accompagnato dal dottore Daniele Mozzone, il responsabile sanitario del club. La diagnosi ha materializzato i timori nell’aria già dai giorni scorsi. Così, ieri, Singo non si è allenato e «gli accertamenti strumentali cui è stato sottoposto l’esterno granata hanno evidenziato una lesione di primo grado del bicipite femorale destro - informa il bollettino della società -. La prognosi verrà valutata secondo l’evoluzione clinica». Una prima stima sui tempi di recupero rende possibile l’ipotesi che Singo rientrerà ad allenarsi non prima di un mese. Giovedì partirà comunque per il ritiro di Murcia, ma non parteciperà a nessuna delle prossime quattro amichevoli (Espanyol il 10, Almeria il 16, Cremonese il 23 e Monza il 28). Dovrà rinunciare anche alla prima di campionato del nuovo anno, il 4 gennaio con il Verona.
Vai Mergim Senza Singo arruolabile per i primi impegni ufficiali del 2023, si creano nuovi spazi ed occasioni in particolare per due frecce granata. Assodato che, con o senza Singo, Valentino Lazaro ha scalato ormai le gerarchie al punto da diventare un titolare per Juric, la palla adesso passa nel campo di Vojvoda. Soprattutto lui, perché in questo momento è l’altro esterno fisicamente integro. Mergim cova una grande voglia di rivincita. A partire dal ritiro spagnolo (dall’8 al 17 dicembre), si giocherà le sue carte per convincere Juric di essere il calciatore apprezzato nello scorso campionato. E non quello timido e un po’ intristito della prima parte del campionato, dove ha deluso. Per Vojvoda è il momento di uscire da quel cono d’ombra nel quale è improvvisamente piombato nelle prime quindici giornate della Serie A. La stima del tecnico e della società nei suoi confronti è intatta. Ma ora tocca a lui: il Toro si attende che sappia ridare quell’affidabilità che aveva garantito fino a un anno. Lasciandosi così alle spalle la versione di sé incolore degli ultimi mesi, resa ancora più evidente dalla sostituzione di Roma dopo appena una mezzoretta.
Ola di Spagna Se il rilancio di Vojvoda passa attraverso una rinascita globale, quello di Ola Aina si tradurrà nel superare definitivamente l’infortunio muscolare che lo ha tolto dalla contesa sul finire di ottobre. Un ko nato proprio quando il suo rendimento cominciava a essere in progressiva ascesa. Perché l’inizio di stagione del nigeriano è stato molto apprezzabile. Ovvio, dunque, che Juric lo attenda. In questi giorni Ola sta completando un piano personalizzato di allenamenti. Rientrerà in gruppo nel ritiro spagnolo e da allora avvierà la rimonta per riprendersi le sensazioni del campo e riguadagnarsi un posto in questo Toro. La nostalgia di Londra e della vita londinese è come un’altalena che a ondate si ripresenta, ma in questo momento è più forte la sua voglia di rivincita. Per tornare ad esserci. In Spagna, dunque, il duello si infiammerà: Vojvoda e Aina si giocano il Toro. Musica per Juric.