La Gazzetta dello Sport - Romana
POS, FLAT TAX E REDDITO CRITICHE DI BANKITALIA E GOVERNO ALL’ATTACCO POI ARRIVA LA FRENATA
Bocciatura di Via Nazionale: «Così si ferma la modernizzazione» E sul tetto al contante: «Misura che favorisce l’evasione fiscale» Fazzolari: «È la visione delle banche». Ma alla fine corregge il tiro
Botta e risposta Giudizio negativo di Bankitalia sui temi fiscali contenuti nella Legge di bilancio. Alle critiche risponde il sottosegretario all’attuazione del programma, Fazzolari (foto), che poi deve chiarire, dopo le polemiche. Dure le opposizioni e dubbi anche dall’ufficio parlamentare di bilancio: «Misure vaghe». La premier Meloni difende la Manovra e continua a chiedere all’Ue di poter rivedere alcune voci di spesa del Pnrr
Su contante, flat tax e Reddito di cittadinanza, la Banca d’Italia boccia la Manovra del governo di Giorgia Meloni.
Il parere tecnico sulla Legge di bilancio arriva dall’audizione in commissione Bilancio di Camera e Senato, dal capo del dipartimento Economia di Bankitalia, Stefano Balassone. Al centro, le scelte fiscali e contabili del governo, dall’innalzamento del tetto all’uso del contante, all’introduzione della “tassa piatta”, al Reddito di cittadinanza. Le parole del rappresentante di Bankitalia sono molto chiare. «I limiti all’uso del contante (in base alla Manovra, salirà da 2.000 a 5.000 euro, ndr), pur non rappresentando un impedimento assoluto alla realizzazione di condotte illecite, rappresentano un ostacolo per diverse forme di criminalità ed evasione» ha spiegato Balassone davanti ai parlamentari (solo 7, in verità, quelli in presenza o collegati online). La Banca d’Italia ha dato un giudizio negativo anche sulla possibilità, ancora in fase di definizione, di alzare la soglia oltre la quale gli esercenti sono obbligati ad accettare pagamenti con bancomat e carte di
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credito. Si è parlato di 60 euro, ma la cifra potrebbe essere ritoccata al ribasso, anche alla luce delle perplessità dell’Ue e «dell’interlocuzione in corso tra Roma e Bruxelles». Bankitalia ha motivato così: «Per gli esercenti, il costo del contante in percentuale dell’importo della transazione è superiore a quello delle carte di debito e credito», ha spiegato Balassone. Critiche anche sulla flat tax, che il governo innalzerà per gli autonomi da 65 mila e 85 mila euro. «In un periodo di inflazione elevata, la coesistenza di un regime a tassa piatta e uno soggetto a progressività come l’Irpef comporta un’ulteriore penalizzazione per chi è soggetto a quest’ultimo», ha aggiunto. E ancora: «L’introduzione del Reddito di cittadinanza ha rappresentato una tappa significativa nell’ammodernamento del welfare. Per l’Inps, senza Reddito nel 2020 ci sarebbero stati un milione di poveri in più». In sintesi, secondo Balassone, «le disposizioni in materia di pagamenti in contante e l’introduzione di alcuni istituti che riducono l’onere tributario per i contribuenti non in regola, rischiano di entrare in contrasto con la spinta alla modernizzazione del Paese che anima il Pnrr e con l’esigenza di continuare a ridurre l’evasione fiscale», è il parere formulato da Bankitalia. Dubbi anche dalla relazione dell’Ufficio parlamentare di bilancio: «Nella Manovra sono presenti alcune misure le cui quantificazioni risultano piuttosto incerte» si legge nella nota «e si indebolisce la lotta all’evasione».
Le opposizioni affondano il colpo, dal governo invece replicano. E ne nasce uno scontro con la Banca d’Italia.
Le critiche di Bankitalia rafforzano le posizioni di Pd e M5S, in primis, che da giorni sollevano gli stessi dubbi. «Dopo la Corte dei conti, anche Banca d’Italia boccia le norme sulla Legge di bilancio su Pos e contanti. Favoriscono l’evasione, complicano la vita ai tanti italiani che usano la moneta elettronica e mettono a rischio il Pnrr. Il governo le tolga di mezzo» è il parere del responsabile Economia del Pd, Antonio Misiani. Va giù duro anche il M5S, con il suo leader Giuseppe Conte. «Oggi anche Bankitalia boccia la Manovra, dopo la Corte dei conti, la Confindustria e tante autorità indipendenti. Tutto ciò è fortemente recessivo per il Paese, perché abbiamo un’economia sommersa che favorisce evasori e
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Disavventura a Genova, proprio sul tema del Pos, per Silvia Salis (nella foto), ex martellista vincitrice di 10 titoli italiani e ora vicepresidente del Coni, aggredita verbalmente da un tassista che non accettava il pagamento con il bancomat. Proprio Salis ha raccontato la vicenda su Instagram. «Mi ha detto di no, che adesso lui non è più obbligato, che è finita la pacchia delle banche, che a lui servono contanti...». corrotti e chi lavora con il riciclaggio di denaro. Noi dobbiamo invece recuperare quegli oltre 120 miliardi, l’economia sommersa che sottrae ricchezza al Paese». Visione diversa, ovviamente, dal sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Giambattista Fazzolari. «Se la Manovra non piace a sindacati, a Confindustria e Bankitalia, vuol dire che non pende da nessuna parte. È un buon segno. Penso che sia normale che ognuno evidenzi gli aspetti che lo deludono. Bankitalia è partecipata da banche private, è una istituzione che quindi ha quella visione», che secondo Fazzolari, «punta a eliminare progressivamente il denaro contante. Questa però non è la volontà della Bce». In serata, Fazzolari ha dovuto correggere il tiro: «Rispetto l’autonomia e l’analisi di Bankitalia», con le opposizioni che contestano «l’attacco all’istituzione».
La premier Meloni ha difeso anche ieri l’impianto della sua prima Finanziaria.
La Legge di bilancio «garantisce la tenuta delle finanze pubbliche e offre risposte alle emergenze immediate, tutelando imprese e famiglie e permettendo agli investitori istituzionali di portare