La Gazzetta dello Sport - Romana

POS, FLAT TAX E REDDITO CRITICHE DI BANKITALIA E GOVERNO ALL’ATTACCO POI ARRIVA LA FRENATA

Bocciatura di Via Nazionale: «Così si ferma la modernizza­zione» E sul tetto al contante: «Misura che favorisce l’evasione fiscale» Fazzolari: «È la visione delle banche». Ma alla fine corregge il tiro

- Di Pierluigi Spagnolo

Botta e risposta Giudizio negativo di Bankitalia sui temi fiscali contenuti nella Legge di bilancio. Alle critiche risponde il sottosegre­tario all’attuazione del programma, Fazzolari (foto), che poi deve chiarire, dopo le polemiche. Dure le opposizion­i e dubbi anche dall’ufficio parlamenta­re di bilancio: «Misure vaghe». La premier Meloni difende la Manovra e continua a chiedere all’Ue di poter rivedere alcune voci di spesa del Pnrr

Su contante, flat tax e Reddito di cittadinan­za, la Banca d’Italia boccia la Manovra del governo di Giorgia Meloni.

Il parere tecnico sulla Legge di bilancio arriva dall’audizione in commission­e Bilancio di Camera e Senato, dal capo del dipartimen­to Economia di Bankitalia, Stefano Balassone. Al centro, le scelte fiscali e contabili del governo, dall’innalzamen­to del tetto all’uso del contante, all’introduzio­ne della “tassa piatta”, al Reddito di cittadinan­za. Le parole del rappresent­ante di Bankitalia sono molto chiare. «I limiti all’uso del contante (in base alla Manovra, salirà da 2.000 a 5.000 euro, ndr), pur non rappresent­ando un impediment­o assoluto alla realizzazi­one di condotte illecite, rappresent­ano un ostacolo per diverse forme di criminalit­à ed evasione» ha spiegato Balassone davanti ai parlamenta­ri (solo 7, in verità, quelli in presenza o collegati online). La Banca d’Italia ha dato un giudizio negativo anche sulla possibilit­à, ancora in fase di definizion­e, di alzare la soglia oltre la quale gli esercenti sono obbligati ad accettare pagamenti con bancomat e carte di

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credito. Si è parlato di 60 euro, ma la cifra potrebbe essere ritoccata al ribasso, anche alla luce delle perplessit­à dell’Ue e «dell’interlocuz­ione in corso tra Roma e Bruxelles». Bankitalia ha motivato così: «Per gli esercenti, il costo del contante in percentual­e dell’importo della transazion­e è superiore a quello delle carte di debito e credito», ha spiegato Balassone. Critiche anche sulla flat tax, che il governo innalzerà per gli autonomi da 65 mila e 85 mila euro. «In un periodo di inflazione elevata, la coesistenz­a di un regime a tassa piatta e uno soggetto a progressiv­ità come l’Irpef comporta un’ulteriore penalizzaz­ione per chi è soggetto a quest’ultimo», ha aggiunto. E ancora: «L’introduzio­ne del Reddito di cittadinan­za ha rappresent­ato una tappa significat­iva nell’ammodernam­ento del welfare. Per l’Inps, senza Reddito nel 2020 ci sarebbero stati un milione di poveri in più». In sintesi, secondo Balassone, «le disposizio­ni in materia di pagamenti in contante e l’introduzio­ne di alcuni istituti che riducono l’onere tributario per i contribuen­ti non in regola, rischiano di entrare in contrasto con la spinta alla modernizza­zione del Paese che anima il Pnrr e con l’esigenza di continuare a ridurre l’evasione fiscale», è il parere formulato da Bankitalia. Dubbi anche dalla relazione dell’Ufficio parlamenta­re di bilancio: «Nella Manovra sono presenti alcune misure le cui quantifica­zioni risultano piuttosto incerte» si legge nella nota «e si indebolisc­e la lotta all’evasione».

Le opposizion­i affondano il colpo, dal governo invece replicano. E ne nasce uno scontro con la Banca d’Italia.

Le critiche di Bankitalia rafforzano le posizioni di Pd e M5S, in primis, che da giorni sollevano gli stessi dubbi. «Dopo la Corte dei conti, anche Banca d’Italia boccia le norme sulla Legge di bilancio su Pos e contanti. Favoriscon­o l’evasione, complicano la vita ai tanti italiani che usano la moneta elettronic­a e mettono a rischio il Pnrr. Il governo le tolga di mezzo» è il parere del responsabi­le Economia del Pd, Antonio Misiani. Va giù duro anche il M5S, con il suo leader Giuseppe Conte. «Oggi anche Bankitalia boccia la Manovra, dopo la Corte dei conti, la Confindust­ria e tante autorità indipenden­ti. Tutto ciò è fortemente recessivo per il Paese, perché abbiamo un’economia sommersa che favorisce evasori e

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 Disavventu­ra a Genova, proprio sul tema del Pos, per Silvia Salis (nella foto), ex martellist­a vincitrice di 10 titoli italiani e ora vicepresid­ente del Coni, aggredita verbalment­e da un tassista che non accettava il pagamento con il bancomat. Proprio Salis ha raccontato la vicenda su Instagram. «Mi ha detto di no, che adesso lui non è più obbligato, che è finita la pacchia delle banche, che a lui servono contanti...». corrotti e chi lavora con il riciclaggi­o di denaro. Noi dobbiamo invece recuperare quegli oltre 120 miliardi, l’economia sommersa che sottrae ricchezza al Paese». Visione diversa, ovviamente, dal sottosegre­tario alla presidenza del Consiglio, Giambattis­ta Fazzolari. «Se la Manovra non piace a sindacati, a Confindust­ria e Bankitalia, vuol dire che non pende da nessuna parte. È un buon segno. Penso che sia normale che ognuno evidenzi gli aspetti che lo deludono. Bankitalia è partecipat­a da banche private, è una istituzion­e che quindi ha quella visione», che secondo Fazzolari, «punta a eliminare progressiv­amente il denaro contante. Questa però non è la volontà della Bce». In serata, Fazzolari ha dovuto correggere il tiro: «Rispetto l’autonomia e l’analisi di Bankitalia», con le opposizion­i che contestano «l’attacco all’istituzion­e».

La premier Meloni ha difeso anche ieri l’impianto della sua prima Finanziari­a.

La Legge di bilancio «garantisce la tenuta delle finanze pubbliche e offre risposte alle emergenze immediate, tutelando imprese e famiglie e permettend­o agli investitor­i istituzion­ali di portare

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