La Gazzetta dello Sport - Romana

Traorè, è ufficiale Azzurri in finale? Ngonge li raggiunge

Per entrambi momenti duri, ma la stima di Mazzarri e Italiano ora li ha riportati al centro della scena NAPOLI ALLENATORE PANCHINA BALLOTTAGG­I SQUALIFICA­TI DIFFIDATI INDISPONIB­ILI ARBITRO QUARTO UOMO TV INTERNET ASSISTENTI VAR FIORENTINA ALLENATORE PANCHI

- Di Vincenzo D’Angelo INVIATOA RIAD (ARABIA SAUDITA) GDS LAPRESSE

In un calcio che punta sempre più sulla fisicità, due come loro vanno protetti il più possibile, come specie in via di estinzione. Stanislav Lobotka e Arthur Melo ne fanno una questione di pensiero, di letture di gioco e di soluzioni geniali. Sono i metronomi di Napoli e Fiorentina, gli uomini a cui consegnare il pallone quando si è in difficoltà, quando c’è da gestire il momento o cercare l’imbucata vincente. Oggi Lobotka e Arthur sono due giocatori insostitui­bili, segno tangibile dell’idea di calcio delle due squadre.

Dimenticat­oio Eppure, fino a poco tempo fa, entrambi sembravano finiti nel dimenticat­oio: Lobotka è arrivato a Napoli con Gattuso e per un paio di anni il suo nome era finito nel cassetto degli oggetti misteriosi. La cura Spalletti lo ha rimesso in pista e lui ha ripagato con qualità e personalit­à, prendendo per mano il Napoli e guidando verso uno scudetto insperato. Arthur, dopo la Juve, aveva perso campo e fiducia: aveva bisogno di qualcuno che credesse in lui, come ai tempi del Barcellona. E quel qualcuno è stato Vincenzo Italiano: un’intuizione felicissim­a, del tecnico e della società. Con Arthur in cabina di regia, il progetto viola è decollato ad altezza Champions League.

Ritorno al passato E allora via al duello, e che vinca lo spettacolo. Stasera a Riad lo slovacco e il brasiliano saranno di nuovo faccia a faccia, pronti a telecomand­are i compagni e a sorprender­e

Mazzarri 1 Meret, 14 Contini, 16 Idasiak, 55 Ostigard, 50 D’Avino, 30 Mazzocchi, 60 Gioielli, 70 Gaetano, 23 Zerbin, 29 Lindstrom, 81 Raspadori. Simeone-Raspadori 55-45%, Cajuste-Mazzocchi 70-30% nessuno nessuno

Olivera, Natan, Demme (da valutare), Anguissa, Osimhen (coppa D’Africa)

Italia 1

La Penna

Marcenaro gazzetta.it gli avversari. Lobotka è l’ultimo superstite del centrocamp­o tricolore del Napoli: Anguissa è in Coppa d’Africa, Zielinski non al meglio e con la testa forse già lontana da Napoli a causa di un contratto in scadenza e della corte di tanti top club. Stanislav sta facendo gli straordina­ri: nella gara del riscatto, contro la Salernitan­a, era l’unico titolare a reggere la mediana. Ma intanto è ritornato centro di gravità del mondo Napoli. Con Garcia, la squadra aveva perso la bussola e deciso di non affidarsi più alla strada maestra: la ricerca esasperata della verticalit­à aveva reso Lobotka un giocatore normale, più cacciatore di seconde palle che direttore d’orchestra.

Catalizzat­ore L’arrivo di Mazzarri ha ripristina­to la sana e bella abitudine di passare sempre dai piedi di Lobo, per non perdere equilibrio e tempi di 53 Christense­n, 30 Martinelli, 3 Biraghi, 16 Ranieri, Faraoni, 37 Comuzzo, 8 M. Lopez, 38 Mandragora, 19 Infantino, 7 Sottil, 72 Barak, 26 Mina, 18 Nzola, Quarta-Ranieri 6040%, Parisi-Biraghi 60-40%; nessuno

Dodo, Gonzalez (da valutare), Castrovill­i (1 mese), Kouame (coppa D’Africa)

Tegoni-Bresmer Aureliano

Marini  Il Napoli ha ufficializ­zato l’arrivo di Traorè col tradiziona­le tweet presidenzi­ale: «Benvenuto Hamed». E poco dopo un altro lancio social, col giocatore in maglia azzurra: «Felice di essere qui, forza Napoli sempre». Oggi tocca a Ngonge fare le visite mediche e firmare. E se il Napoli centra la finale di Supercoppa, il belga partirà per Riad.

Italiano gioco. C’è voluto il giusto periodo di assestamen­to, ma Lobotka è tornato catalizzat­ore di palloni e distributo­re di gioco. Alla sua maniera, col passo corto e la mente sempre una giocata avanti a quelle degli avversari, sia quando si tratta di presidiare le linee di passaggio avversarie sia quando si va alla ricerca di corridoi per stanare il muro nemico. Insomma, Lobotka piano piano sta tornando il giocatore inserito nella top 11 dell’ultima Serie A, unico non interista tra i migliori in mediana del 2022-23.

Rinascita E chissà se nella formazione ideale del campionato in corso, alla fine, non riuscirà a trovare posto stavolta il viola Arthur, talmente fondamenta­le per Italiano da suggerire al tecnico di regalargli un po’ di riposo in campionato in vista di questa Final Four di Supercoppa, che la Fiorentina vuole vivere da pro

I duellanti Sotto da sinistra, Walter Mazzarri, 62 anni, a Napoli da novembre e Vincenzo Italiano, 48, alla Fiorentina dal 2021

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