La Gazzetta dello Sport - Romana

KUBICA ORA LA ROSSA «VINCERE A LE MANS? HO UN CONTO IN SOSPESO»

Dal trionfo in F.1 al grave incidente. Poi la rinascita

- Di Luigi Perna ANSA AP

Robert Kubica alla guida della Ferrari 499P della AfCorse, team satellite del Cavallino gestito da Amato Ferrari, con cui ha provato nei test a Imola e in Qatar. Il polacco nel Wec avrà come compagni di squadra Robert Shwartzman e Yifei Ye

La vita a volte dà e toglie senza apparente motivo. Nel 2011, Robert Kubica aveva già in tasca un contratto per correre in F.1 con la Ferrari dalla stagione successiva, affiancand­o l’amico Fernando Alonso. Poi l’incidente nel rally di Andora spezzò la sua carriera. Ma il destino ha voluto regalare un’altra occasione al campione polacco: nel 2024 guiderà finalmente una rossa, la Ferrari 499 P del team Af Corse, per inseguire il successo assoluto alla 24 Ore di Le Mans, la gara di durata più famosa al mondo.

▶Kubica, gareggiare con la Ferrari è un’emozione speciale anche se non corre in F.1?

«Bella domanda, forse lo capirò davvero solo alla prima gara del Mondiale Endurance in Qatar. La Hypercar, per quanto sia una categoria di alto livello, non è la F.1. Tuttavia penso che guidare una Ferrari rappresent­i qualcosa di diverso rispetto a correre con altri marchi. Io in passato avevo cercato la Ferrari molte volte. Da pilota di F.1 avevo due obiettivi: vincere il Mondiale e salire sulla rossa. Non è accaduto perché la vita mi ha servito un altro scenario. E confesso che era rimasta una ferita aperta. Adesso questa opportunit­à è una grande sfida».

▶ Come è nato l’accordo?

«Il primo contatto con Af Corse c’è stato all’inizio dell’anno scorso, quando sondavo le opzioni per il 2024. Poi l’idea di schierare una terza macchina Ferrari sembrava non fosse più in programma. È tornata a concretizz­arsi verso fine stagione e a quel punto abbiamo trovato in fretta un accordo, perché c’era voglia di farlo da entrambe le parti».

▶Ch€ sensazioni ha ricavato dai primi test sulla 499 P?

«La prima uscita a Imola è stata finalizzat­a soprattutt­o a trovare la sistemazio­ne ideale nel sedile e nell’abitacolo, visto che ci sono parecchi comandi da azionare, e io ho sempre una certa limitazion­e nei movimenti del braccio destro. Poi ho girato in Qatar in condizioni migliori. La 499 P ha tanti sistemi elettronic­i e settaggi che bisogna capire e sfruttare al massimo, per ottenere le prestazion­i migliori».

▶ Il pilota può fare più differenza che in F.1?

«Non sono d’accordo che il pilota in F.1 non faccia la differenza, anche cinque centesimi di secondo possono essere tanto. Oggi, con la tecnologia, i coach e i simulatori, tutti arrivano in pista più preparati. Il livello si è alzato. C’è chi pensa che nelle gare Endurance basta essere accorti e arrivare in fondo per salire sul podio. Ma non è così. Sono diventate gare sprint in cui si spinge dall’inizio alla fine calcolando i rischi. La 24 Ore di Le Mans equivale a 14-15 GP di fila. Una sfida enorme e affascinan­te per piloti, team e meccanici. A me ha fatto riscoprire emozioni che non provavo da tempo. La prima volta mi sono sentito come un bambino alle corse».

▶Stupito che la Ferrari nel 2023 abbia trionfato subito a Le Mans dopo 50 anni di assenza?

«Sinceramen­te no. La Ferrari ha spesso dimostrato di avere successo quando si presenta in una competizio­ne

STAGIONI F.1

VITTORIE Dopo gli esordi in kart in Polonia e in Italia, nel 2005 vince la Formula Renault 3.5 Series e nel 2006 è alla BMW Sauber, con cui debutta in F.1. Nel 2007 sfiora più volte il podio, che centra poi nel 2008, anno in cui coglie la prima e sola vittoria, a Montreal. Nel 2010 è in Renault. Il 6 febbraio 2011, al rally di Andora, per un incidente subisce danni al braccio destro: 17 interventi chirurgici evitano che venga amputato. Nel 2013 torna al Mondiale Rally, e nello stesso anno è iridato WRC-2. Nel 2017 effettua un paio di test di F.1 con la Renault. Nel 2018 è riserva Williams, con cui nel 2019 rientra nel Mondiale, conquistan­do un punto.

Per 3 stagioni è riserva Alfa, correndo al contempo nel DTM, vincendo le European Le Mans Series 2021, oltre al Mondiale LMP2 2023. Per 2 volte 2° alla 24 Ore di Le Mans.

Rally sfortunato L’incidente nel Rally Ronde di Andora il 6 febbraio 2011. Le gravissime lesioni subite lo costrinser­o a una lunga riabilitaz­ione per fare bene. È stato un risultato storico. Questo, però, rende ancora più difficile ripetersi. Speriamo di riuscirci quest’anno. Noi, con la macchina numero 83, cercheremo di stare uniti alle due vetture ufficiali, come forza aggiunta. La concorrenz­a è agguerrita, sono scesi in campo altri grandi costruttor­i e ci saranno venti Hypercar, per il Wec si preparano anni d’oro».

▶Vinc€r€ la 24 Ore con la macchina del team satellite è un sogno impossibil­e oppure no?

«Essere nella squadra ufficiale può dare qualche vantaggio, ma le vetture sono omologate e quindi senza differenze, cambia solo la gestione. Io ho scelto Af Corse convinto di poter puntare in alto a Le Mans, perché lottare per il campionato è difficile, dovendo affrontare prima qualche gara di rodaggio. Andrò alla 24 Ore per giocarmela. Già sono arrivato due volte secondo in LMP2, perdendo la vittoria nel 2021 per un guasto alla vettura nell’ultimo giro, quindi ho qualche conto in sospeso con Le Mans...».

▶ Il podio sarebbe abbastanza?

«Ci sono così tante incognite che il risultato dipende un po’ dal destino. In tre edizioni ho sempre lottato per il successo e l’approccio sarà uguale quest’anno con Robert Shwartzman, Yifei Ye (gli altri piloti; ndr) e i ragazzi nel garage. Il podio sarebbe un grande risultato

Robert Kubica è nato a Cracovia, in Polonia, e ha 39 anni Nel 2024 correrà nel Wec con una Ferrari 499 P Hypercar della Af Corse

per il team, anche se quando arrivi lì conta il primo gradino!».

▶La F.1 è un capitolo chiuso con dispiacere o serenità?

«È stato un epilogo inatteso. Quando ho guidato l’Alfa Romeo nelle prove libere di Abu Dhabi 2022, non pensavo che sarebbe stata l’ultima volta. Ma la Orlen, che mi seguirà anche con Af Corse nel Wec, non ha trovato l’accordo con la Sauber per proseguire. E io volevo restare in F.1 per guidare, anche solo nei test, non per fare la mascotte nel paddock. Perciò sono felice di dove sono ora. A 39 anni, il motore che mi spinge è la passione per questo sport, c’è il rischio che vada avanti ancora parecchi anni».

▶Quanto è stato bello tornare in F.1 nel 2019 contro le previsioni?

«È stata una delle mie più grandi vittorie personali, nonostante sia stata la stagione più difficile per la scarsa competitiv­ità e i problemi della Williams. Le limitazion­i fisiche che ho avuto dopo l’incidente e che avrò per tutta la vita, rendevano complicato tornare a correre su una F.1. La gente era prevenuta: qualcuno ha cambiato idea vedendo che riuscivo a guidare bene, altri hanno usato la cosa per attaccarmi. Ma non mi sono arreso. E nel 2020, quando ho guidato l’Alfa nei test di Barcellona, ho avuto la conferma che con una vettura migliore sarei potuto restare in F.1 da titolare per molte stagioni».

▶ Le sarebbe piaciuto confrontar­si con Alonso sulla Ferrari?

(ride) «Ho sempre stimato Fernando ed è ancora così. Quando correvamo in F.1, la stima era reciproca. Non sarebbe stato facile batterlo, ma mi sarebbe piaciuto vivere questa sfida, la pensiamo allo stesso modo su tante cose e avere due piloti che vanno d’accordo è un grande vantaggio per un team. Doveva essere questo lo scenario per il futuro, quando ho avuto l’incidente. Ma oggi sono contento come quando avevo firmato allora con la Ferrari». s TEMPO DI LETTURA 5’03”

Sono finito due volte secondo alla 24 Ore Quest’anno ci andrò ancora per giocarmela

Correre con la Ferrari è unico. Non averlo fatto in F.1 per l’incidente era una ferita aperta

Mi sarebbe piaciuta la sfida con Fernando. Fra noi c’era e c’è stima reciproca

A 39 anni mi spinge la passione Non sarei rimasto nel paddock per fare la mascotte

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In rosso
Con Af Corse nel Wec In rosso
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 ?? ?? Bmw-Sauber La “prima vita” di Kubica in F.1: la vittoria nel GP del Canada nel giugno 2008. L’esordio due anni prima in Turchia
Bmw-Sauber La “prima vita” di Kubica in F.1: la vittoria nel GP del Canada nel giugno 2008. L’esordio due anni prima in Turchia
 ?? ?? Con Williams Il ritorno in F.1 nel 2018 come terzo pilota della Williams e nel 2019 come titolare, dopo otto stagioni di assenza
Con Williams Il ritorno in F.1 nel 2018 come terzo pilota della Williams e nel 2019 come titolare, dopo otto stagioni di assenza

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