La Gazzetta dello Sport - Romana

Adli, una nuova vita al centro Dirige anche con l’Udinese Giroud è ok: Diavolo sul sicuro

Il regista francese sempre più completo: inventa, segna e lotta PANCHINA BALLOTTAGG­I SQUALIFICA­TI DIFFIDATI INDISPONIB­ILI ALTRI ARBITRO QUARTO UOMO PANCHINA BALLOTTAGG­I SQUAL. DIFF. INDISP. ASSISTENTI AVAR ALLENATORE ALTRI

- Di Marco Fallisi MILANO LAPRESSE GDS

Ore 10.30 Decollo da Malpensa per Trieste; trasferime­nto in pullman a Udine Ore 13 e 17.30

Pranzo e merenda

Ore 18.55 Trasferime­nto allo stadio. Il rientro a Milano avverrà subito dopo il match: arrivo previsto alle 2.05 acine Adli ha un conto in sospeso con quelli in maglia bianconera: a San Siro, un girone fa, entrò dalla panchina, sfiorò appena la punta del piede di Ebosele e consegnò — tra mille polemiche — all’Udinese il rigore che avrebbe deciso la partita. Stasera può e deve essere un’altra storia: perché il Milan ha cambiato passo e perché Yacine è il faccione stampato sul manifesto della riscossa.

YRinforzo nascosto Adli, nell’ambiente milanista, piace a tutti: ai compagni, che ha invitato a pranzo l’anno scorso prima di una partita delicata contro la Juve, anche se in campo andavano loro, sempre gli altri; ai tifosi, che si infiammava­no a vederlo cantare i loro cori e che finalmente hanno cantato per lui domenica scorsa, dopo il gol alla Roma, il primo da quando Adli è al Milan. E adesso il ricciolone col 7 sulla schiena piace anche a Pioli, che lo ha messo al centro del Milan e non lo toglie più: «La sua testa non è cambiata, perché Yacine è stato sempre attento e disponibil­e. A cambiare sono state alcune posizioni: se a inizio estate ci potevano essere dubbi sulla nuova posizione ora non ce ne sono più, per la squadra lui è come un nuovo acquisto».

Doppia fase Un acquisto di successo, visto il percorso di Adli in questa stagione, dopo la montagna di panchine del 2022-23: a Empoli è stato il giocatore che ha toccato più palloni (112) nonché il più preciso nei passaggi (92); contro la Roma è stato il milanista 93 Padelli, 1 Silvestri, 27 Kabasele, 16 Tikvic, 3 Masina, 30 Giannetti, 19 Ehizibue, 6 Zarraga, 24 Samardzic, 33 Zemura, 21 Camara, 25 Thauvin, 7 Success, 22 Brenner Payero-Samardzic nessuno Pereyra, Perez

Davis (5 giorni), Bijol (50), Ebosse (4 mesi), Deulofeu (6 mesi) nessuno

Pioli

57 Sportiello, 83 Mirante, 82 Simic, 95 Bartesaghi, 74 Jimenez, 42 Florenzi, 38 Terraccian­o, 80 Musah, 85 Zeroli, 18 Romero, 70 Traoré, 17 Okafor, 15 Jovic

nessuno nessuno Musah, Reijnders Kalulu, Thiaw e Tomori (2 mesi), Caldara (da valutare), Pobega (4 m.), Bennacer e Chukwueze (Coppa d’Africa) Pellegrino

Maresca Di Iorio-Scatragli

Baroni Abisso Irrati TV Dazn, Sky Sport Uno, Sky Sport Calcio, Sky Sport 4K, Sky Sport 251, Now INTERNET gazzetta.it che ha recuperato più palloni (5, cui si aggiungono due palloni intercetta­ti): «Non sarà mai la sua caratteris­tica principale — ha spiegato Pioli — ma questo sottolinea che l’atteggiame­nto è quello giusto: Adli sa che in quel ruolo deve crescere anche in fase difensiva». Il prossimo passo, va da sé, sarà la conferma anche nelle prossime partite: tra settembre e ottobre Adli era partito titolare in quattro gare di fila, poi la panchina a Napoli e quel rientro beffardo, da subentrato, nella nottatacci­a contro l’Udinese.

Rafa e Oli La partita la aveva decisa un episodio più che discutibil­e, ma quello era comunque un Milan che evidenziav­a tutti i limiti del momento. Dagli esperiment­i tattici fin troppo “spinti” di Pioli, che aveva schierato i suoi con un 4-2-4 improdutti­vo, alle difficoltà di Jovic da alternativ­a a Giroud, fino alla crisi di Leao, appena iniziata: tre giorni dopo il flop con l’Udinese Rafa avrebbe giocato la miglior partita della stagione, segnando in rovesciata nel 2-1 al Psg in Champions, ma il digiuno in campionato non si è interrotto. Anzi: siamo a 119 giorni senza reti, a 82 giorni senza un tiro in porta. «È una questione di precisione, perché i tentativi ci sono stati — ha detto Pioli —. Rafa adesso sta giocando molto di più con la squadra, è molto più associativ­o. Sono aumentati i suoi passaggi chiave e i suoi assist, e in ogni caso determina anche quando non segna perché libera spazi agli altri». Un candidato ad approfitta­rne? Olivier Giroud, naturalmen­te: l’attacco di febbre dei giorni scorsi magari lo ha rallentato un po’, ma non gli impedirà di ripresenta­rsi al centro dell’attacco del Milan. Il marcatore degli ultimi tre gol rossoneri a Udine è Ibrahimovi­c e stasera siederà in tribuna da ex, pronto a esultare per l’erede affamato di gol: vero, Giroud non ha mai fatto gol in Friuli, ma è altrettant­o vero che non ci ha mai giocato.

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