La Gazzetta dello Sport - Romana

LA SFIDA DI MARC «IN GRESINI COME UN BIMBO PRONTO A DIVERTIRSI»

Lo spagnolo: «Ducati nuova, non ho fretta Bagnaia e Martin sono i miei riferiment­i»

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di quello che tutti si aspettano e lavorare stando calmo. Che non vuol dire non essere veloce. Certo, non posso pretendere di lottare subito per la vittoria, gli ultimi quattro anni sono stati un incubo e adesso mi troverò a guidare la stessa moto che Bagnaia e Martin guidano da anni e con la quale hanno vinto gare e Mondiali. Non posso pensare di arrivare io ed essere subito al loro livello, è inimmagina­bile. Quando arrivava qualcuno in Honda, il dito era puntato su di me. Io faccio lo stesso con loro, sono i due più forti».

Scelta di futuro Così, se Pecco e Martinator «saranno il riferiment­o a cui guardare», Marquez non ha dubbi su chi è il primo avversario da studiare. «Sono io, dovrò imparare a gestirmi – non ha paura di dire –. Lasciare la

Desmosedic­i Marc Marquez in sella alla Ducati Desmosedic­i GP23 con la nuova livrea Gresini

Honda è stata una decisione super difficile, per quello c’è voluto tanto tempo. Ma l’ambizione che ho è la stessa del 2013 (anno del debutto in MotoGP; ndr ) e se adesso sono qui, è perché sento di poter ancora lottare per essere nei primi cinque. Di Mondiale oggi non parlo, perché serve qualcosa in più e ci vorrà del tempo per adattarmi, ma ho fatto questa scelta per allungarmi la carriera. Altrimenti sarei rimasto in Honda, dove non avrei avuto pressione e più soldi in banca. Dopo undici anni con la mia gente, è strano cambiare squadra e trovarmi a lavorare con persone nuove. Ma arrivare in una squadra come Gresini ha reso tutto più facile, tornare a dividere il box con Alex sarà bello, e sento che potrò tornare a divertirmi. Questa è stata una scelta per il mio futuro».

Testa da dieci Così, l’attesa è tutta per i test di Sepang tra poco più di due settimane. «Voglio vedere come andrò in Malesia e Qatar, due piste dove ho sempre faticato un po’, per capire quale sarà il mio adattament­o alla Ducati. Mentalment­e mi sento da dieci, sono rilassato, contento e ho tanta grinta. Fisicament­e vuoi sempre di più, ma rispetto agli ultimi anni va molto meglio. Vincere subito in Qatar? Non serve avere fretta, lì avrà più possibilit­à Alex». Però, come dice Carlo Merlini, la storica spalla destra di Fausto, rimasto al fianco di Nadia, con «Marc abbiamo iniziato sognando, e i sogni sono il motore di tutto quello che succede». s TEMPO DI LETTURA 3’33”

93

Marc Marquez correrà come sempre col 93: è quello del suo anno di nascita e non lo ha mai cambiato. Dopo il primo titolo in MotoGP decise di tenerlo, rinunciand­o al n. 1

MotoGP

Nel 2011 passa in Moto2 e - dopo il titolo nella stagione seguente dal 2013 è in MotoGP con la Honda fino al 2023. Una serie di infortuni ne hanno limitato la carriera nelle ultime 4 stagioni. Ha corso 248

GP, vinti 85 di cui 59 in classe regina

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È nato il 13/2/1993 a Cervera, Spagna: avrà quindi 31 anni tra meno di un mese. È stato campione del mondo della classe 125 nel 2010, della
Moto2 nel 2012 e della MotoGP nel 2013, 2014, 2016, 2017, 2018 e 2019. Ha iniziato a 6 anni con motocross e mini moto.
Nel 2008 esordisce nel motomondia­le nella classe 125.
Marc Marquez È nato il 13/2/1993 a Cervera, Spagna: avrà quindi 31 anni tra meno di un mese. È stato campione del mondo della classe 125 nel 2010, della Moto2 nel 2012 e della MotoGP nel 2013, 2014, 2016, 2017, 2018 e 2019. Ha iniziato a 6 anni con motocross e mini moto. Nel 2008 esordisce nel motomondia­le nella classe 125.
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