La Gazzetta dello Sport - Romana
IL CALCIO AFRICANO HA PIÙ PESO POLITICO RISPONDA SUL CAMPO
MARCATORE All. All.
frica, si può dare di più.
Tutti assistiamo con curiosità alla Coppa che, dopo le prime gare dei gironi, entra nella fase calda. La competizione in Costa d’Avorio non ha più il tocco esotico che la distingueva fino a un paio di decenni fa: è la massima rassegna di un continente diventato via via una vera e propria miniera per i club europei di tutte le fasce, dalla prima alla medio-bassa. L’offerta di individualità di spicco è generosa, basta scorrere la galleria degli africani punti di forza delle squadre impegnate nelle coppe europee. Da Salah ad Hakimi, da Osimhen ad Anguissa e Mahrez, l’elenco è ottimo e abbondante, naturale che gli osservatori dei nostri campionati aguzzino la vista in cerca di altri giocatori da accaparrarsi e valorizzare. È innegabile quindi che l’Africa continui a essere un panorama da tenere in considerazione.
I singoli di valore non mancano, diverso e più complicato il discorso che riguarda le nazionali. Nel 2022 è stato il Marocco, guidato dal c.t. di casa Regragui, a stabilire uno storico traguardo, con il quarto posto conquistato in Qatar. È la stessa nazionale che, guarda caso, si presenta tra le favorite nella Coppa. In precedenza, le africane erano arrivate al massimo ai quarti di finale, dopo fiammate memorabili.
Nel 1990 il Camerun prima batte all’esordio l’Argentina di Maradona, poi si arrende all’Inghilterra. Nel 2002 è la volta del Senegal, nel 2010 tocca al Ghana. La bella cavalcata del Marocco perciò resta l’eccezione che conferma la regola: ai Mondiali l’Africa non riesce ancora a portare avanti con continuità una proposta tecnica che si allinei alle altre scuole. E dire che, sin dai tempi dell’astuto Sepp Blatter, il continente africano è stato guardato dalla Fifa con un occhio, anzi due, di riguardo. La stessa linea è stata seguita dall’attuale presidente Gianni Infantino, il peso politico della Caf nel massimo organismo mondiale è di tutto rispetto.
Non si tratta di sensazioni, ma di innegabili dati di fatto, che si traducono in semplici numeri.
La prossima rassegna iridata in Nord America prevede per la prima volta l’allargamento a 48 partecipanti alla fase finale. Se pensiamo che fino al 1978 erano 16, un terzo… Tra due anni in Canada, Stati Uniti e Messico, la confederazione più numerosa sarà la Uefa, con 16 nazioni su 55 alle qualificazioni. La seconda sarà appunto la Caf africana, con 9 posti per 54 Paesi, che potrebbero diventare 10 dopo i playoff intercontinentali. Segue l’Asia a quota 8 su 46 iscritti, poi a pari merito il Sudamerica (Conmebol) e la Concacaf (Centroamerica), appaiati a sei posti. Come si nota, rispetto al 2022 l’Africa ha l’incremento maggiore con quattro posti in più, Asia, Nord e Centroamerica tre, il Sudamerica aumenta di due: un quadro molto diverso rispetto alle scorse edizioni. È almeno dagli Anni 90 che ci si attende un convincente salto in avanti dalle concorrenti africane. Di fronte a una così ampia apertura di credito da parte delle massime istituzioni, sarebbe giunto il momento di una proposta sul campo ancor più competitiva. È ovvio che si deve sempre tenere conto delle condizioni economiche e sociali di aree spesso disagiate, comunque tutto il movimento calcistico si attende uno scatto. Non soltanto a partire dall’attuale Coppa, ma dal prossimo Mondiale. Sarebbe una gradita conferma dell’exploit realizzato dal Marocco, anche per le concorrenti europee e sudamericane. Anzi, l’Africa in crescita potrebbe rivelarsi un vantaggioso pungolo per l’evoluzione dello sport più diffuso del pianeta. È l’ora.
Berra al 36’ s.t.
BENEVENTO (3-4-3) Manfredini 6,5; Berra 6,5, Capellini 6,5,
Pastina 6; Improta 6 (dal 43’ s.t. Terranova s.v.), Pinato 5,5 (dal 25’ s.t. Simonetti 6), Agazzi 6, Benedetti 6; Starita 6 (dal 13’ s.t. Bolsius 5), Ferrante 5,5 (dal 1’ s.t. Ciciretti 7), Lanini 6 (dal 13’ s.t. Marotta 6). (Nunziante, Giangregorio,
El Kaouakibi, Karic, Kubica, Viscardi, Carfora, Talia, Tello). Auteri 7
CASERTANA (4-3-3) Venturi 5,5; Calapai 5,5, Sciacca 6, Bacchetti 5,5, Anastasio 6; Toscano 6 (dal 16’ s.t. Casoli 6), Proietti 5,5, Damian 6; Carretta 6 (dal 27’ s.t. Deli 6),
Curcio 5, Tavernelli 6,5. (Marfella, Soprano, Matese, Galletta, Paglino, Taurino, Turchetta, Cadili, Nicoletti).
Cangelosi 5,5