La Gazzetta dello Sport - Romana

Frenato il Fulham Il Liverpool si conquista la finale di Wembley Sfiderà il Chelsea

I Reds, che all'andata si erano imposti 2-1, in vantaggio con Luis Diaz, pari di Diop MARCATORI ALLENATORE ALLENATORE ARBITRO

- Di Davide Chinellato CORRISPOND­ENTE DA LONDRA

er ricomincia­re a vincere bisogna pur ripartire da qualche parte. Il Liverpool lo farà dalla finale di Carabao Cup, o Coppa di Lega, il 25 febbraio a Wembley contro il Chelsea, guadagnata con l'1-1 contro il Fulham nella semifinale di ritorno a Craven Cottage, dopo il 2-1 dell'andata. Sarà la stessa finale che nel 2022 consegnò a Klopp il suo penultimo trofeo, in quella stagione in cui i Reds hanno lottato fino all'ultimo per vincere tutto e da cui la squadra è uscita così esaurita da innescare un'annata negativa e il restyling che ha portato a questo Liverpool 2.0. Quello che, con una lunghissim­a lista di indisponib­ili che comincia con la stella Mo Salah, mostra in ogni partita gli indizi che fanno capire che è sulla strada giusta per tornare grande. Con buona pace stavolta del Fulham, che spinto dai suoi oltre 24mila caldissimi tifosi sognava la prima finale di Coppa della sua storia, dopo aver raggiunto per la prima volta la semifinale.

PPass A Wembley invece ci andrà il Liverpool, che si giocherà la Coppa di Lega per la 14ª volta: ne ha vinte 9, più di tutti. Il gol di

Bomber

Luis Díaz, arrivato all'11' complice anche una sbavatura del portiere di casa Bernd Leno, è bastato per difendere quel vantaggio prezioso accumulato all'andata. Non senza sofferenze, perché i padroni di casa nella ripresa hanno colpito un palo e trovato al 77' il gol della speranza con Issa Diop, quello che ha costretto Klopp ad inserire il quinto difensore (Konaté) per evitare lo scivolone. Il rammarico del Fulham è quello di aver inserito troppo tardi Wilson, decisament­e il migliore in campo, quello dei Reds di non aver chiuso prima una partita che hanno a lungo controllat­o e che parevano poter vincere senza i patemi degli ultimi 20 minuti. Resta, con la finale di Coppa come prova, la sensazione generale che il Liverpool faccia progressi. Anche attraverso partite come questa, in cui le assenze pesanti e i necessari cambi finiscono per togliere qualche automatism­o. Klopp però ha avuto la conferma che Diaz è il suo attaccante più in forma, ben oltre il gol (il 2° nel nuovo anno), che Alexis Mac Allister davanti alla difesa può diventare molto più (PRIMO TEMPO)R0-1

Díaz (L) all’11’ p.t.; Diop (F) al 32’ s.t.

FULHAM (4-2-3-1)

Leno 5,5; Castagne 6 (dal 38’ s.t. Tete s.v.), Adarabioyo 6, Diop 6,5, Robinson 6; Palhinha 5,5, Cairney 5,5 (dal 38’ s.t. Reed s.v.); De CordovaRei­d 6 (dal 22’ s.t. Wilson 7), Pereira 6 (dal 38’ s.t. Muniz s.v.), Willian 6,5; Jiménez 5.

PANCHINA Rodák, Ream, Lukic, C. Vinicius, Francois

Silva 6,5

AMMONITI Cairney, Diop e Wilson per gioco scorretto

LIVERPOOL (4-3-3)

Kelleher 5,5; Bradley 5,5, Quansah 6,5, Van Dijk 6, Gomez 6; Elliott 6,5, Mac Allister 6,5 (dal 22’ s.t. Jones 6), Gravenberc­h 5,5 (dal 39’ s.t. Clark s.v.); Gakpo 5 (dal 38’ s.t. Konaté 6), Nuñez 5,5 (dal 22’ s.t. Diogo Jota 6), Diaz 6,5.

PANCHINA: Alisson, Robertson, McConnell, Beck, Nyoni

Klopp 6,5 AMMONITI Kelleher per cnr

Hooper 6,5

NOTE: 24.320 spettatori. Tiri in porta 5-5. Tiri fuori 6-9. Angoli 4-2. Fuorigioco 0-0. Recuperi p.t. 6’; s.t. 5’ di una soluzione temporanea, che il 20enne Quansah è un'alternativ­a affidabile al centro della difesa e che Harvey Elliott, con Diaz il più vivace in avanti ha tutte le intenzioni di approfitta­re dell'assenza di Salah e Szoboszlai per mostrare a Klopp perché è convinto di dover essere sempre titolare. I Reds hanno ancora altri livelli da raggiunger­e, quelli che serviranno per reggere fino in fondo la corsa alla Premier, dove il Liverpool si ritufferà mercoledì prossimo. Ad Anfield, contro il Chelsea, nell'antipasto di quella finale in cui tra un mese i Reds contano di tornare ad aggiungere trofei alla loro ricchissim­a bacheca. s TEMPO DI LETTURA 2’18”

«Èil match che tutti vogliono vedere». Boris Becker lo dice in italiano, la sua quasi terza lingua da quando si è stabilito a Milano. La partita in questione è la semifinale di stanotte tra Jannik Sinner e Novak Djokovic, due dei suoi “osservati speciali”. Bum Bum, che in questi giorni commenta l'Australian Open per Eurosport in Germania, ha condotto il numero 1 al mondo alla vittoria di sei dei suoi 24 Slam, mentre Jannik è uno dei giocatori che segue con occhio attento da quando è esploso qualche anno fa. E ora in particolar modo, da quando Boris è entrato nel team di Holger Rune, il talento danese del 2003 diretto rivale. «Ci sono partite che gli amanti del tennis aspettano di vedere e questo è sicurament­e il caso. Sta diventando una vera sfida, una rivalità accesa».

▶Ch€ cosa si aspetta da questa semifinale?

«Equilibrio. Scambi lunghi, grande potenza, momenti di alta tensione emotiva come era accaduto durante la partita di Davis, quando Jannik ha annullato tre match point. Insomma il classico appuntamen­to da godersi con un bel secchio di pop corn».

▶Ha parlato della Davis, ma gli Slam sono sempre uno sport diverso...

«Vero, per questo motivo possiamo dire che Novak

«Jannik non ha pressioni: entri in campo con gioia»

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Luis Diaz, 27 anni, ha segnato il gol del Liverpool con il Fulham

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