La Gazzetta dello Sport - Romana
Comanda Daniel
Daniel Hacket
Nato il 19 dicembre 1987 a Forlimpopoli (FC). Il padre Rudy, statunitense, ha giocato a Forlì, Livorno,
Reggio Emilia e Porto San Giorgio. Inizia nelle giovanili di Pesaro. Nel
2006 va al college di USC negli Stati Uniti. Nel 2009 torna in Italia: Treviso, Pesaro, Siena e lo scudetto 201314 a Milano.
Dal 2015 all’Olympiacos Pireo, poi Bamberg e Cska con il trionfo in Eurolega nel 2019. Dal 2022 è alla Virtus aniel è diventato un simbolo da t-shirt, sospeso a mezz’aria nella sua ostinata ricerca della vittoria. Un eroe per il popolo della Virtus, con tutto il corpo - tatuaggi e dreadlock inclusi - in volo verso quel pallone e un Eurolega da sogno: terzo posto dietro Real Madrid e Barcellona con una sola sconfitta in undici partite giocate in casa. Se stasera (alle 18.45, diretta Sky Sport e DAZN) i bianconeri si presentano a Istanbul con due vittorie di vantaggio in classifica sul Fenerbahçe di Wilbekin e Guduric, il merito è anche di Hackett.
DVeterano A 36 anni Daniel si è ritagliato un posto in prima fila varcando la soglia dei 9 punti e dei 4 assist di media a partita. Le chiavi del motore sono passate a lui dopo la partenza di Milos Teodosic, oggi alla Stella Rossa, e lo resteranno per almeno altre due stagioni dopo il rinnovo firmato martedì. «Daniel è un campione raro, un trascinatore con le qualità del grande playmaker: conosce i suoi tiratori, sa come escono dai blocchi e come vogliono la palla», certifica Roberto Brunamonti, uno dei migliori playmaker della storia azzurra con 4 scudetti e 645 presenze in maglia Virtus. «Con l’esperienza maturata nei suoi anni all’estero ha acquisito la capacità di gestire i momenti fondamentali delle partite. Quel tuffo poi, dice tutto della sua generosità e della tenuta atletica oltre che tecnica. Non è casuale, so come lavora tutti i giorni per mantenersi al top». La crescita di Daniel è stata costante dal 2015, l’anno dell’addio a Milano, dove vinse lo scudetto, ad oggi. Gli anni negli Stati Uniti (è figlio di
Rudy, ex giocatore Nba) gli sono serviti per arricchire le sue conoscenze. Ma è nel suo giro d’Europa tra Germania (Bamberg con coach Trinchieri), Grecia (Olympiacos, al fianco di Spanoulis) e Russia (Cska, con un Eurolega in bacheca) che è diventato uno dei migliori interpreti del suo ruolo. Con la Virtus ha affinato il bagaglio tecnico diventando un leader: più di 24 minuti di utilizzo in Eurolega, oltre il 45% da tre in campionato. Per alcuni, come Valerio Bianchini, Hackett è oggi il miglior giocatore italiano. «Difficile dirlo, è una questione soggettiva - il parere di Brunamonti anche perché ce ne sono altri che da tempo sono a livelli di eccellenza, come Melli, tanto per fare un nome. Di sicuro Daniel sarebbe perfetto in regia in un quintetto tricolore ideale».
Senza Beli A Istanbul la Segafredo
dovrà fare a meno di Marco Belinelli, rimasto a Bologna per la nascita della seconda figlia, Deva Vittoria, assenza che si aggiunge a quelle degli infortunati Cacok, Dobric e soprattutto Shengelia, che all’andata fu il migliore nel successo dei bolognesi (87-79). «Troveremo una squadra in un ottimo momento di forma e che soprattutto in casa si sta dimostrando quasi imbattibile - sottolinea il tecnico della Virtus, Luca Banchi -. Quella che sulla carta può sembrare essere una missione estremamente complessa, dovrà servirci da stimolo. Servirà personalità ed intensità». Jordan Mickey ha aggiunto: «Ci aspetta una partita dura. Dovremo stare attenti in difesa, soprattutto sul tiro da tre punti dei loro esterni».
Domani: Efes-Monaco (18.30)
EA7 MilanoBarcellona (20.30) BaskoniaValencia
(20.30) Partizan-Zalgiris (20.30)
Ha personalità ed esperienza, sa leggere i momenti caldi come pochi
Classifica Real Madrid 38; Barcellona e Virtus Bo 30; Panathinaikos 28; Fenerbahçe 26; Olympiacos, Monaco, Baskonia e Maccabi 24; Valencia e Partizan 22; Stella Rossa, EA7 Milano, Bayern ed Efes 18; Zalgiris 16; Alba e Asvel 8.