La Gazzetta dello Sport - Romana

Quei due amici al Giro

- Di Alessandra Giardini

Fabian Cancellara

Squadra giovane Fabian Cancellara in sella con la livrea della Tudor Pro Cycling, il team che ha rilevato nel 2022 e che quest’anno debutterà al Giro, corsa a cui Fabian ha preso parte tre volte

Ivan Basso e Fabian Cancellara: grandi campioni all’inizio degli anni Duemila, compagni di squadra per un tratto di strada alla Fassa e alla CSC, saranno “avversari” al prossimo Giro d’Italia con le loro creature, la Polti Kometa e la Tudor Pro Cycling. Li abbiamo sentiti.

▶ Vi considerat­e un modello?

Cancellara: «La strada che abbiamo preso ci ha dato ragione. Abbiamo un piano, teniamo i piedi per terra e meniamo». Basso:«Da 7 anni cresciamo costanteme­nte, abbiamo iniziato con Eolo e Kometa che non erano mai state nel ciclismo, e ora dopo 20 anni ritorna un marchio come Polti. Agli sponsor abbiamo raccontato quello che vogliamo fare, la squadra non è solo una macchina da risultati, il ciclismo genera business, valori, messaggi».

▶ Che cosa porterete al Giro?

C: «Una squadra nuova, giovane, che deve imparare ma vuol fare bene. E soprattutt­o Gino Mäder, che sarebbe stato con noi».

B: «Quello che abbiamo portato finora: due vittorie in tre anni»..

Siamo giovani e dobbiamo imparare: correremo anche in memoria di Gino Mader

▶ Qual è l’obiettivo?

C: «Il nostro obiettivo è portare lo spirito audace di Tudor: Born To Dare, nati per osare. Vogliamo fare la corsa, essere offensivi, non correremo coi freni tirati».

B: «Cerchiamo un corridore italiano che mostri performanc­e eccezional­i e siamo certi di averlo in organico. Il nome l’avete fatto voi, Piganzoli. E poi vorrei creare qualcosa che resti nel tempo così che la mia figura non sia più indispensa­bile».

▶Co⏻a vi piace di più e di meno del vostro lavoro?

C: «Ho il lavoro più bello del mondo, ma pure il più difficile. Devo trovare il giusto equilibrio, come quando si è in bici: vorrei fare di più, ci sono troppe cose belle. Ma non posso fare tutto».

«Di più: essermi spogliato totalmente

B:

del mio ruolo precedente, sto imparando un nuovo mestiere. Di meno: le delusioni che ricevo a volte dai corridori, non in termini di risultati».

▶Ogni tanto andate in bici, anche con i vostri corridori?

C: «Diventa sempre più difficile. In ritiro sono uscito con loro un paio di volte, ma dopo poco li ho lasciati andare. O meglio, mi hanno staccato...».

B: «La bici è il mio strumento di benessere, ma esco poche volte coi ragazzi del team, ci vuole una distinzion­e di ruoli».

▶ La squadra per il Giro c’è già? C:

«Ovviamente coach e direttori sportivi hanno già stilato una lunga lista, i prossimi mesi determiner­anno quella definitiva». «No, abbiamo una rosa di 11 atleti.

B:

Il ciclismo è molto meritocrat­ico, tutti hanno una possibilit­à, lasciamo aperta la porta».

▶ Sarà un Giro pieno di stelle. Pogacar può ripetere l’impresa di Pantani e vincere Giro e Tour? C: B:

«Decisament­e sì».

«Vincerà una serie infinita di corse, ma per entusiasma­rsi ha bisogno di alzare l’asticella. Tipo puntare alla doppietta».

▶ Van Aert può fare classifica? C:

«Non credo. Lo vedo di più a caccia di tappe».

«È uno di quei fuori categoria che può immaginare tutto. Per fare classifica in un grande giro devi pensare a un allenament­o e una struttura diversi, ma dopo Wiggins nulla è impossibil­e».

B: ▶È un Giro in cui bisognerà essere

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 ?? ?? Due anni insieme Fabian Cancellara in giallo e Ivan Basso al Tour 2012: sono stati compagni due anni, alla Fassa e alla CSC
Due anni insieme Fabian Cancellara in giallo e Ivan Basso al Tour 2012: sono stati compagni due anni, alla Fassa e alla CSC

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