La Gazzetta dello Sport - Romana

Riecco Nico, non solo goleador Italiano ritrova il suo amuleto

Il mancino, fuori da 45 giorni, rientra domani. È ancora il miglior marcatore della Fiorentina Non è ancora al meglio e può giocare solo uno spezzone, ma al tecnico va bene così L’Inter, cui ha fatto gol in Coppa Italia, è una delle quattro squadre di A a

- Di Ilaria Masini FIRENZE ANSA

L’attaccante francese, 26 anni: in questa prima stagione interista ha finora segnato dieci reti uindici, trenta o sessanta minuti, dall’inizio o a gara in corso poco importa. L’effetto Gonzalez sta comunque già scaldando la sfida all’Inter. Il suo ritorno è una garanzia di qualità, è sinonimo di rinascita. Prima del previsto si è messo a disposizio­ne, si è allenato bene e vuole aiutare una formazione che adesso appare in difficoltà. Quarta in classifica, ma paradossal­mente con certezze minori rispetto all’inizio della stagione. Nico ora scalpita per rientrare e toccherà a Vincenzo Italiano sciogliere il dilemma per gestirlo al meglio. Lo farà in extremis ed è la decisione più importante che dovrà prendere l’allenatore in vista della partita di domani sera.

QVoglia di Nico Con il ritorno dell’argentino è attesa una svolta a livello mentale e tecnico, tuttavia servirà un po’ di pazienza per rivederlo ai massimi livelli. Da lunedì scorso Nico lavora in gruppo, ha disputato le partitelle e ha dato risposte più che positive, ma è out dal 14 dicembre quando la trasferta contro il Ferencvaro­s lo ha costretto allo stop per una lesione di secondo grado ai flessori della coscia destra. Un tempo lunghissim­o per i viola, senza il calciatore di maggior talento. Basti pensare che è assente da 45 giorni, per un totale di sette partite, e nei tabellini è ancora il miglior marcatore della Fiorentina con 9 gol stagionali. Nessuno è riuscito a superarlo in questa classifica interna perché Beltran e Bonaventur­a sono a quota 6, Martinez Quarta a 5 e Nzola a 4 con Luca Ranieri. Da quando Gonzalez è in Italia ha segnato contro 16 diverse squadre in Serie A, fra cui Juventus, Milan, Roma e Lazio. Mai però contro l’Inter. Con i nerazzurri ha fatto centro soltanto nella finale di Coppa Italia quando ha portato in vantaggio dopo meno di 3’ la sua squadra, che poi è stata ribaltata da Lautaro Martinez che alla fine ha alzato il trofeo. In campionato ha invece servito due assist, uno per Sottil e l’altro per Torreira, fra andata e ritorno nella stagione 2021-22, ma ha pure ricevuto un rosso per plateali proteste.

Effetti collateral­i Al di là dei risultati, il contraccol­po del suo prolungato forfait è arrivato fino ai calci di rigore. Perché se Nzola è riuscito a «mascherare» l’assenza di Nico segnando dal dischetto con l’Udinese, Bonaventur­a ha fallito in trasferta con il Sassuolo il penalty del potenziale pareggio e Ikoné ha fatto lo stesso a Riad contro il Napoli in Supercoppa. Due errori che ancora pesano e per i quali è finito nel mirino il concetto di «tira chi se la sente», spiegato da Vincenzo Italiano. Con Gonzalez, rigorista fin qui infallibil­e, la Fiorentina avrebbe evitato anche questo effetto collateral­e. s TEMPO DI LETTURA 2’20”

Argentino Nicolas Gonzalez, 25 anni, terza stagione con la Fiorentina.

Con i viola ha giocato 100 partite e realizzato 31 gol tra coppe e campionato. È assente da un mese e mezzo per uno stiramento ai flessori della coscia

La condizione

La lacuna

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