La Gazzetta dello Sport - Romana

Casa da Champions Un stadio per amico L’Atalanta ci conta e prepara lo scatto

A Bergamo tanti punti (22) e solo 7 gol subiti: c’è l’Udinese per l’assalto al quarto posto

- Di Andrea Elefante INVIATO A ZINGONIA (BG)

mart working. Da casa sua, anzi a casa sua, l’Atalanta sta senza dubbio lavorando più agilmente. E al molto che ha già prodotto potrà ancora aggiungere un ricavato importante. Forse addirittur­a decisivo, in chiave europea. Il meglio che deve ancora, e potrà, venire promette di essere una spinta formidabil­e. Parola di Gian Piero Gasperini. Che mai nella sua era aveva visto l’Atalanta subire così pochi gol nelle prime venti gare di campionato. Pochissimi in casa, dove non aveva mai fatto così tanti punti. E il Gewiss, da stadio dei tormenti, sta diventando la casa dove alzare la voce. E il dato dei punti in classifica.

SChe calendario Un tabù che svapora e la gara di oggi è un tassello fondamenta­le del puzzle che Gasperini ha idealmente visualizza­to sulla base di una scansione anomala: da allungo importante. Dopo aver asfaltato il Frosinone, ora l’Atalanta affronterà a Bergamo l’Udinese, la Lazio e il Sassuolo: unico intermezzo, la trasferta di Genova. Dall’inizio di gennaio quattro partite su cinque nel suo stadio (più quella in Coppa

OGGI ore 15 STADIO Gewiss

ARBITRO Piccinini di Forlì ASSISTENTI Perrotti-Trinchieri 4° UOMO Pezzuto VAR Di Paolo AVAR Marini TV Dazn PREZZI 14-279 euro WEB www.gazzetta.it

PANCHINA 1 Musso, 31 Rossi, 2 Toloi, 6 Palomino, 77 Zappacosta, 20 Bakker, 33 Hateboer, 25 Adopo, 9 Muriel, 59 Miranchuk, 10 Touré. ALL. Gasperini BALLOTTAGG­I Scamacca-Miranchuk SQUAL. nessuno DIFFIDATI

INDISPONIB­ILI

PANCHINA 93 Padelli, 1 Silvestri, 27 Kabasele, 16 Tikvic, 3 Masina, 30

Giannetti, 19 Ehizibue, 6 Zarraga, 32 Payero, 33 Zemura, 21 Camara, 34 Pereyra, 7 Success, 22 Brenner. ALL. Cioffi BALLOTTAGG­I Samardzic-Payero 60-40%, Kristensen-Giannetti 70-30%, Ebosele-Ehizibue 60-40% SQUAL. nessuno DIFFIDATI Pereyra, Perez, Thauvin INDISP. Davis (5 giorni), Bijol (40), Ebosse (90), Deulofeu (da definire),

Italia con il Sassuolo): roba da tesoretto di punti, oltre che di incassi visto che il sold out è praticamen­te abitudine. Che si potrà gestire quando poi, tornando Europa League e Coppa Italia, arriverà il ciclo di ferro: da qui a fine marzo in rapida succession­e Milan, Inter, Bologna, Juventus, Fiorentina e Napoli, più i due ottavi di Europa League. Poi a metà maggio la Roma: ovvero - a parte il Napoli – tutte le squadre che oggi sono in teoria le rivali della Dea nella corsa Champions.

I “recuperato­ri” «Sfruttare la spinta del Gewiss - ha detto il Gasp - ci farebbe fare un salto di qualità». Concause dell’impulso già verificato? «La crescita di qualcuno, l’inseriment­o di Kolasinac, in generale una fisicità diversa, un filtro più importante da parte della difesa e del centrocamp­o». E se oggi, come sempre, l’Udinese chiederà a Walace (il rubapallon­i numero uno del campionato, a quota 168: 13 nell’ultima gara con il Milan) il compito di affiggere il manifesto dell’aggressivi­tà bianconera, Gasperini non avrà da spendere gente meno intensa nel pressing alto. Nella top 20 dei “recuperato­ri” secondo i dati della Lega ci sono cinque dei suoi: De Roon, Dijmsiti, Ederson, Kolasinac e Scalvini.

L’inerzia Fattore determinan­te in particolar­e per non sbagliare l’impatto sulla partita, «perché la gara di andata, ma anche quella che ha giocato contro il Milan, sono lo specchio di valori dell’Udinese che la sua classifica non fotografa bene». Ma anche per ricollegar­e subito certi fili: prima di questa “sosta”forzata la Dea vola

Gewiss dolce casa Un’esultanza dei nerazzurri al Gewiss Stadium, dove finora l’Atalanta ha vinto sette gare di campionato su 10, più due in Europa League e una in Coppa Italia va, «ma non può essere una partita saltata a cambiare una situazione: spero che l’inerzia non cambi, dobbiamo tenere quella scia». L’unica novità che Gasp si augura è vedere Scamacca che «aumenti il suo dinamismo e suo il raggio di azione». E magari poter regalare uno spezzone a Touré, che deve recuperare le sue qualità «un po’ appannate da dieci mesi senza partite». Perché avere tanti marcatori (17 stagionali) è bello, «ma una cooperativ­a ti tiene su, però poi il salto di qualità si fa solo quando ci sono uno o più attaccanti che alzano la soglia personale di gol».

 E’ il minimo dell’era Gasperini (dal 2016-17 ad oggi): nelle precedenti sette stagioni le reti al passivo erano state

24, 26, 27, 28, 26, 26 e 23

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