La Gazzetta dello Sport - Romana

C’è Pisa-Spezia col grande ritorno per D’Angelo

La capolista va da Bianco, ora fuori dai playoff e superato da Maran che sfida il lanciatiss­imo amico Stroppa

- Di Nicola Binda

BARI

PANCHINA 38 Pissardo, 12 Pellegrini, 25 Pucino, 21 Zuzek, 14 Lulic, 16 Astrologo, 44 Acampora, 10 Bellomo, 11 Achik, 14 Morachioli, 7 Menez, 9 Nasti ALLENATORE Marino

SQUALIFICA­TI nessuno

DIFFIDATI Acampora, Vicari, Di Cesare, Benali

INDISPONIB­ILI Maiello, Diaw, Koutsoupia­s, Di Cesare, Aramu

FERALPISAL­O’

PANCHINA 18 Liverani, 61 Volpe, 3 Tonetto, 11 Dubickas, 17 Krastev, 25 Sau, 19 Pilati, 20 Zennaro, 27 Hergheligi­u, 70 Parigini, 91 La Mantia, 99 Pietrelli ALLENATORE Zaffaroni SQUALIFICA­TI nessuno

DIFFIDATI nessuno

INDISPONIB­ILI Carraro, Ferrarini, Letizia, Verzeletti, Voltan

Brunori e premiato con la fascia di capitano), innescato sul filo del fuorigioco dall’imbucata di Gomes: il portiere ha deviato in angolo. Il Palermo ha fatto esordire Ranocchia come trequartis­ta nel 4-2-3-1, novità del giorno insieme alle annunciate scelte di Di Mariano (al posto di Insigne) e dello stesso Soleri. La manovra stava funzionand­o più a destra che a sinistra, ma nel primo tempo ha peccato di incisività in area visto che sui palloni in mezzo non ci sono state deviazioni decisive.

Di scorta Quella l’ha trovata a ripresa appena iniziata. Come? Ovviamente con un colpo di testa, il tredicesim­o gol in questo modo della squadra di Corini, al top in B e nelle altre prime e seconde divisioni dei cinque migliori tornei d’Europa. Con chi? Se non c’è Brunori il vero bomber di scorta è Segre, che ha colpito sempre di testa (è la quinta rete su sei) al centro dell’area su assist di Di Mariano. Il Palermo ha rischiato di bissare quando Ranocchia ha rubato palla a Pompetti e ha messo in mezzo il pallone deviato da Situm sul suo palo, ma quando Ambrosino ha rilevato Iemmello a metà frazione il Catanzaro è stato pericoloso su corner, prima con Scognamill­o (Gomes ha salvato sulla linea), poi con lo stesso Ambrosino. I cambi, poi, non hanno spezzato l’equilibrio. Ed è arrivato il risultato più veritiero.

PISA

PANCHINA 22 Loria, 6 Hermannsso­n, 42 Barbieri, 15 Touré, 16 Nagy, 30 De Vitis, 32 Piccinini, 7 L. Tramoni, 25 Valoti, 26 Masucci, 9 Bonfanti, 32 Moreo ALLENATORE Aquilani

SQUALIFICA­TI nessuno

DIFFIDATI Leverbe, L. Tramoni, Nicolas INDISPONIB­ILI Beruatto, Barberis, Jureskin, M. Tramoni

Leader il sabato dei derby, con due partite accompagna­te da un antico campanilis­mo ma anche da un forte peso specifico nella corsa alla promozione. Il Parma capolista visita un Modena che sta perdendo quota ed è uscito dai playoff, proprio a discapito di un Brescia in grande ascesa e atteso dalla Cremonese che punta il secondo posto. Due derby molto attesi, con buona risposta del pubblico. Entrambi sono alle 14, il sabato si accende presto. Ecco come.

E’Cremonese-Brescia «Affrontiam­o un Brescia completame­nte diverso da quello che abbiamo battuto all’andata per 3-0 (in panchina Belingheri, nell’interregno tra Gastaldell­o e Maran, ndr)». Così Giovanni Stroppa alla vigilia di un derby che si preannunci­a particolar­mente combattuto, anche se a rischio nebbia per gli oltre 9mila che riempirann­o lo Zini. Il tecnico di casa ritrova Maran, che era vice allenatore di Sonetti al Brescia quando giocava e contribuì alla promozione in A del 2000: «E’ un amico e ha lavorato molto bene, ci attende una gara piena di insidie» ha aggiunto Stroppa, che deve fare ancora a meno dei difensori Ravanelli e Tuia, mentre il regista Castagnett­i va in panchina reduce da cinque giorni di bronchite e febbre: pronti Lochoshvil­i in difesa e Majer in mezzo al campo. Da Brescia invece arrivano 2mila tifosi, anche per aiutare la loro squadra a sfatare un tabù: una vittoria allo Zini manca dal 1997. E contro Stroppa (che dopo la parentesi del 2000 è rimasto a vivere proprio a Brescia) nelle ultime 6 sfide ci sono state 4 sconfitte e 2 pareggi. «Le leggi dei grandi numeri si possono cambiare - ha detto Rolando Maran - e in settimana la mia squadra è andata a mille: voglio  Molto atteso il ritorno di Luca D’Angelo a Pisa, dove ha allenato dal 2018 al 2022 (con salto in B e finale per la A) e la stagione scorsa dopo Maran. Il tecnico oggi allo Spezia ha detto: «Non posso dimenticar­e persone che mi hanno aiutato nella mia crescita come i Corrado. La partita è molto importante. So che esiste una grande rivalità tra tifoserie e io non sono ipocrita: i tifosi del Pisa mi hanno voluto bene e mi auguro che anche quelli dello Spezia, ndr) un giorno me ne vogliano». Grande attesa tra i tifosi: la curva di casa vuol disertare lo stadio in polemica per le limitazion­i degli accessi, mentre dalla Liguria arrivano in più di 800. ritrovare in campo quello che ho visto negli allenament­i». La sua gestione ha portato al Brescia 16 punti in 9 gare, mentre la sua formazione va verso la conferma di quella di sabato scorso, anche perché Borrelli è acciaccato.

Modena-Parma Servirà la partita perfetta al Modena, chiamato a una svolta. Così Paolo Bianco: «Affrontiam­o la squadra più forte della categoria destinata, ne sono certo, a salire in Serie A». La sua squadra non vince dall’altro derby con la Reggiana (2 dicembre) e, memore della gara di andata al Tardini (1-1), va a caccia dell’impresa per dare ossigeno ad una classifica condiziona­ta da un periodo no (2 punti in 6 partite). Riguardo la formazione, si ricompone a centrocamp­o la coppia formata da Gerli e Palumbo (non giocano insieme dall’inizio da 10 gare) e questo è un aspetto importante per il gioco di Bianco, che sarà sostenuto da 8mila tifosi, a fronte dei 2mila in arrivo da Parma. La mobilitazi­one ducale è dovuta al fatto che questo viene ritenuto un momentochi­ave del campionato, nel quale la capolista vuole accelerare per staccare la concorrenz­a. Fuori Delprato per un problema muscolare e Charpentie­r per una botta nell’ultimo allenament­o, Fabio Pecchia in attacco propone Bonny in posizione centrale, con Man a destra e un ballotaggi­o a sinistra tra Benedyczak e Mihaila. Il tecnico non ha dimenticat­o il pareggio dell’andata: «Noi le partite le giochiamo sempre per vincere, non cambiamo atteggiame­nto, indipenden­temente dal campo in cui giochiamo. Dobbiamo insistere su questa filosofia. Vorrei vedere leggerezza ed entusiasmo nella squadra, il resto viene da sè».

Da sin. Massimo Coda (Cremonese), Dimitri Bisoli (Brescia), Giovanni Zaro (Modena) e Dennis Man (Parma)

 ?? ??
 ?? ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy