La Gazzetta dello Sport - Romana
C’è Pisa-Spezia col grande ritorno per D’Angelo
La capolista va da Bianco, ora fuori dai playoff e superato da Maran che sfida il lanciatissimo amico Stroppa
BARI
PANCHINA 38 Pissardo, 12 Pellegrini, 25 Pucino, 21 Zuzek, 14 Lulic, 16 Astrologo, 44 Acampora, 10 Bellomo, 11 Achik, 14 Morachioli, 7 Menez, 9 Nasti ALLENATORE Marino
SQUALIFICATI nessuno
DIFFIDATI Acampora, Vicari, Di Cesare, Benali
INDISPONIBILI Maiello, Diaw, Koutsoupias, Di Cesare, Aramu
FERALPISALO’
PANCHINA 18 Liverani, 61 Volpe, 3 Tonetto, 11 Dubickas, 17 Krastev, 25 Sau, 19 Pilati, 20 Zennaro, 27 Hergheligiu, 70 Parigini, 91 La Mantia, 99 Pietrelli ALLENATORE Zaffaroni SQUALIFICATI nessuno
DIFFIDATI nessuno
INDISPONIBILI Carraro, Ferrarini, Letizia, Verzeletti, Voltan
Brunori e premiato con la fascia di capitano), innescato sul filo del fuorigioco dall’imbucata di Gomes: il portiere ha deviato in angolo. Il Palermo ha fatto esordire Ranocchia come trequartista nel 4-2-3-1, novità del giorno insieme alle annunciate scelte di Di Mariano (al posto di Insigne) e dello stesso Soleri. La manovra stava funzionando più a destra che a sinistra, ma nel primo tempo ha peccato di incisività in area visto che sui palloni in mezzo non ci sono state deviazioni decisive.
Di scorta Quella l’ha trovata a ripresa appena iniziata. Come? Ovviamente con un colpo di testa, il tredicesimo gol in questo modo della squadra di Corini, al top in B e nelle altre prime e seconde divisioni dei cinque migliori tornei d’Europa. Con chi? Se non c’è Brunori il vero bomber di scorta è Segre, che ha colpito sempre di testa (è la quinta rete su sei) al centro dell’area su assist di Di Mariano. Il Palermo ha rischiato di bissare quando Ranocchia ha rubato palla a Pompetti e ha messo in mezzo il pallone deviato da Situm sul suo palo, ma quando Ambrosino ha rilevato Iemmello a metà frazione il Catanzaro è stato pericoloso su corner, prima con Scognamillo (Gomes ha salvato sulla linea), poi con lo stesso Ambrosino. I cambi, poi, non hanno spezzato l’equilibrio. Ed è arrivato il risultato più veritiero.
PISA
PANCHINA 22 Loria, 6 Hermannsson, 42 Barbieri, 15 Touré, 16 Nagy, 30 De Vitis, 32 Piccinini, 7 L. Tramoni, 25 Valoti, 26 Masucci, 9 Bonfanti, 32 Moreo ALLENATORE Aquilani
SQUALIFICATI nessuno
DIFFIDATI Leverbe, L. Tramoni, Nicolas INDISPONIBILI Beruatto, Barberis, Jureskin, M. Tramoni
Leader il sabato dei derby, con due partite accompagnate da un antico campanilismo ma anche da un forte peso specifico nella corsa alla promozione. Il Parma capolista visita un Modena che sta perdendo quota ed è uscito dai playoff, proprio a discapito di un Brescia in grande ascesa e atteso dalla Cremonese che punta il secondo posto. Due derby molto attesi, con buona risposta del pubblico. Entrambi sono alle 14, il sabato si accende presto. Ecco come.
E’Cremonese-Brescia «Affrontiamo un Brescia completamente diverso da quello che abbiamo battuto all’andata per 3-0 (in panchina Belingheri, nell’interregno tra Gastaldello e Maran, ndr)». Così Giovanni Stroppa alla vigilia di un derby che si preannuncia particolarmente combattuto, anche se a rischio nebbia per gli oltre 9mila che riempiranno lo Zini. Il tecnico di casa ritrova Maran, che era vice allenatore di Sonetti al Brescia quando giocava e contribuì alla promozione in A del 2000: «E’ un amico e ha lavorato molto bene, ci attende una gara piena di insidie» ha aggiunto Stroppa, che deve fare ancora a meno dei difensori Ravanelli e Tuia, mentre il regista Castagnetti va in panchina reduce da cinque giorni di bronchite e febbre: pronti Lochoshvili in difesa e Majer in mezzo al campo. Da Brescia invece arrivano 2mila tifosi, anche per aiutare la loro squadra a sfatare un tabù: una vittoria allo Zini manca dal 1997. E contro Stroppa (che dopo la parentesi del 2000 è rimasto a vivere proprio a Brescia) nelle ultime 6 sfide ci sono state 4 sconfitte e 2 pareggi. «Le leggi dei grandi numeri si possono cambiare - ha detto Rolando Maran - e in settimana la mia squadra è andata a mille: voglio Molto atteso il ritorno di Luca D’Angelo a Pisa, dove ha allenato dal 2018 al 2022 (con salto in B e finale per la A) e la stagione scorsa dopo Maran. Il tecnico oggi allo Spezia ha detto: «Non posso dimenticare persone che mi hanno aiutato nella mia crescita come i Corrado. La partita è molto importante. So che esiste una grande rivalità tra tifoserie e io non sono ipocrita: i tifosi del Pisa mi hanno voluto bene e mi auguro che anche quelli dello Spezia, ndr) un giorno me ne vogliano». Grande attesa tra i tifosi: la curva di casa vuol disertare lo stadio in polemica per le limitazioni degli accessi, mentre dalla Liguria arrivano in più di 800. ritrovare in campo quello che ho visto negli allenamenti». La sua gestione ha portato al Brescia 16 punti in 9 gare, mentre la sua formazione va verso la conferma di quella di sabato scorso, anche perché Borrelli è acciaccato.
Modena-Parma Servirà la partita perfetta al Modena, chiamato a una svolta. Così Paolo Bianco: «Affrontiamo la squadra più forte della categoria destinata, ne sono certo, a salire in Serie A». La sua squadra non vince dall’altro derby con la Reggiana (2 dicembre) e, memore della gara di andata al Tardini (1-1), va a caccia dell’impresa per dare ossigeno ad una classifica condizionata da un periodo no (2 punti in 6 partite). Riguardo la formazione, si ricompone a centrocampo la coppia formata da Gerli e Palumbo (non giocano insieme dall’inizio da 10 gare) e questo è un aspetto importante per il gioco di Bianco, che sarà sostenuto da 8mila tifosi, a fronte dei 2mila in arrivo da Parma. La mobilitazione ducale è dovuta al fatto che questo viene ritenuto un momentochiave del campionato, nel quale la capolista vuole accelerare per staccare la concorrenza. Fuori Delprato per un problema muscolare e Charpentier per una botta nell’ultimo allenamento, Fabio Pecchia in attacco propone Bonny in posizione centrale, con Man a destra e un ballotaggio a sinistra tra Benedyczak e Mihaila. Il tecnico non ha dimenticato il pareggio dell’andata: «Noi le partite le giochiamo sempre per vincere, non cambiamo atteggiamento, indipendentemente dal campo in cui giochiamo. Dobbiamo insistere su questa filosofia. Vorrei vedere leggerezza ed entusiasmo nella squadra, il resto viene da sè».
Da sin. Massimo Coda (Cremonese), Dimitri Bisoli (Brescia), Giovanni Zaro (Modena) e Dennis Man (Parma)