La Gazzetta dello Sport - Romana

Uno stacco in paradiso e già cinque gol fatti Ruben ora è un leader

Pioli gli dà la licenza di giocare a tutto campo E l’inglese è tornato quello del Chelsea di Sarri

- Di Francesco Pietrella MILANO GETTY

fiorare la nebbiolina di San Siro con la nuca è servito solo a metà. Loftus-Cheek ha preso l’ascensore e ha visto il futuro dall’alto per una manciata di secondi. Lui protagonis­ta, man of the match, trascinato­re di un Milan agguerrito con due gol da tuttocampi­sta puro e semplice: il primo inserendos­i alle spalle del centrale e il secondo di testa su assist di Florenzi, in un cielo dove ieri osava la nebbia. Il rigore di Orsolini all’ultimo secondo, però, ha stravolto le carte di una gara dov’è successo di tutto. Due rossi, un incrocio dei pali, due rigori sbagliati e una doppietta, quella di Loftus da Lewisham, sobborgo di Londra. L’uomo a cui Pioli ha regalato il fondamenta­le tanto amato: la libertà.

SSforzo in più Al Chelsea si sentiva «in gabbia», fiaccato dagli infortuni e prigionier­o di ruoli non suoi. Al Milan ha trovato continuità e minutaggio, ma la terza doppietta in carriera non è servita a regalare a Pioli la quinta vittoria di fila. Loftus, comunque, è arrivato a cinque gol in 22 partite. Non segnava così tanto dall’annata d’oro 2018-19, quella con Maurizio Sarri in panchina e il suo ruolo preferito: mezzala con licenza di inventare. Quella stagione toccò le dieci reti in tutte le competizio­ni. Per lui anche una tripletta in Europa League contro il Bate Borisov. L’ultima volta che ha segnato due gol, invece, risale a marzo 2017. Giocava con l’Under 21 inglese e stese la Danimarca con la 10 sulle spalle. Oggi veste l’8, il numero perfetto di un centrocamp­ista che in fondo sa fare ogni cosa. Basta stare bene. Un po’ come Leao, difeso a spada tratta da Pioli in sala stampa prima del 2-2 contro il Bologna: «Nei nostri gol c’è tanto di lui». E infatti si è guadagnato un rigore con una giusta dose di furbizia, andando subito a terra dopo la sbracciata di Beukema. Rafa non segna in campionato da più di tre mesi, l’ultima volta ha steso il Verona a metà settembre, ma la gara di ieri ha confermato ciò che sostiene Pioli già da un po’: il portoghese gioca di più per la squadra. È un Leao diverso, più maturo in alcuni aspetti, anche se non è servito per stendere il Bologna. Quando è uscito dal campo Pioli gli ha stretto la testa tra le mani per un pugno di secondi e lui gli ha sussurrato qualcosa che potrà tornargli utile in futuro, specie dopo i due errori di ieri. «Il prossimo rigore lo tiro io».

Luna park

Doppietta di peso Ruben LoftusChee­k, 28 anni, è salito a 5 gol stagionali

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