La Gazzetta dello Sport - Romana
Uno stacco in paradiso e già cinque gol fatti Ruben ora è un leader
Pioli gli dà la licenza di giocare a tutto campo E l’inglese è tornato quello del Chelsea di Sarri
fiorare la nebbiolina di San Siro con la nuca è servito solo a metà. Loftus-Cheek ha preso l’ascensore e ha visto il futuro dall’alto per una manciata di secondi. Lui protagonista, man of the match, trascinatore di un Milan agguerrito con due gol da tuttocampista puro e semplice: il primo inserendosi alle spalle del centrale e il secondo di testa su assist di Florenzi, in un cielo dove ieri osava la nebbia. Il rigore di Orsolini all’ultimo secondo, però, ha stravolto le carte di una gara dov’è successo di tutto. Due rossi, un incrocio dei pali, due rigori sbagliati e una doppietta, quella di Loftus da Lewisham, sobborgo di Londra. L’uomo a cui Pioli ha regalato il fondamentale tanto amato: la libertà.
SSforzo in più Al Chelsea si sentiva «in gabbia», fiaccato dagli infortuni e prigioniero di ruoli non suoi. Al Milan ha trovato continuità e minutaggio, ma la terza doppietta in carriera non è servita a regalare a Pioli la quinta vittoria di fila. Loftus, comunque, è arrivato a cinque gol in 22 partite. Non segnava così tanto dall’annata d’oro 2018-19, quella con Maurizio Sarri in panchina e il suo ruolo preferito: mezzala con licenza di inventare. Quella stagione toccò le dieci reti in tutte le competizioni. Per lui anche una tripletta in Europa League contro il Bate Borisov. L’ultima volta che ha segnato due gol, invece, risale a marzo 2017. Giocava con l’Under 21 inglese e stese la Danimarca con la 10 sulle spalle. Oggi veste l’8, il numero perfetto di un centrocampista che in fondo sa fare ogni cosa. Basta stare bene. Un po’ come Leao, difeso a spada tratta da Pioli in sala stampa prima del 2-2 contro il Bologna: «Nei nostri gol c’è tanto di lui». E infatti si è guadagnato un rigore con una giusta dose di furbizia, andando subito a terra dopo la sbracciata di Beukema. Rafa non segna in campionato da più di tre mesi, l’ultima volta ha steso il Verona a metà settembre, ma la gara di ieri ha confermato ciò che sostiene Pioli già da un po’: il portoghese gioca di più per la squadra. È un Leao diverso, più maturo in alcuni aspetti, anche se non è servito per stendere il Bologna. Quando è uscito dal campo Pioli gli ha stretto la testa tra le mani per un pugno di secondi e lui gli ha sussurrato qualcosa che potrà tornargli utile in futuro, specie dopo i due errori di ieri. «Il prossimo rigore lo tiro io».
Luna park
Doppietta di peso Ruben LoftusCheek, 28 anni, è salito a 5 gol stagionali