La Gazzetta dello Sport - Romana
È un Como stravolto
Il brasiliano da Lecce per 5 milioni, con il capocannoniere della Giana e sette cessioni Una rivoluzione molto rischiosa a gennaio...
ore 20.30 (0-2)
ore 14 (0-2) (2-2) (0-3) (2-1) (3-2) ore 16.15 (0-1) (0-1) (2-0)
ore 16.15 (2-2) ercato di riparazione? No, a Como è un mercato di... rivoluzione. In genere a gennaio si fanno ritocchi e aggiustamenti in vista della volata finale, invece sul lago la proprietà indonesiana ha una visione completamente diversa. Già si era capito con il sorprendente cambio di allenatore (via Moreno Longo dopo una vittoria in trasferta e con un virtuale terzo posto in tasca), adesso anche con i giocatori si sta intervenendo in maniera massiccia. Cosa insolita per una squadra in corsa per la promozione.
MChe talento
Gli arrivi Gli innesti sono diventati 7, dopo gli ultimi 2 definiti ieri. E’ fatta per Gabriel Strefezza,
colpo dell’anno in categoria, non solo per le qualità del brasiliano del Lecce: la sua valutazione di 5 miioni (prestito con obbligo) è da record. Con lui arriva anche Tommaso Fumagalli, capocannoniere del girone A di Serie C con la Giana (12 gol, 2 su rigore), a lungo inseguito dal Bari. Un arrivo di prospettiva per completare la rosa, non certo (come Strefezza) per incidere subito. Questa è la filosofia del Como: prendere giocatori pronti, ma anche per il futuro. Infatti anche gli altri 5 arrivi sono da suddividere in due categorie: Goldaniga (dal Cagliari) porta solidità alla difesa, che ha perso Scaglia (andato al Südtirol), mentre Nsame (dallo Young Boys) è l’attaccante esperto che va a compensare la partenza di Cerri per l’Empoli. Titolari veri, dunque. Dall’altra parte invece l’attaccante Gioacchini (St. Louis), l’esterno d’attacco Ballet (Winterthur) e il centrocampista Braunoder (Austra Vienna) sono elementi complementari, di prospettiva, di arricchimento di una rosa che comunque, oviettivamente, in questi giorni si è anche svuotata.
Le partenze Eh sì perché le liste sono uguali per tutti e non si possono avere 40 giocatori. Il Como ha alleggerito l’organico con diverse partenze, oltre a Cerri e Scaglia: in totale sono 6, forse 7. Al Südtirol è andato anche il mediano Arrigoni, mentre l’esterno Vignali è tornato allo Spezia. Kerrigan è stato prestato al Novara e Mustapha al Fortuna Dusseldorf, in più Blanco in questi giorni dovrebbe passare
alla Reggiana. Senza dimenticare Faragò, infortunato da tempo, che ha risolto il suo contratto.
Bilancio Dunque siamo a 7 arrivi e 7 partenze. Il numero non sposta nulla, ma il problema è un altro. Quanto ci metteranno i nuovi (soprattutto gli stranieri) ad ambientarsi in Italia, in un campionato specifico come la Serie B? Fosse uno, ok: ma così tanti potrebbero richiedere un processo di inserimento molto lungo, e alla fine mancano solo 16 partite, per un testa a testa con Cremonese e Venezia che non concede pause. Sì, una rivoluzione a gennaio è rischiosa. E contro l’Ascoli si è visto. s TEMPO DI LETTURA 2’23”