La Gazzetta dello Sport - Romana
Napoli chi dopo Osi
Ruota tutto attorno a Osimhen. Il futuro tecnico del progetto, ma anche quello economico del club. Dopo le recenti parole di Victor e del presidente Aurelio De Laurentiis, si gioca a carte scoperte. Il rinnovo arrivato poco prima di Natale altro non era che una polizza assicurativa, per Victor e per il Napoli. Osimhen ha ottenuto il massimo. Contratto da dieci milioni netti più una clausola rescissoria ritenuta abbordabile per i top club che lo vorranno acquistare senza dover trattare col Napoli: 130 milioni. De Laurentiis, invece, si è messo al riparo dalla possibilità di perderlo a zero nel 2025. E con quei soldi, qualora il Napoli fallisse l’accesso alla prossima Champions, il presidente azzurro potrà investire comunque pesantemente sul mercato, a caccia del nuovo Osimhen. Certo, il piazzamento europeo farà la differenza per l’appeal che può regalare l’avventura in Champions piuttosto che l’Europa League o niente. Ma molto dipenderà dall’allenatore.
Un 9 top Insomma, i prossimi mesi di campionato per il Napoli saranno fondamentali in chiave futura. Ma una cosa è certa: in ogni caso, De Laurentiis punterà al bersaglio grosso. Lo dice la storia della sua presidenza: per il centravanti non ha mai badato a spese. Da Calaiò per vincere la Serie C a Bucchi in B per puntare subito alla A, dove poi sono arrivati Zalayeta e Quagliarella, prima del super colpo Cavani: Aurelio ha sempre cercato il meglio. E l’addio del Matador è stato il vero colpo di genio di De Laurentiis, che incassò 63 milioni dal Psg per poi assicurarsi Higuain per 36, direttamente dal Real Madrid. Ecco, il numero 9 a Napoli è la vid, attaccante canadese ritenuto perfetto per il 4-3-3 con cui veniva pensato il Napoli campione d’Italia. Le cose sono cambiate, “di doman non v’è certezza” ma David piace ancora, per caratteristiche tecniche ed economiche. Guadagna circa un milione a stagione e ha il contratto in scadenza nel 2025: prenderlo questa estate potrebbe dire risparmiare un bel po’ rispetto ai 50 milioni che il Lilla chiedeva appena sei mesi fa.