La Gazzetta dello Sport - Romana
INTER-JUVE VALE PIÙ DI UN MILIARDO FILOSOFIE DIVERSE MA SQUADRE AL TOP
Valore delle rose e monte ingaggi senza paragoni in Italia. Marotta con i parametri zero, Giuntoli punta sui giovani
è l’ultimo - e più luminoso - gioiello lanciato dalla seconda squadra. E la stessa strada, un po’ per scelta e un po’ per necessità, è stata intrapresa anche sul mercato. Tra luglio e gennaio i bianconeri hanno arruolato soltanto tre giocatori nuovi: tutti nati tra il 2000 e il 2002 e con costi contenuti per cartellino e ingaggio. Weah è stato acquistato dal Lilla per 12 milioni (stipendio da 2 milioni) e dallo stesso club francese questo mese è arrivato Djaló: 3,5 milioni più bonus per il cartellino e salario da 2,5. Tris completato nelle ultime ore con Alcaraz (ex Southampton), sbarcato in prestito oneroso (3.7 milioni più 1.9 di bonus) con diritto di riscatto e stipendio a carico del club inglese. È del 2006, invece, Adzic, la stellina montenegrina strappata alla concorrenza delle big europee e già prenotata per l’estate. E con lo stesso obiettivo riduzione dei costi mantenendo alta la competitività - Giuntoli continua a lavorare per prolungare i contratti e spalmare gli ammortamenti di alcuni big. Dopo i rinnovi di Locatelli, Gatti, Fagioli e Bremer, le priorità sono Chiesa (scadenza 2025) e Vlahovic (2026). Il bomber è lo juventino con il valore di mercato più alto (almeno 70 milioni dopo l’inizio di 2024 a suon di gol), ma è pure il più pagato della rosa e il suo accordo prevede uno stipendio a salire, con un’ultima stagione da 12.5 milioni netti. Troppo per la Juve attuale, che continua a ragionare con l’entourage del serbo su un prolungamento dell’intesa su basi più sostenibili.
SZCZESNY
PERIN
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BREMER
DANILO
GATTI
ALEX SANDRO