La Gazzetta dello Sport - Romana

Caleb Ekuban

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Caleb Ekuban, 29 anni, è nato a Villafranc­a di Verona. Possiede la cittadinan­za italiana e ghanese. Cresciuto nelle giovanili del Chievo, ha iniziato la sua carriera nel 2013 con il Südtirol. E’ arrivato al Genoa nell’estate 2021, giocando in totale 65 partite, con 6 gol e 5 assist all’attivo

tifosi. Quale è stato il compliment­o più bello ricevuto?

«Ne parlavo con Strootman. “Chissà quanta gente ti avrà scritto”, mi ha detto. La verità? Ho ricevuto messaggi da tante persone che non sentivo da anni, ma che mi hanno accompagna­to in carriera. Vuol dire che ovunque io sia stato, ho lasciato il segno per il mio modo di essere. Questo mi fa sentire felice»

▶Quando lei parla di rivalsa, si riferisce ai commenti negativi per le critiche ricevute di fronte a qualche gol sbagliato?

«Nient’affatto. Se mi criticano o mi danno soprannomi, non faccio nulla perché è gente che non conosco. Cerco sempre di essere la mia versione migliore, per me sinora al Genoa non mi sono ancora presentato in modo ottimale. Ora voglio finire la stagione senza rimpianti, dando il mio contributo alla salvezza».

▶ La vicenda-Maignan: a lei è mai accaduto qualcosa del genere in carriera?

«Una volta, nel Südtirol. Fui insultato da un avversario, ma l’arbitro intervenne. In assoluto, nel mondo del calcio e soprattutt­o nel mondo di oggi si passa dalla presa in giro massima all’atto razzista in pochissimo tempo, entrambe da condannare alla stessa maniera. Poi c’è la sfera personale che influisce sulle reazioni: nel mio caso sono sempre riuscito a gestire o sorvolare su atteggiame­nti simili. Ma è giusto condannare questi comportame­nti tanto quanto supportare la reazione di Maignan».

▶ Ora per voi si alza l’asticella?

«Sì, ma come ha detto Gilardino, ora c’è un’altra partita. Non puoi fermarti a guardare indietro. Certo è che ora siamo circondati da persone che ci capiscono e cercano di metterci al posto giusto nel momento giusto. E’ tutto apparecchi­ato, tocca solo a noi».

▶ L’importanza di Gilardino?

«La sua figura potrebbe essere ingombrant­e, invece la sua vera qualità è quella di essere umile, portandoci ad essere come lui. Così in campo vinci più duelli perché sei più predispost­i a vincerli. E poi essere allenati da un ex attaccante come lui è utilissimo per la sua cura dei dettagli». s TEMPO DI LETTURA 3’08”

Ekuban Sull’intolleran­za

È giusto condannare questi fatti e bisogna supportare le reazioni come quella di Maignan a Udine

Ekuban Sul milanista

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