La Gazzetta dello Sport - Romana

SAINZ E IL SUO ANNO PIÙ COMPLICATO «DARÒ TUTTO PER SQUADRA E TIFOSI»

Dal possibile rinnovo al divorzio dal Cavallino La Red Bull è l’unica serena al via Mondiale

- Di Salvo Sardina

Il nome

La Ferrari 2024 guidata da Charles Leclerc e Carlos Sainz si chiamerà SF24 (acronimo di Scuderia Ferrari e anno.

Il lancio

La nuova monoposto verrà presentata martedì 13 febbraio in streaming.

I test

Solo nei test pre stagionali in Bahrain, dal 21 al 23 febbraio, si potrà iniziare a intuire il valore del nuovo progetto della stagione di Maranello

Ci voleva proprio una fiammata per riportare la F.1 al centro del mondo in un altrimenti noioso pomeriggio di pieno inverno. Con la prima gara in Bahrain distante un mese e la presentazi­one delle auto più importanti lontana quasi due settimane (il 13 febbraio tocca alla Ferrari), la bomba che ha decretato l’arrivo di Hamilton a Maranello ha fatto impazzire gli appassiona­ti. Una delle manovre più spettacola­ri e sorprenden­ti degli ultimi decenni, che permette ai tifosi di sognare il dream team che l’inglese formerà con Charles Leclerc. Tutto bello, se non fosse che oggi è solo il 2 febbraio del 2024 e manca praticamen­te un anno prima di vedere Lewis di rosso vestito. In mezzo ci sono da disputare 24 GP per completare la stagione più lunga della storia della F.1.

Max favorito E dunque, che Mondiale vedremo a partire dal prossimo 2 marzo alla luce dell’inatteso colpo di mercato della Ferrari? Sembra quasi paradossal­e ma, a ben vedere, la notizia che stravolge i piani Mercedes e mette il turbo al progetto del team principal Fred Vasseur a Maranello, sembra avvalorare ulteriorme­nte l’ipotesi che Max Verstappen sarà ancora il super favorito per la vittoria. Da settimane una prospettiv­a ben chiara a tutti gli addetti ai lavori. Non fosse altro che, a causa di un regolament­o stabile, resta difficile per chiunque recuperare lo svantaggio tecnico dalla Red Bull. Figurarsi poi se le squadre rivali più accreditat­e dovessero approcciar­e il 2024 come un anno di transizion­e, con due piloti che corrono da separati in casa.

La mossa di Lewis In molti, ad esempio, si sono soffermati sull’ultimo tweet della Mercedes con protagonis­ta Hamilton. È datato 30 gennaio e ritrae il campione all’interno dell’abitacolo della nuova W15 che sarà svelata il 14 febbraio a Silverston­e: Lewis appare serio e concentrat­o ma, alla luce della notizia di ieri, è forte la tentazione di leggere un certo malcontent­o sul suo volto, magari riguardo i primi riscontri della monoposto al simulatore. La storia d’amore tra il sette volte iridato e la Ferrari non è certo nuova, ma d’altra parte è difficile immaginare un Hamilton che, pur di sedersi sulla rossa, divorzia dalla Mercedes in anticipo di un anno rispetto al contratto firmato pochi mesi fa se convinto di avere a disposizio­ne un’auto da titolo.

Variabile Sainz Un discorso che in parte vale anche per la Ferrari. Se la continuità si doveva legare alla forte convinzion­e sul percorso intrapreso nel 2023, al contrario far esplodere una bomba del genere pare quasi una mossa per distoglier­e l’attenzione e rimandare l’appuntamen­to (come minimo) all’anno prossimo. Di sicuro la posizione più difficile resta quella di Sainz, che in poche ore passa dal contrattar­e un vantaggios­o rinnovo biennale al doversi cercare una sistemazio­ne già per il 2025, ben prima del tanto atteso arrivo dell’Audi. Con tutti gli effetti che ciò comporta, di riflesso, anche su questo campionato: Carlos correrà giustament­e per sé, con l’obiettivo di rendersi appetibile ad altri top team, magari proprio alla stessa Mercedes già a caccia del sostituto di Hamilton. Il rischio è avere nel box una variabile difficile da gestire.

Parla Carlos «Facendo seguito alle notizie di oggi, la Ferrari e io non continuere­mo insieme alla fine del 2024. Abbiamo ancora una lunga stagione davanti a noi e, come sempre, darò tutto per la squadra e per i tifosi», ha rassicurat­o lo spagnolo sui propri canali social. Aggiungend­o anche che le «notizie sul futuro» saranno annunciate «quando sarà il momento». Un pilota al via del Mondiale con le valigie in mano – è successo a Vettel nel 2020 proprio dopo l’annuncio dell’arrivo di Sainz – non è una novità. Di solito non finisce particolar­mente bene. s TEMPO DI LETTURA 3’05”

Carlos Sainz

Carlos Sainz junior, figlio d’arte, è nato a Madrid (Spa) il primo settembre 1994

Il debutto Lo spagnolo ha debuttato in Formula 1 con la Toro Rosso nel 2015

Altri team Nel 2017 e 2018 Sainz è stato alla Renault, nel 2019 e 2020 ha corso per la McLaren

In Ferrari Dal 2021 è alla guida della Ferrari

Le cifre

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Frederic Vasseur, team principal Ferrari insieme a Jacques Leclerc (a destra). I due sorridono mentre sopra a destra c’è un triste di Carlos Sainz, in uscita da Maranello

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