La Gazzetta dello Sport - Romana
Mbappé rilancia il Psg Donnarumma lo protegge
Kylian in coppia con Asensio confeziona il successo a Strasburgo. Ma Gigio compie diverse parate decisive MARCATORI ALLENATORE ALLENATORE ARBITRO
n rigore sbagliato, un gol, un assist per Asensio. Fa tutto o quasi Mbappé. Ma pure Donnarumma con varie parate decisive per permettere al Psg di rientrare da Strasburgo con tre punti, portandosi a +9 sul Nizza di Farioli, in campo domani a Brest, terzo. In ogni caso, per il club dell’emiro del Qatar si tratta di una vittoria non scontata, che mette in evidenza che molto resta da migliorare prima degli ottavi di Champions con la Real Sociedad tra undici giorni. Anche se l’attesa potrebbe essere terremotata dall’annuncio di Mbappé, con il contratto in scadenza e tentato dal Real Madrid.
UAppuntamento Il bomber infatti sembra abbia ormai deciso, dopo aver raccolto e soppesato le offerte. Per lo meno c’è una tendenza da valutare nell’ultimo confronto con il presidente Al Khelaifi, ancora a Doha. L’annuncio verrà fatto solo dopo il loro appuntamento che Mbappé ha già richiesto. Difficile per il momento stabilire se l’attaccante abbia scelto di restare e rinnovare sul lungo periodo, sottoscrivendo un contratto da 100 milioni annui, secondo le indiscrezioni dei media francesi, oppure se dirà finalmente di sì al Real, dopo averne respinto le avance per tre volte in carriera. Ormai, pare sia solo (PRIMO TEMPO)R0-1
Mbappé (P) al 31 p.t.; Asensio (P) al 4’, Bakwa (S) al 13’ s.t.
STRASBURGO (4-3-3) Bellaarouch; Senaya, Perrin, Sylla, Guilbert; Mwanga (dal 44’ s.t. Bechick), Sissoko, Diarra (dal 38’ s.t. Deminguet); Bakwa, Sahi (dal 7’ s.t. Emegha), Angelo.
PANCHINA Pierre, Baseya, Delaine, El Mourabet, Nzingoula, Araar Fernandez
Vieira
AMMONITI Sissoko, Mwanga, Senaya per gioco scorretto. Vieira (all.) per proteste.
PSG (4-3-3)
Donnarumma; Soler (dal 42’ s.t. Mukiele), Marquinhos (dal 37’ s.t. Pereira), Beraldo, Hernandez; Ruiz, Ugarte (dal 9’ s.t. Vitinha), ZaireEmery; Asensio, Mbappé, Kolo Muani (dal 37’ s.t. Ramos). PANCHINA Navas, Tenas, Zague, E. Mbappé, Mayulu.
Luis Enrique AMMONITI Hernandez
Buquet
NOTE Tiri in porta: 8-5. Tiri fuori: 6-2. Fuorigioco: 1-1. Angoli: 3-4.
Recuperi: p.t. 5’; s.t. 6’. una questione di giorni.
Gara Ieri, invece, dopo 36 secondi, a prendersi la scena è Donnarumma che chiude miracolosamente su Sahi. Ripetendosi una manciata di secondi dopo su un colpo di testa di Sylla. Subito massima adrenalina, anche dall’altra parte con Perrin che manda giù Kolo Muani: rigore generoso, ma Mbappé si fa parare il tiro dall’esordiente Bellaarouch, titolare dopo l’addio del capitano Salin nelle ultime ore di mercato. Debutto rock macchiato da un errore su un tentativo di passaggio, intercettato al limite da Asensio e trasformato in assist per Mbappé che mette comodamente dentro. Prima e dopo il gol, una gara equilibrata con la squadra di Vieira mai sottomessa che scheggia la traversa con Diarra (20’), incassa il raddoppio da Asensio in avvio di ripresa su contropiede (4’), ma nega al Psg ogni idea di gioco secondo i precetti di Luis Enrique. E quindi dimezza lo svantaggio con Bakwa (13’), sfiorando il pareggio subito dopo, censurato però dall’ineccepibile Donnarumma in due tempi su Diarra e Angelo (15’).
A segno
Lo spagnolo Marco Asensio, 28 anni, e Kylian Mbappe, 25 anni: per entrambi un assist e un gol ieri sera
Il premio dell’ironia va al social media manager della Mercedes. Punge Hamilton e nel post aggiunge: “lezione uno, imparare a salutare” anticipare le decisioni strategiche del team. Inoltre Lewis è un maestro nell’utilizzo delle gomme. Due aspetti sui quali Leclerc deve ancora migliorare. Per cui Charles potrebbe trarre giovamento dalla vicinanza nel box con Lewis, strappandogli qualche segreto. In quanto a intensità, sono due “martelli”. Capaci di sorpassi e rimonte formidabili. Ma Hamilton, nei giorni migliori, può essere paragonato solo allo Schumi degli anni d’oro o a Fernando Alonso. Lo stesso vale per la guida sul bagnato, un’arte in cui Lewis eccelle.
Adattamento La nuova avventura che Hamilton affronterà con la Ferrari contiene un elemento che rappresenta una sfida nella sfida. Il sette volte iridato dovrà infatti adattarsi a un ambiente molto diverso da quello delle squadre inglesi a cui era abituato, prima McLaren e poi Mercedes per dodici stagioni. Avrà poco tempo a disposizione. Mentre Leclerc lo “accoglierà” da padrone di casa in un team che conosce alla perfezione, in cui è cresciuto fin dagli esordi in F.1, e del quale oggi rappresenta il leader. Ci sarà un bel confronto nello spogliatoio. Ma bisognerà che sia costruttivo se la Ferrari vorrà ricavare il meglio dalla loro coesistenza per sviluppare una macchina e un gruppo vincenti.
Personalità Il carisma di Ha