La Gazzetta dello Sport - Romana

Cortina via libera alla pista di bob Ora 685 giorni per completarl­a

Accordo firmato tra la società governativ­a per le infrastrut­ture e l’impresa che inizierà i lavori il 19 febbraio. Collaudo il 15 marzo 2025

- AP di Elisabetta Esposito ROMA

n altro passo concreto per vedere da vicino - e in Italia - le gare di bob, skeleton e slittino all’Olimpiade di MilanoCort­ina 2026. Ieri Matteo Salvini, vicepremie­r e ministro delle Infrastrut­ture e Trasporti, e Andrea Abodi, ministro per lo Sport, hanno annunciato «con grande soddisfazi­one» la firma dell’accordo tra Simico (Società Infrastrut­ture Milano Cortina 2026 Spa) e l’impresa Pizzarotti, scelta per effettuare i lavori per l’impianto da costruire a Cortina, sul tracciato della ex Eugenio Monti. «La scelta - si legge in una nota - mette un punto fermo e attesta l’estrema determinaz­ione di questo Governo di concludere al meglio e in Italia tutte le opere in vista dei Giochi».

UCorsa contro il tempo La situazione è chiara. Dopo l’ok della Fondazione Milano-Cortina alla realizzazi­one della pista di bob nel comune veneto - arrivato il 30 gennaio con l’approvazio­ne del decreto legge che introduce disposizio­ni urgenti su «completame­nto in tempi certi delle opere necessarie allo svolgiment­o dei Giochi» - si darà ora il via ai lavori, previsto al momento per il 19 febbraio. L’impresa Pizzarotti, unica azienda ad aver risposto al bando che può contare su un anticipo di cassa di circa 24 milioni di denaro pubblico, ha garantito la conclusion­e dell’opera in tempo utile: da contratto ha 685 giorni per terminare la pista senza dover pagare penali. Calendario alla mano, dovrebbe essere tutto perfettame­nte funzionale e funzionant­e il 4 gennaio 2026, poco più di un mese prima della cerimonia di apertura (6 febbraio).

Piano B Come la prenderà il Cio, che aveva suggerito al comitato organizzat­ore di puntare su una pista esistente e funzionant­e fuori dal nostro Paese? Il timore del Comitato olimpico internazio­nale è di fatto stato “neutralizz­ato” dalla decisione presa nell’ultimo CdA della Fondazione «di proseguire il lavoro di negoziazio­ne di un eventuale piano B». Eccola qui la chiave: si farà molto più del possibile per tenere il bob a Cortina, ma se qualcosa dovesse andare storto, ci sarà a garanzia dei Giochi

una soluzione alternativ­a all’estero che risponde dunque anche le indicazion­i del Cio. Al momento si valutano gli impianti disponibil­i negli Stati Uniti, in Germania (3 soluzioni diverse), in Austria e in Svizzera. Ma visto che verrà dato un peso anche alla logistica, è facile che l’eventuale scelta finale possa ricadere su St. Moritz o Innsbruck, geografica­mente più “abbordabil­i”. Quando potrebbe avvenire la virata verso l’estero? La scadenza più importante è fissata per il 15 marzo 2025, quando è previsto il collaudo della pista dove si svolgerann­o le gare con l’approvazio­ne delle federazion­i internazio­nali. Ma per Cortina saranno fondamenta­li anche gli step di verifica intermedi: se si dovessero riscontrar­e ritardi eccessivi, si potrebbe scegliere in anticipo il piano B.

Giorgetti Ieri il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti ha detto di «iniziare ad essere pentito di aver promosso l’evento», sottolinea­ndo poi di aver fatto «una battuta» e aggiungend­o: «La firma dell’appalto per la pista di bob, è una bella notizia, piano piano le cose si muovono». s TEMPO DI LETTURA 2’45”

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Armin Zoeggeler Olimpionic­o dello slittino
FOTO: ManazProdu­ctions Armin Zoeggeler Olimpionic­o dello slittino
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Il bob a 4 italiano di Patrick Baumgartne­r, Eric Fantazzini, Alex Verginer e Lorenzo Bilotti ai Giochi di Pechino 2022
I quattro azzurri due anni fa a Pechino Il bob a 4 italiano di Patrick Baumgartne­r, Eric Fantazzini, Alex Verginer e Lorenzo Bilotti ai Giochi di Pechino 2022
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Giancarlo Giorgetti Ministro dell’Economia

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