La Gazzetta dello Sport - Romana

Degli juniores «I 18 anni per regalo E faccio pure la Mtb»

Proprio oggi diventa maggiorenn­e. Friulano, è cresciuto nel team di Pontoni e ha vinto la Coppa del Mondo. Va al liceo scientific­o

- BETTINI di Ciro Scognamigl­io BETTINI

Il maestro e l’allievo Daniele Pontoni celebra così il primo Mondiale da c.t.: eccolo con Stefano Viezzi, iridato juniores a Tabor a Majano, provincia di Udine, ci sono circa 600 chilometri. Buona parte della Nazionale azzurra, Stefano Viezzi in testa, ci è arrivata - con auto e van attorno alle 11 della sera di ieri per festeggiar­e all’hotelristo­rante Integraldo, che è proprio il posto da dove la spedizione era partita. Festa doppia visto che Viezzi proprio oggi compie 18 anni. Nello stesso giorno, tra gli altri, di... Cristiano Ronaldo (39): «Il calcio non lo seguo, ma per Ronaldo ho un debole». È al quarto anno del liceo scientific­o sportivo di Udine.

D▶ Stefano, si farà qualche regalo speciale?

«No, me lo sono già fatto con questa maglia iridata. La prima cosa che mi concederò sarà qualche ora di sonno extra...».

▶ A caldo aveva detto di non avere realizzato ancora bene quanto fatto. Qualche ora dopo?

«È ancora presto. Io sono una persona tranquilla, ma quando c’è una maglia iridata in palio... Un po’ lo avverti per forza».

▶ Qual è stato il più momento che più ricorderà?

«Quando ero sul podio e ho guardato la mia famiglia, che era venuta a vedere la gara. È stato in quel momento che ho pensato ‘Ce l’ho fatta’».

▶ Famiglia che non aveva finora grandi trascorsi nel ciclismo, giusto?

«No, infatti. Papà fa il marmista, mamma è casalinga. Ho due sorelle, Elisa e Alice. Elisa, che è del 2004, pure ha fatto cross arrivando a fare una prova di Coppa proprio a Tabor. Io ho cominciato per seguirla, e non mi piace solo il cross. Ora affronterò l’anno con la Work Service e sono curioso di vedere come andrò su strada e in mountain bike (per il cross era tesserato con la Asd DP66. proprio la squadra del c.t. Pontoni, ndr)».

▶ Quanto ha influito la foratura del francese Sparfel?

«Io ho giocato tutte le mie carte e in quel frangente sono stato aiutato dalla fortuna, ci sta: a me l’imprevisto era capitato a Benidorm in Coppa del Mondo. Titolo italiano, vittoria della Coppa con 3 prove conquistat­e, il Mondiale: ringrazio lo staff, il mio allenatore, la Federazion­e, il c.t. Pontoni. Grazie a loro di avere creduto in me».

Sono nato lo stesso giorno di Ronaldo, ma il mio idolo è Van der Poel: lo batto, sono più alto...

▶ Ha riportato un Mondiale di cross in Italia 19 anni quello sempre jr vinto da Davide Malacarne: è vero che il suo idolo è proprio Van der Poel?

«Sì, e vale sia per il cross sia per la strada. Mi piacerebbe molto conoscerlo di persona.

Io lo batto solo... in altezza, visto che sono 1.90! Ammiro Mathieu perché è un simbolo di quella multi-disciplina che piace molto anche a me».

Strada, ciclocross e mountain bike: a me piace la multidisci­plina. In bici giri ovunque

▶ Escludendo il ciclismo, ha qualche passione?

«Amo la natura, e dunque cerco di fare dei giri che mi permettano di conoscerla».

▶ Invece della bicicletta che cosa le piace di più?

«Il senso di libertà che trasmette. E il fatto che, se ci pensa, con la bici si può arrivare dappertutt­o».

Stefano Viezzi oro juniores

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