La Gazzetta dello Sport - Romana

Panchina lunga e cambi di modulo spingono Mazzarri

Con Ngonge, Mazzocchi e Lindstrom ha ribaltato il Verona: finita l’emergenza, Walter ha armi per cambiare e sorprender­e

- di Vincenzo D’Angelo

Nella settimana che ha assegnato la panchina d’oro 2022-23 a Luciano Spalletti, il Napoli ha riscoperto di avere un tesoro in panchina. Come se il premio al suo ex allenatore avesse risvegliat­o non l’attuale guida tecnica, ma chi subentrand­o è chiamato sempre a dare una scossa. E l’effetto contro il Verona è stato devastante. Il mercato di riparazion­e non ha portato alla rivoluzion­e tanto attesa, ma ha regalato a Walter Mazzarri nuove carte da giocare a gara in corso, per poter cambiare l’inerzia del match. Così, superata l’emergenza, il Napoli ha potuto sfruttare le nuove armi a disposizio­ne, cambiando il sistema di gioco e organizzan­do una rimonta che potrebbe essere il primo passo verso una nuova stagione: «Forse le streghe si stanno allontanan­do» ha detto il tecnico nel post-partita contro l’Hellas. Una battuta che però ha la sua profonda verità nascosta: il vento potrebbe essere cambiato, ora tocca a lui e alla squadra mettersi nella direzione giusta per sfruttarlo appieno. Con la possibilit­à di usare sistemi diversi a seconda dell’occasione.

Nuovi eroi Mazzarri aveva cominciato a vedere sul serio le streghe dopo il vantaggio di Coppola: aveva appena risistemat­o il suo Napoli, disegnando­lo col 42-3-1 per provare a sfondare il muro veronese. Con Mazzocchi terzino, Lindstrom trequartis­ta e Ngonge esterno destro del tridente dietro la punta. Preso lo schiaffo (anche per un errore in marcatura, visto che Mazzocchi si è trovato a sfidare nel gioco aereo il più alto degli avversari), Walter ha invertito le posizioni di Lindstrom e Kvaratskhe­lia, trovando la chiave per il successo. I nuovi hanno confeziona­to entrambe le reti, anche se non sono poi finiti nel tabellino dei marcatori. Ma nel gol del pari sono stati tutti e tre fondamenta­li: l’intuizione di Mazzocchi, che ha trovato il corridoio giusto per Lindstrom; la qualità del danese, finalmente decisivo con il dribbling a rientrare e l’assist rasoterra; e poi la cattiveria agonista di Ngonge, arrivato come un fulmine su quel pallone, con la fame di chi – sfruttando quel cross – voleva dare una sterzata anche alla sua carriera. Niente gol dell’ex, per le statistich­e sarà sempre autore di Dawidowicz: ma il boato del Maradona era per Ngonge e gli eroi di quella giocata, che forse ha cambiato la stagione del Napoli.

Qualità e intensità Mazzocchi, poi, è andato in pressione alta a rubare palla, prima di assistere Kvara per la prodezza da tre punti. E dopo, tutti insieme sotto la curva a prendersi il primo vero abbraccio dei tifosi, a dire al mondo Napoli che ci sono anche loro nell’operazione Champions. Mazzocchi è un figlio della curva, un napoletano che ha coronato il sogno di una vita. Il suo impatto può essere devastante, anche perché la condizione fisica – rispetto al resto della ciurma – è nettamente superiore. Gamba tonica, strappi e cambi di passo: il Napoli ha messo cento cavalli nel motore e ora, quando accelera, diventa travolgent­e. E di questi strappi ad allargare spazi ha goduto anche Lindstrom, protagonis­ta dopo mesi di scena muta. Alla vigilia del match si era parlato tanto della sua posizione in campo, alla fine è stato decisivo in luogo di Kvara, ma non al suo posto. Accanto a lui, partendo prima alle spalle della punta (prima Simeone, poi Raspadori nell’arrembaggi­o per il 2-1) e poi allargando­si, Lindstrom ha fatto vedere di poter essere letale quando ci sono spazi da aggredire palla al piede. Ma il più atteso di tutti era Ngonge, che ha qualità e imprevedib­ilità e al Napoli potrà dare tanto in questa corsa a tappe. In attesa che anche Dendoncker prenda confidenza con la mediana e Traoré trovi la condizione migliore, Mazzarri può sorridere. Il Napoli ha un nuovo tesoro in panchina e può cambiare pelle a seconda delle occasioni: 4-3-3 o 3-4-3, 3-5-2 o 4-2-3-1. Tanti Napoli diversi che possono portare più punti. s TEMPO DI LETTURA 3’02”

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In cerca di riscossa Walter Mazzarri, 62, tornato sulla panchina del Napoli lo scorso 14 novembre al posto di Rudi Garcia: il tecnico sta cercando nuove soluzioni per la Champions
AFP 4-3-3 4-2-3-1 In cerca di riscossa Walter Mazzarri, 62, tornato sulla panchina del Napoli lo scorso 14 novembre al posto di Rudi Garcia: il tecnico sta cercando nuove soluzioni per la Champions
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Da sinistra Jesper Lindstrom, 23, Cyril Ngonge, 23, e Pasquale Mazzocchi, 28: sono i tre giocatori che hanno cambiato il Napoli, protagonis­ti della rimonta
Il Napoli riprende oggi la preparazio­ne in vista dell’attesissim­o match di domenica a San Siro contro il Milan. Da verificare le condizioni di Alex Meret e Matias Olivera, assenti da tempo ma vicini al rientro. Il portiere potrebbe essere convocato, ma non si rischierà nulla. Con Mario Rui squalifica­to, dovrebbe toccare a Mazzocchi a sinistra: da capire se nel 4-3-3 o nel 3-4-3.
AFP Protagonis­ti domenica Da sinistra Jesper Lindstrom, 23, Cyril Ngonge, 23, e Pasquale Mazzocchi, 28: sono i tre giocatori che hanno cambiato il Napoli, protagonis­ti della rimonta Il Napoli riprende oggi la preparazio­ne in vista dell’attesissim­o match di domenica a San Siro contro il Milan. Da verificare le condizioni di Alex Meret e Matias Olivera, assenti da tempo ma vicini al rientro. Il portiere potrebbe essere convocato, ma non si rischierà nulla. Con Mario Rui squalifica­to, dovrebbe toccare a Mazzocchi a sinistra: da capire se nel 4-3-3 o nel 3-4-3.

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