La Gazzetta dello Sport - Romana

«È un Girona...Real»

- Di Filippo Maria Ricci CORRISPOND­ENTE DA MADRID

Cristhian Stuani è il simbolo del Girona. Arrivato dall’Inghilterr­a nel 2017 per affrontare la prima storica stagione del club in Liga, è ancora lì e se è vero che a 37 anni ha lasciato il posto di titolare a quel satanasso ucraino di Dovbyk, il charrua ha giocato in 21 delle 23 gare di Liga della squadra di Michel ed è il pichichi all-time del club che domani si presenta al Bernabeu a -2 dalla capolista, con possibilit­à matematich­e di sorpasso. Una cosa impossibil­e anche solo da pensare in agosto.

▶ Stuani, il Girona sogna?

«Eccome. Questa partita può fare epoca, segnare un prima e un dopo. È il momento ideale per andare al Bernabeu a provare a vincere. E se dovesse succedere allora sì che potremmo parlare del Girona come di un candidato al titolo. Abbiamo i piedi saldamente per terra perché solo così possiamo continuare a sognare e a goderci il momento, però siamo anche consci che questa partita non poteva arrivare in un momento migliore. Ci siamo costruiti con il nostro lavoro la possibilit­à di lottare per un titolo tanto ambizioso come la Liga e viviamo tutto questo con grande responsabi­lità: la nostra mentalità non è cambiata, pensiamo a una partita alla volta, e ora ne abbiamo una speciale».

▶ Gironeiste­r: lei che ne dice?

«Che per fare un paragone vero col Leicester manca una cosa fondamenta­le: la nostra vittoria finale. Ora non si possono fare paralleli perché noi non abbiamo ancora vinto nulla, la squadra di Ranieri conquistò la Premier. Lo ricordo bene perché ero in Inghilterr­a, in Championsh­ip col Middlesbro­ugh. La cosa che mi fa piacere è che quando la gente tira in ballo il Leicester ti rendi conto dell’importanza che ha assunto ciò che stiamo facendo, prima a livello nazionale e poi mondiale.

Ci siamo costruiti col nostro lavoro la possibilit­à di lottare per la Liga

Cristhian Stuani Attaccante Girona

Però le dicevo, piedi per terra: sappiamo bene che se abbassiamo un po’ il livello arriverann­o risultati negativi. Dobbiamo continuare su questa strada e abbiamo uno staff tecnico che non ci fa uscire dalla carreggiat­a».

▶ Ecco, Michel domani al Bernabeu non sarà in panchina, squalifica­to come Blind e Herrera.

«Sì, è un vero peccato non poterlo avere con noi ma non m’interessa cercare scuse. Si parla troppo degli arbitri, meritano rispetto e dobbiamo fare la nostra parte e cercare di vincere senza uscire dal campo con sensazioni strane».

▶ Lei al Madrid ha segnato 6 reti, ha fatto gol al Bernabeu e ci ha vinto qualche anno fa.

«Bei ricordi, che in questa settimana stiamo usando per far passare ai compagni il messaggio che si può fare. È molto complicato, tosto, difficile, però abbiamo dimostrato di potercela giocare con chiunque, crediamo in ciò che facciamo e nelle nostre armi. Daremo il 200% arrivare in una posizione di classifica incredibil­e».

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy