La Gazzetta dello Sport - Romana
«Materiali troppo veloci Cambiare le tracciature»
La Coppa del Mondo 2024 rischia di 1 essere decisa dagli infortuni. Perché sono diventati così frequenti?
«Perché si va troppo veloci, grazie a materiali sempre più all’avanguardia e sempre più performanti. E per supportare queste velocità, bisogna potenziarsi muscolarmente. Ma se i muscoli si possono ingrossare, ossa, tendini e legamenti restano sempre gli stessi e vengono sottoposti a stress sempre maggiori. E per qualche gara ci metto pure una programmazione assurda».
Quali possono essere le soluzioni? 2
«Una premessa: lo sci è e resterà uno sport rischioso, come la F.1 o il motociclismo. Detto questo, credo che siamo arrivati al punto di non ritorno: davvero la Coppa sarà decisa da chi non c’è piuttosto che dai presenti. E dunque occorre che dirigenti internazionali, tecnici e atleti si siedano attorno a un tavolo a discutere delle contromisure. Mi rendo conto che indietro, con i materiali, non si possa tornare. E allora ritengo sia opportuno intervenire sulle tracciature per trovare un punto di equilibrio tra l’esigenza di spettacolo garantita dalla velocità e la sicurezza degli sciatori».
La Shiffrin si è lamentata anche del 3 calendario compresso.
«Mikaela apre un dibattito di grande attualità. Si può immaginare di diluire la stagione fino ad aprile, ma lo sci è uno sport legato alle tradizioni, l’appassionato lo considera una disciplina da praticare fino a febbraio, a marzo si comincia a pensare al mare. E il tema si intreccia anche con i cambiamenti climatici. Quello che non deve più succedere, però, è di accumulare troppe gare nello stesso weekend: non si possono disputare tre prove veloci e due giganti in cinque giorni, come in Val Gardena e in Badia, oppure due discese e un superG in tre giorni come a Wengen con l’aggiunta di due giorni di prove: per quanto tu sia superatleta, alla fine la stanchezza ti massacra».
Alternative La ricetta della 32enne svizzera, infortunatasi gravemente nel febbraio 2017, per non essere più in balia degli eventi, è stare dietro a un confine invalicabile, quello della sfera privata: «Non voglio fare il personaggio, non m’interessa - ha dichiarato - stiamo sacrificando un pezzo della nostra esistenza per aver successo, ma quello che conta è arrivare al traguardo sane e salve». Con l’ultima uscita, invece, la fuoriclasse di Vail punta a farsi portavoce del movimento e magari ottenere benefici concreti a vantaggio di tutte le colleghe. Una battaglia ispirata anche dalla popstar più influente del mondo, quella Taylor Swift - di cui la stessa Shiffrin si dichiara fan sfegatata - che ha sfidato e battuto l’industria musicale tornando unica proprietaria della propria musica. Intanto dovrà sbrigarsi a rientrare se vorrà portare a casa lo storico traguardo delle 100 vittorie e il suo sesto titolo di Coppa del Mondo.
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