La Gazzetta dello Sport - Romana

KESSIE TRASCINA LA COSTA D’AVORIO NIGERIA RIMONTATA Decide Haller Favola d’Africa

MARCATORI ALLENATORE COSTA D’AVORIO (4-3-3) ALLENATORE ARBITRO

- Di Iacopo Iandiorio

Troost-Ekong (N) al 38’ p.t.; Kessie (C) al 18’; Haller (C) al 36’ s.t.

NIGERIA (3-4-2-1)

Nwabali; Ajayi, Troost-Ekong, Bassey; Aina, Onyeka (dal 41’ s.t. Moffi), Iwobi (dal 34’ s.t. Yusuf), Sanusi (dal 41’ s.t. Aribo); Chukwueze (dall'11’ s.t. Simon), Osimhen, Lookman

(dal 34’ s.t. Iheanacho)

PANCHINA Uzoho, Osayi-Samuel, Awaziem, Omeruo, Onyedika, Onuachu, Musa

José Peseiro AMMONITI Peseiro per proteste, Nwabali c.n.r., Aina per gioco scorretto

Y. Fofana; Aurier (dal 29’ s.t. Singo), Kossounou, Ndicka, Konan; Kessie, Seri (dal 47’ s.t. Amani), S. Fofana (dal 42’ s.t. Krasso); Gradel (dal 29’ s.t. Diakité), Haller (dal 42’ s.t. I. Sangaré), Adingra

PANCHINA Ali Sangaré, I. Diallo, Diomande, Boga, Pépé, Bamba, Kouamé

Faé

AMMONITI Aurier c.n.r., S. Fofana c.n.r.

Beida (Mauritania) NOTE Tiri in porta 1-8 Tiri fuori 2-8. Angoli 4-5 Fuorigioco 0-0. Recuperi 4’ p.t. 6’ s.t

La peggior squadra dei gironi di Coppa d’Africa conquista il titolo all’ultima curva, dopo una fase a eliminazio­ne diretta incredibil­e. Allo Stadio Olimpico Alassane Ouattara di Abidjan, l’antica capitale sull’Oceano Atlantico, davanti al Capo di stato ivoriano che ha dato il nome all’impianto di calcio, l’ex milanista Kessie e compagni ribaltano l’esito del primo tempo, che aveva visto chiudere avanti Osimhen e soci. Per la Costa d’Avorio è il terzo trionfo continenta­le dopo i successi del 1992 e del 2015, ma mai così sofferto e inatteso alla fine.

Cammino Sì, perché dicevamo del fatto che è stata ripescata nei gruppi come l’ultima terza (delle 4 entrate agli ottavi), dopo un vergognoso 0-4 subìto con la Guinea Equatorial­e il 22 gennaio. Il punto più basso di questo torneo per i padroni di casa, che già avevano perso il match precedente proprio contro la Nigeria per 1-0, con rigore di TroostEkon­g, procurato dal solito Osimhen. Il “fattaccio” contro i guineani provoca la cacciata del c.t. francese Jean-Louis Gasset e l’interim al suo posto di Emerson Faé, soli 40 anni, ex nazionale ivoriano e membro dello staff tecnico di Gasset. Ebbene da lì il boom: gli ivoriani superano ai rigori il Senegal, campione in carica, poi il Mali al 122’, in semifinale l’1-0 all’RD Congo con un gol (il primo nel torneo) di Seba Haller e ieri ancora il bomber del Borussia Dortmund ha deciso la sfida per il titolo.

Seba che storia Non era partito titolare in questo torneo Haller, 29 anni, nato a Ris-Orangis, nella periferia parigina, fino a 22 anni Under francese (dal 2010 al 2016) e poi nel novembre 2020, 26 primavere, la scelta di giocare per la selezione del Paese della madre. Un tradimento, per alcuni, una necessità per lui che era chiuso nei Bleus e quasi sconosciut­o fino ad allora con una carriera fra Auxerre, Utrecht e Eintracht. Poi la gioia, le stagioni fantastich­e all’Ajax, specie il 2021-22 con 34 gol totali, di cui 11 in Champions League in soli 8 match ma da esordiente nella coppa. Quindi la tragedia. Vera, della vita, non sportiva. La scoperta a Dortmund, appena arrivato in estate 2002: un tumore ai testicoli. Sette mesi di chemiotera­pie, due operazioni, 10 mesi lontano dalla nazionale e tanta paura. Ma anche volontà di guarire e tornare il prima possibile.

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