La Gazzetta dello Sport - Romana
MAX CAMBIA L’OBIETTIVO «Momento delicato Adesso servono i punti Champions»
L’analisi di Allegri: «La squadra è fatta di tanti giocatori con poca esperienza per vincere il campionato. Ora pensiamo al quarto posto»
Fiducia Giuntoli promuove Max: «Ha un contratto fino al 2025 e vogliamo proseguire con lui»
Juventus, abbiamo un problema. La Signora non sa più vincere. Il terzo indizio, quello che per i giallisti è sinonimo di prova, è arrivato ieri sera contro l’Udinese. Altro che San Valentino anticipato. Al posto dei cuoricini, i bianconeri hanno incassato i fischi dell’Allianz Stadium. Massimiliano Allegri aveva parlato per la prima volta di crisi dopo la sconfitta nel derby d’Italia: adesso non sembrano più esserci dubbi. Dopo il pareggio con l’Empoli e la sconfitta di San Siro, ecco il primo scivolone interno della stagione firmato da un altro Lautaro argentino: Giannetti. E se l’Inter è sempre più lontana (7 punti con una partita da recuperare), il Milan è dietro soltanto di una lunghezza. La delusione si mischia alla rassegnazione. Rabiot e compagni hanno dato la sensazione di aver subito il contraccolpo psicologico della disfatta di Milano. Invece di ripartire di slancio, la Juventus si è incagliata del tutto.
Juve al via, Inter no «Abbiamo conquistato solo un punin tre partite — sottolinea Allegri a fine gara —. È un momento particolare, ma ci meritiamo quello che abbiamo. Bisogna essere realisti. Dobbiamo restare sereni per raggiungere l’obiettivo, che è quello di qualificarci alla prossima Champions League. Star dietro all’Inter era uno stimolo importante, ma stanno disputando una stagione straordinaria e gli vanno fatti i complimenti. Sono stati costruiti per quello, fin dai tempi di Conte. Simone Inzaghi sta facendo un campionato bellissimo, il nostro percorso è all’inizio. I giovani hanno bisogno di crescere e trovare il proprio equilibrio. Nel calcio ci sono dei valori, non sono matto quando lo dico: nei miei cinque scudetti del passato, la Juventus era la più forte. Come lo è ora l’Inter. Per noi sono stati quindici giorni non bellissimi: con l’Empoli avevamo subito un gol un po’ balordo, con l’Udinese ne abbiamo preso un altro... Il campionato dei ragazzi resta straordinario, da questi momenti bisogna uscirne rafforzati tornando in fretta a riconquistare punti. Non bisogna aver paura. Adesso viene il difficile perché quando si vince è più facile. Resettiamo tutto, non guardiamo la classifica e pensiamo al Verona».
Giuntoli Più amaro di così non poteva diventare il traguardo delle 405 panchine in bianconero dell’allenatore livornese. Cifra straordinaria, ma toccata nella giornata più negativa del campionato. Allegri ha raggiunto nella speciale classifica Marcello Lippi, allenatore dell’ultima Champions festeggiata dalla Juventus e c.t. dell’Italia Campione del mondo 2006. Adesso davanti ad Allegri resta soltanto il totem Giovanni Trapattoni (596 presenze). Il presidente Gianluca Ferrero prito ma della partita ha premiato il tecnico dei cinque scudetti consecutivi e Cristiano Giuntoli lo ha prenotato anche per il futuro: «Siamo felicissimi di lavorare con Allegri — ha detto il d.t. —. Massimiliano ha ancora un anno e mezzo di contratto (2025) e la nostra volontà è quella di proseguire con lui. A fine stagione avremo l’occasione di programmare il futuro».