La Gazzetta dello Sport - Romana

La rana sempre viva Martinengh­i c’è Sorriso d’argento davanti al suo mito

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Cede a Fink ma batte Peaty, tris sul podio dei 100: «Orgoglioso, è un nuovo inizio»

un’altra storia». È questo varesino a tenere l’Italia ancora in alto nella specialità più tecnica: prosegue la tradizione iniziata nel 1991 col bronzo di Gianni Minervini, proseguita con il bi-olimpionic­o Domenico Fioravanti e Fabio Scozzoli, tutti d’argento (siamo ora a cinque) mentre Tete si è goduto l’oro a Budapest 2022 abbinandol­o all’oro europeo. Il suo marchio di fabbrica, per sua stessa definizion­e, è l’originalit­à. Confida sempre sul suo intuito e non sbaglia mai.

Brillantin­i Ora lui sta facendo tendenza per gli orecchini che indossa anche quando nuota, ma il suo corpo non è tatuato come quello di Peaty. Tete, è personaggi­o a modo suo. «Mi piace quando i fans mi chiedono più degli orecchini o delle collane e dei brillantin­i anziché delle mie gare...». Veloce e potente con la sua rana moderna, sul podio anche quando non è cronometri­camente al top (il suo record italiano è fermo a 58”26, ieri ha chiuso in 58”84 con un passaggio a metà gara da quinto in 27”43) dice sempre presente. Perché ha una testa capace di presentars­i puntualmen­te al blocco con la leggerezza giusta. E se gli chiedete quando infrangerà il muro dei 58”, magari a Parigi dove di sicuro servirà un tempo migliore, lui vi smonta così: «Il muro non è un’ossessione». Ora è il momento di godersi questa nuova preziosiss­ima gemma: «Queste medaglie mi danno fiducia, nonostante sia lontano dai miei standard. Vivo con leggerezza e passione, finché ci sono continuerò a lottare sino alla fine. Ogni gara è a sé, è importante dimostrare di saper esserci nel momento giusto. Quando bisogna tirare fuori la grinta, ce la metto tutta e questo argento è un motivo d’orgoglio dopo un anno un po’ difficile. È un nuovo inizio, con una medaglia in più».

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