La Gazzetta dello Sport - Romana

«Max vuole restare Ha bisogno di 3 colpi Io consiglio Madueke»

- Di Filippo Cornacchia LAPRESSE

apevo che con l’Udinese sarebbe stata dura per la Juventus e ne avevo parlato anche con Max, però non mi sarei mai aspettato un’altra sconfitta dopo quella contro l’Inter. Comunque il risultato che pesa di più è il pareggio con l’Empoli, quello prima del derby d’Italia», assicura Giovanni Galeone, ex allenatore, maestro e grande amico di Massimilia­no Allegri.

«S▶ Perché il pari con l’Empoli ha pesato maggiormen­te delle sconfitte della Juventus contro Inter e Udinese?

«Perché avrebbe permesso a Max e alla Juventus di presentars­i a San Siro da primi in classifica. Poi magari non sarebbe bastato lo stesso con l’Inter...».

▶C’è dell’altro?

«Parliamoci chiarament­e: se Simone Inzaghi continua a far giocare i titolari, in Italia non c’è storia per nessuno. Lo scontro diretto di Milano ha fatto capire anche ai bianconeri che la differenza dai nerazzurri è ancora troppa. E probabilme­nte la convinzion­e di potercela fare è diminuita dopo quella serata».

▶Non crede più nemmeno lei alla rimonta scudetto dei bianconeri?

«Non ci credo io e non ci crede Max. Ma è così dall’inizio, non a caso Allegri ha sempre parlato di ritorno in Champions League come obiettivo per la Juventus e di Inter favorita per lo scudetto».

▶ Cosa manca ad Allegri per avvicinars­i all’Inter?

«Max ha bisogno di almeno tre rinforzi per arrivare al livello dei nerazzurri. Un difensore importante, un centrocamp­ista di livello e uno davanti se dovesse andare via Chiesa. E poi il prossimo anno mi immagino che avrà anche più spazio Yildiz, che è davvero un bel talento».

▶Con⏻igli per gli acquisti?

«La scorsa estate avrei puntato su Berardi. Adesso, invece, il mio preferito è Madueke del Chelsea: a Max parlo di questo 2002 da tempo, ma non so se sia fattibile per la Juventus».

▶L’altra sera Samardzic, il gioiellino dell’Udinese, ha ispirato il gol di Giannetti con una punizione tagliata delle sue: il serbo è da Juventus?

«Tecnicamen­te è molto bravo, ha un piede velenoso: questo non è in dubbio. Però non so se sia ancora pronto per la Juventus. Nell’Udinese alterna grandi giocate a momenti di pausa, deve ancora trovare continuità di prestazion­i».

▶Ch€ idea si è fatto sul futuro di Allegri?

«Penso che Max voglia restare alla Juventus, ha ancora un anno di contratto ed è contento dei giovani che sta allenando e facendo crescere. Se va in Champions e in Champions ci andrà, è giusto che Max resti a Torino. La società ha riconosciu­to anche il suo valore nei momenti difficili».

▶Com€ si sta trovando Allegri con Giuntoli, il nuovo direttore tecnico della Juventus?

«Sinceramen­te Max e io siamo abituati a parlare e confrontar­ci sui giocatori e sulle squadre, non parliamo mai di dirigenti. Non credo di avergli mai chiesto di Giuntoli, come in passato non facevo mai domande su Paratici e Nedved».

▶Tornando all’attualità: il tridente Chiesa-Vlahovic-Yildiz può diventare la mossa di Allegri per dare una scossa alla Juve in questo momento di difficoltà?

«Sulla carta, perché no? Ma se poi Chiesa non incide come l’altra sera con l’Udinese… Il tridente si può fare, però manca uno che giochi a destra».

▶ Qual è la formula per mettersi alle spalle le ultime tre partite con Empoli, Inter e Udinese?

«Max per uscirne deve lavorare, bloccare la squadra come prima per non subire gol e riprendere fiducia. Più o meno come successe dopo la sconfitta in casa del Sassuolo di settembre». s TEMPO DI LETTURA 2’ 23’’

Il maestro di Allegri Giovanni Galeone, 83 anni: ultima panchina a Udine nel 2007

Non mi sarei mai aspettato un altro ko. Ma pesa di più il pari contro l’Empoli

Chiesa con Vlahovic e Yildiz? Però se Federico non incide come l’altra sera

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