La Gazzetta dello Sport - Romana

Effetto Strefezza

Il colpo di gennaio è subito decisivo «Mi sembra il Lecce di due anni fa E sabato a Palermo sanno chi sono» SABATO DOMENICA

- Di Nicola Binda INVIATO A MOZZATE (CO)

Jeans e maglietta, nessun orpello di lusso, un sorriso gentile, 169 cm di semplicità. E invece Gabriel Strefezza è uno che sposta, uno che sta cambiando gli equilibri della B. Due partite, due gol e due 1-0. Se la prima volta che era sceso dalla A era solo una promessa della Spal, adesso al Como è una certezza.

▶ Perché è tornato in Serie B dopo 86 gare in A tra Spal e Lecce? ▶E’ la prima volta che cambia squadra a gennaio. Facile?

«E’ strano, pensavo fosse complicato inserirmi in una squadra che lavora insieme già da 5 mesi, in un gruppo che funziona. Invece è andato tutto bene».

▶ E con due gol non avrebbe potuto presentars­i meglio...

«Quella è una cosa in più, in quel ruolo è facile. Ma la cosa più importante è stata vincere».

▶Sabato va a Palermo: si ricorda quando venne scartato perché troppo... basso?

«Era il 2016, ero arrivato dal Brasile a 18 anni, ho fatto due settimane con la Primavera. Ma è stato alla Lazio, con Inzaghi, che mi hanno detto che ero basso...».

«Sono rientrato in Brasile, ho completato i documenti e Vagnati mi ha chiamato alla Spal».

▶A Palermo si è già vendicato con la Cremonese: 31 agosto 2018, ricorda quel gol?

«Sono entrato, prima palla toccata e gol. Finì 2-2. Così hanno capito chi è Strefezza».

▶Sabato sarà temutissim­o.

«Partita dura, ma noi ci siamo».

▶Torna in Sicilia, la terra dei suoi avi.

«Sì, il bisnonno era siciliano, ma non ho avuto contatti con altri parenti. Magari sabato vengono a tifare Palermo, ci sta».

▶E’ un brasiliano atipico, poco esuberante, mai indolente.

«L’allegria c’è sempre. Se sei felice le cose vanno bene. In fondo gioco a calcio, faccio una cosa bellissima e cerco di farla al meglio, così i risultati arrivano».

▶Dicono che sembra un tedesco per come si applica.

(ride) «No no, io ho sempre guardato CR7, come lavora, come si gestisce. Oppure Mertens, Dybala e Pedro, quelli che mi assomiglia­no di più».

▶V€d€va Fabregas giocare?

«Avere un campione così come allenatore è di grande aiuto. Mi ha consigliat­o come guardarmi alle spalle e puntare la porta».

▶Lui vive a Lugano, perché lei ha scelto Milano?

«Una soluzione comoda, vicino all’autostrada, con le figlie sistemate in una scuola vicina».

▶P€n⏻a di fermarsi tanto?

BARI-FERALPISAL­Ò ore 14 (3-3) LECCO-COSENZA (0-3) PARMA-PISA (2-1) REGGIANA-TERNANA (0-3) SPEZIA-CITTADELLA (1-4) CATANZARO-SÜDTIROL ore 16.15 (1-0) PALERMO-COMO (3-3) SAMPDORIA-BRESCIA (1-3)

VENEZIA-MODENA

ore 16.15 (3-1)

Che affare

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