La Gazzetta dello Sport - Romana
VASSEUR CANDIDA LA ROSSA «FATTO UN PASSO AVANTI SARÀ UN ANNO IMPORTANTE»
Effetto suolo, fiancate spioventi e soluzioni aerodinamiche coraggiose. Il team principal battezza la sua “prima” monoposto e apre la caccia a Red Bull: «Approfitteremo di ogni occasione» CICLISMO NUOTO
La presentazione di una nuova Ferrari di F.1 è una liturgia che perde molto del proprio fascino se fatta in formato digitale. Ma bisogna accontentarsi. E così la SF24 è stata svelata ieri con un breve video sul web, a cui sono seguiti pochi giri effettuati da Charles Leclerc e Carlos Sainz sul circuito di Fiorano, per verificare che tutto funzionasse. La bellezza non manca alla rossa, dipinta come al solito di vernice opaca, con una striscia bianca e una gialla che corrono lungo i fianchi, aggiungendo un tocco “vintage”. Il giallo è il colore di Modena, città natale di Enzo Ferrari, e l’ultima volta era apparso sulla Ferrari 312 del 1968 portata alla vittoria da Jacky Ickx nel GP di Francia, oltre a essere presente sulla Hypercar 499 P trionfatrice l’anno scorso alla 24 Ore di Le Mans. Ma le forme da sballo di una monoposto vengono dimenticate in fretta se non è anche veloce. Lo ripeteva sempre
«Una macchina è bella se è vincente». E per capire se la SF-24 lo sarà, dopo le promettenti indicazioni ricavate nelle prove al simulatore, dovremo aspettare i test in Bahrain dal 21 al 23 febbraio e le prime gare del Mondiale che scatta il 2 marzo.
Rivoluzione È evidente che sia stato fatto uno sforzo enorme per cambiare radicalmente la filosofia del progetto. E al terzo anno di scuola con le vetture a “effetto suolo”, anche a Maranello hanno imparato la lezione della Red
Bull, adottando le fiancate spioventi e molti altri concetti aerodinamici assenti sulla F1-75 e sulla SF-23, i cui margini di sviluppo si erano esauriti. «La sensazione dei piloti è che abbiamo fatto un buon passo avanti. Se saremo capaci di vincere alcune gare, ci ritroveremo ben piazzati anche in campionato. L’importante è ripartire da dove ci eravamo fermati alla fine del 2023, concluso in crescendo», dice il team principal Frederic Vasseur. Questa è la prima Ferrari che nasce sotto la sua gestione, e di conseguenza le responsabilità aumentano. Anche se Fred dribbla con abilità la questione: «La macchina non è mia, ma di un gruppo di mille persone». Lo staff di ingegneri diretto da Enrico Cardile (telaio) ed Enrico Gualtieri (power unit) ha assecondato le richieste di LeFerrari: clerc e Sainz, cercando di migliorare la guidabilità e la costanza sul passo gara, senza perdere lo spunto nel giro singolo che ha consentito alla Ferrari di ottenere 7 pole nel 2023. Si è lavorato per incrementare l’efficacia dell’ala mobile (Drs) in rettilineo e favorire i sorpassi, specialità finora della Red Bull di Max Verstappen. E l’affidabilità del motore è stata rafforzata nelle sue componenti con l’aiuto dei fornitori esterni, in vista di una stagione estenuante di 24 GP. Entrambi i piloti non vedono l’ora di scoprire il risultato. Ieri a Leclerc sono bastati pochi giri di pista per uscire dall’abitacolo col sorriso: «L’obiettivo è mettere pressione alla Red Bull e lottare con loro il prima possibile. Non mi accontento di due o tre vittorie...». Oggi lui e Sainz proseguiranno i collaudi girando per
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