La Gazzetta dello Sport - Romana

«Le stelle si gestiscono con tanta personalit­à E Carlo è un docente»

«È stata una scelta grandiosa da parte del Real e del giocatore. I campioni a Madrid si esaltano»

- Di Pierfrance­sco Archetti GETTY

na scelta grandiosa da parte del Real Madrid e da parte di Mbappé. Kylian è andato in una squadra che per l’età della rosa e la mentalità è il top». Fabio Capello ha allenato due volte il Real Madrid, nel 1996-97 e nel 2006-07. L’era pre e post Galacticos, ma sempre con una schiera di stelle da gestire. Il reparto offensivo della sua seconda avventura era composta da: Ronaldo “Fenomeno”, Raul, Robinho, Van Nistelrooy, Higuain, Cassano e mettiamo pure Beckham. Don Fabio è la persona ideale per raccontare cosa succederà a Madrid con l’arrivo di Mbappé.

«U▶ Come si spiega la fuga da Parigi?

«Al Psg avevano pensato di fare una squadra galattica e con i nomi l’avevano fatta, ma solo con i nomi. Non pensiamo solo a Messi, Neymar e Mbappé, ma anche a tutti gli altri. Questa fuga si può spiegare con la mancanza di quel qualcosa in più che non saprei definire, se sia dipeso dal club, che non era preparato ad affrontare una situazione con giocatori così importanti, o la mentalità della squadra, vale a dire la mentalità di vincere in Europa, non solo in Francia. Mbappé va in un posto dove c’è un allenatore super vincente, bravissimo, con una squadra giovane con cui tutti dovranno fare i conti».

▶ Nasce una nuova versione dei Galacticos?

«Io ho allenato i mezzi Galacticos, perché non c’era Zidane. In questo momento il Real sta sbagliando poco negli acquisti, ha una voglia di vincere eccezional­e e qualità impression­ante».

▶C’è il rischio della collezione di figurine?

«No. A Madrid vai per vincere e sei di passaggio. Devi fare solo il tuo: vincere, e quando ci riesci ti dicono bravo e grazie».

▶Com€ si gestisce uno spogliatoi­o di stelle?

«Con la personalit­à dell’allenatore: questi giocatori ti giudicano subito, in un momento capiscono se hai la capacità di gestire un gruppo o no. L’allenatore è come un direttore d’orchestra, non tutti hanno la capacità di dirigere i Berliner e sono gli orchestral­i a scegliere il direttore. Nel calcio è lo stesso discorso. Il direttore d’orchestra deve far capire che gestisce tutti con personalit­à e idee ben chiare».

▶ E Ancelotti appartiene a questa tipologia...

«Carlo fa di più, fa il docente.

Lui ha intelligen­za, carisma e curriculum, sa come fare. Ma soprattutt­o sa mettere in campo gli uomini nella miglior posizione e li fa sentire importanti. Mbappé a Parigi voleva fare il re, a Madrid deve fare il suo».

▶ L’ambiente di Madrid aiuta le stelle o le mette in difficoltà?

Ai miei tempi c’era il più bravo di tutti che però nel gruppo era dannoso

«No, c’è l’esaltazion­e delle stelle, perché hanno il palato fine. Se sbagli lo stop fanno oooohh, per cui esaltano le tue qualità, anzi, le vogliono vedere esaltate. Ragionano così: ti abbiamo preso perché hai queste qualità, le vogliamo vedere in partita, non in allenament­o».

▶ In Europa si andrà sempre più verso una lotta tra Real Madrid e Manchester City?

«Questo Real Madrid mi fa molta paura: tanta qualità e gioventù. Anche al City però ci sono ottimi giocatori giovani. Si prospetta un duello tra di loro. Il Bayern non ha queste qualità, il Liverpool rinnoverà dopo Klopp, io credo che nei prossimi tre anni si parlerà più che altro di queste due squadre».

Era Ronaldo, faceva il boss Ceduto lui, altra musica: abbiamo vinto

▶N€lla rosa del suo Real Madrid 2006-07 c’erano tantissimi campioni: si volevano bene o succedeva altro?

«C’era il più bravo di tutti che però nel gruppo era dannoso, nel senso che voleva fare il boss, ed era Ronaldo il brasiliano, non Cristiano. Infatti quando abbiamo deciso insieme con la società di cederlo a metà annata, è cambiata la musica e abbiamo vinto la Liga».

 ?? ??
 ?? ??
 ?? ?? Con Beckham Fabio Capello, oggi 77 anni, con David Beckham ai tempi del Real Madrid. I due si ritrovaron­o poi con l’Inghilterr­a
Con Beckham Fabio Capello, oggi 77 anni, con David Beckham ai tempi del Real Madrid. I due si ritrovaron­o poi con l’Inghilterr­a

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy