La Gazzetta dello Sport - Romana
Stroppa altra frenatina Cremonese annebbiata e l’Ascoli la imbavaglia
Bianconeri aggressivi, lombardi giù di tono, ma portano a casa ancora un clean sheet PANCHINA ALLENATORE PANCHINA ALLENATORE ARBITROMarchetti ASSISTENTI ESPULSI AMMONITI NOTE
SÜDTIROL
PANCHINA 12 Drago, 77 Lonardi, 26 Cisco, 15 Broh, 27 Kurtic, 42 Peeters, 8 Mallomo, 23 Rauti, 11 Ciervo, 99 Odogwu ALLENATORE Valente
SQUALIFICATI Masiello, Giorgini DIFFIDATI Peeters, Pecorino INDISPONIBILI Rover, Vinetot, El Kaouakibi
COMO
PANCHINA 12 Bolchini, 3 Sala, 6 Iovine, 7 Chajia, 23 Gioacchini, 26 Odenthal, 27 Braunoder, 28 Abildgaard, 70 Ballet, 77 Nsame, 84 Cassandro, 94 Kone ALLENATORE Roberts-Fabregas SQUALIFICATI nessuno
DIFFIDATI Abildgaard, Gabrielloni INDISPONIBILI Cutrone, Vigorito
BRESCIA
PANCHINA 30 Avella, 16 Cartano, 3 Huard, 6 Fares, 4 Paghera, 39 Besaggio, 11 Moncini, 31 Ferro
ALLENATORE Maran
SQUALIFICATI Galazzi, Olzer DIFFIDATI Adorni, Van de Looi INDISPONIBILI Lezzerini, Borrelli, Cistana, Fogliata na Cremonese annebbiata non riesce ad andare oltre allo 0-0 sul campo di un Ascoli tenace e fortemente determinato a reagire dopo due settimane particolarmente sofferte.
USerata speciale L’anticipo della venticinquesima giornata di Serie B non ha visto né vincitori né vinti. Merito più dei padroni di casa che degli uomini di Stroppa che stavolta, invece, sono parsi meno brillanti del solito. È stata una serata speciale per Castori, giunto a 549 panchine in questa categoria. Uno score che gli ha permesso di raggiungere Eugenio Fascetti al secondo posto dei tecnici più presenti di sempre in questa categoria. Il timoniere dei marchigiani sperava certamente di festeggiare il suo traguardo con una bella vittoria, ma alla fine i bianconeri sono comunque finiti per arenarsi al cospetto di un avversario forte, strutturato e con idee tattiche ben precise. Al di là della prova tutt’altro che esaltante messa in campo. Nello sviluppo di un gioco ordinato ed efficace Stroppa si conferma una garanzia. La sua avventura a Cremona era iniziata proprio in occasione della gara d’andata disputata contro un Ascoli in quel momento ancora guidato da Viali.
Che nebbia Dopo una nebbia fitta scesa sul Del Duca, cosa che nel capoluogo piceno non si ricordava da anni, il confronto può definitivamente decollare dopo il sopralluogo effettuato in campo dall’arbitro Marchetti, accompagnato dai capitani delle due squadre. Nella prima parte del duello la visibilità non è di certo delle migliori, ma via via tutto rientra nella normalità attorno alla mezz’ora del primo tempo. L’Ascoli è aggressivo e intraprendente proprio come vuole il suo allenatore. La Cremonese almeno inizialmente si limita a controllare le sfuriate marchigiane per poi recuperare la sfera ed imbastire una fitta manovra volta a liberare gli uomini offensivi. Le corsie laterali non vanno come dovrebbero. Stroppa non ci mette molto a invertire Sernicola e Zanimacchia. La lettura è giusta e proprio il primo dalla sinistra sforna un invitante traversone per Vazquez che impegna Viviano di testa. All’argentino il tecnico dei lombardi alla vigilia aveva chiesto maggior cattiveria dopo le occasioni gettate con la Reggiana, ma questo di fatto sarà l’unico
ASCOLI (3-5-2)
Viviano 6; Mantovani 6 (dal 38’ s.t. Botteghin s.v.), Bellusci 6, Vaisanen 5,5; Falzerano 5,5, Masini 6, Di Tacchio 6, Caligara 5,5 (dal 9’ s.t. D’Uffizi 6), Celia 6 (dal 20’ s.t. Zedadka 5,5); Mendes 6 (dal 38’ s.t. Milanese s.v.), Rodriguez 5,5 (dal 20’ s.t. Streng 5)
Vasquez, Bolletta, Giovane, Quaranta, Duris, Bayeye, Maiga Silvestri
Castori 6
CREMONESE 3-5-2
Jungdal 6; Antov 5,5, Ravanelli 5,5 (dal 1’ s.t. Lochoshvili 6), Bianchetti 7; Sernicola 6,5, Abrego 6, Castagnetti 6, Falletti 5,5 (dal 12’ s.t. Afena-Gyan 6,5), Zanimacchia 6 (dal 35’ s.t. Quagliata s.v.); Vazquez 6 (dal 42’ s.t. Pickel s.v.), Coda 5,5 (dal 13’ s.t. Tsadjout 6)
Saro, Livieri, Marrone, Ciofani, Ghiglione, Della Rovere Stroppa 6 di Ostia Lido 6 Raspollini 6-Margani 6 nessuno
Ravanelli (C), Zanimacchia (C), Vazquez (C), Vaisanen (A), di Tacchio (A) per gioco scorretto, Falzerano (A) per comportamento non regolamentare paganti 2.939, incasso di 26.985 euro; abbonati 3.324, quota di 26.268 euro. Tiri in porta 1-1. Tiri fuori 4-5. In fuorigioco 2-3. Angoli 4-1. Recuperi: p.t. 3’, s.t. 5’ 7 Bianchetti
In pieno recupero compie un miracolo neutralizzando Streng. vero pericolo prodotto dal giocatore. La legge dell’ex viene neutralizzata da un altro ex.
Illusione Cremo Al quarto della ripresa la Cremonese passa avanti con Tsadjout, subentrato allo spento Coda. Quest’ultimo finito in una vera e propria morsa preparata ad hoc da Bellusci e Mantovani. Il ventiquattrenne approfitta di un pallone rimesso al centro dal tenace Afena-Gyan. Tutto però viene vanificato da un posizione irregolare di Sernicola, altro volto noto tra i tifosi bianconeri, che non tocca il pallone ma comunque interferisce nell’azione. Nei clean sheet la regina incontrastata resta senza ombra di dubbio la Cremonese. Salgono a 13 le occasioni in cui nessuno si è mostrato capace di fare breccia nell’impenetrabile muraglia, nonostante l’impiego di tre portieri diversi. Il 2024 si è aperto come meglio non poteva con le quattro consecutive affermazioni di corto muso arrivate in sequenza con Cosenza, Spezia, Brescia e Lecco. Jungdal è lo specialista (9), ma anche Sarr (3) e Saro (1) hanno saputo tenere alto l’onore.
Niente sorpresa Ecco quindi che per l’Ascoli, nonostante il rientro di Mendes, diventa difficile riuscire ad assestare il colpo letale. In realtà le occasioni non mancano sia a Rodriguez che a Streng, ma entrambi si perdono proprio sul bello esitando troppo nel momento della verità. s TEMPO DI LETTURA 2’22”