La Gazzetta dello Sport - Romana
Leonardo Fabbri
Fabbri si lancia «In due anni ho perso 25 chili e ora ho più testa» Leo, leader mondiale 2024, tra dieta a zona e libri zen: «Non cerco più scuse, oggi è difficile trovare uno più sicuro e determinato di me»
Testa e fisico: i recenti, ulteriori progressi di Leo Fabbri nel getto del peso si devono a entrambi i fattori. Più consapevolezza, meno chili, uguale 22 metri e 37: record italiano indoor, seconda prestazione europea e sesta mondiale di sempre. La misura, pensando ai Mondiali al coperto di Glasgow (1-3 marzo), agli Europei di Roma (7-12 giugno) e, soprattutto, all’Olimpiade di Parigi (1-11 agosto), fa sognare. Leo, leader mondiale stagionale, torna in pedana domani: tocca a lui la copertina dei Tricolori in sala, in programma nel weekend ad Ancona.
▶ Leo, a cosa attribuire il nuovo salto di qualità?
«L’argento dei Mondiali di Budapest dell’agosto scorso, con quel lunghissimo nullo al quinto lancio, mi ha regalato tanta convinzione. Ora penso solo alla prestazione e mi concentro meno sulle vittorie o sulle sfide, il cui esito è una conseguenza».
▶ Può spiegare?
«Ho la testa sgombra dalle “cavolate”. Non cerco più alibi, né scuse. Un esempio: a fine gennaio, in
NATO A BAGNO A RIPOLI (FIRENZE) IL 15 APRILE 1997
PESO 125 KG ALTEZZA 200 CM SOCIETÀ AERONAUTICA
llenato da Paolo Dal Soglio, è stato argento agli Europei under 23 di Gävle 2019 e ai Mondiali di Budapest 2023 (foto Afp). Vanta 22.34 all’aperto e 22.37 indoor (secondo dietro a Alessandro Andrei e primo italiano di sempre). La misura al coperto, ottenuta sabato scorso a Lievin, in Francia, lo colloca al secondo posto della lista europea all-time e al sesto di quella mondiale
ACon Weir vivo in simbiosi: adesso abbiamo una casa in affitto a Schio
c’è grande pressione. Ma se ti alleni bene sei pronto anche per queste gare».
Le sorprese Reggio e Napoli sono state costruite con un particolare sguardo all’estero. La Reggiana è ripartita da Claudio Coldebella, manager con una pluriennale esperienza a Kazan condivisa con Priftis e la guardia Jamar Smith. Il tecnico ha una lunga storia in Grecia da vice anche in Nazionale, poi all’Aris e al Panathinaikos per una stagione. La Reggiana è l’unica delle semifinaliste che scende in campo con 10 giocatori (e non 12) di cui solo quattro stranieri, dopo il taglio di Kevin Harvey e in attesa dell’arrivo di Tarik Black. «Dobbiamo riposare - ha detto dopo la vittoria con la Virtus – perché abbiamo rotazioni