La Gazzetta dello Sport - Romana

SI È TOLTO

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arrivo direttamen­te dal Sudafrica, ho affrontato le prime due gare indoor dell’anno nel giro di 24 ore tra Lodz, in Polonia, e Nordhausen, in Germania. Il viaggio verso l’Europa è stato complicato da una coincidenz­a persa e la notte, tra le due prove, ho dormito solo qualche ora. Ma tenendo il focus su me stesso, sono riuscito a lanciare prima a 21.26 e poi a 21.67».

▶ Il weekend successivo, a Rochlitz, sempre in Germania, non è invece andato oltre un 21.06.

«Calzavo per la prima volta le scarpe del mio nuovo sponsor tecnico. Sono passato da Nike ad Adidas. Non le avevo mai provate, neppure in allenament­o. Anche qui: nessuna attenuante. Un aggiustame­nto e all’uscita dopo, a Lievin, ecco il misurone».

▶ Del quale non sembra sorpreso...

«In effetti non lo sono. Sta andando tutto molto bene. Difficile oggi trovare uno più sicuro e determinat­o di me. Ma ho altri margini. Soprattutt­o il mio coach, Paolo Dal Soglio, ne è convintiss­imo, tanto che per ora è contento a meta».

▶ Nulla è cambiato dalla scorsa stagione?

«Io e Zane (Weir, il gemello azzurro di... peso, ndr), continuiam­o a vivere in simbiosi. Solo che da settembre abbiamo affittato casa a Schio, nel Vicentino, dove Paolo sta con la famiglia. Non era giusto che, con anche tre figli, rimanesse lontano così a lungo. In più abbiamo trovato condizioni ideali e molta tranquilli­tà. Esattament­e come a Stellenbos­ch, dove siamo stati in raduno da metà novembre a metà dicembre e praticamen­te tutto gennaio».

▶ È ancora con voi il norvegese Marcus Thomsen?

«È rimasto sino a dicembre, poi è dovuto rientrare a casa. In compenso, da allora, si è unito il sudafrican­o Kyle Blignaut. È stato sesto ai Giochi di Tokyo, poi ha avuto problemi di schiena, ma a Rochlitz è tornato a 20.52».

▶▶i⏻p€tto all’estate lei sembra ancora più asciutto...

«Ho perso altri chili, ora sono 125. Nel 2022 ero quasi 25 in più. Merito della dieta a zona che mi fa seguire Diego Fortuna, specialist­a ed ex azzurro del disco. Sei pasti al giorno, tre principali e tre spuntini, bilanciati tra carboidrat­i, grassi e proteine al 40, 30 e 30%. All’inizio ho faticato, ma ne è valsa la pena. Sto bene. Mi guardo allo specchio e mi piaccio tanto».

▶N€l suo processo di crescita contano sempre le letture ispirate al buddhismo e allo zen?

«Suggeritem­i dal mio mental coach, sono sempre più fondamenta­li. Le intensific­o. Mi permettono di gestire al meglio i pensieri, di vivere la routine con piacere. Da qualche tempo mi addormento verso le 21.30 e mi sveglio alle 6 pieno di energie».

▶ Con quale opera è alle prese ora?

«”Fattore 1%: piccole abitudini per grandi risultati”, di Luca Mazzucchel­li. Insegna a vivere il presente, senza tornare al passato, che riporta a cose brutte o a nostalgie, né andare nel futuro, che crea ansia».

▶ Diceva che ha margini di crescita...

«Tendo a sciupare troppo energie in riscaldame­nto, tanto che proprio a Lievin in un tentativo di prova ho raggiunto una misura che nemmeno voglio dire. Devo stare più tranquillo per non consumare poi tutto nei primi lanci di gara. I quali tecnicamen­te sono belli, ma non perfetti».

Dal Soglio per il momento è contento a metà: sa che ho ancora margini

▶ Le piace la pedana di Ancona?

«Molto, dal 2018 vi ho vinto cinque titoli italiani indoor su sei, facendo sempre bene. Si può arrivare lontano. Zane mi stimolerà: sono fiducioso».

▶ Poi i Mondiali di Glasgow: con quali ambizioni?

«Ho massimo rispetto di Crouser, di Romani e di Walsh, appena battuto, ma non temo nessuno. E, appunto, mi concentro sulle mie misure. Il 22.58 del record europeo del tedesco orientale Ulf Timmermann è vicino. Venerdì 23, a Madrid, l’ultimo test».

▶ Cosa prevede a quel punto il suo programma?

«La Coppa Europa di lanci del weekend dopo a Leiria, in Portogallo, dove ho fatto 20 metri per la prima volta. Quindi gli Europei davanti al pubblico italiano: ci tengo molto. Ho già detto di no al meeting di Eugene del 25 maggio per arrivarci al meglio».

▶ E tempo per la sua Fiorentina?

Per Crouser, come per Romani e Walsh, ho il massimo rispetto, ma non temo nessuno

«L’arrivo di Belotti mi ha soddisfatt­o, anche se speravo in un mercato più frizzante. Sono stato allo stadio l’ultima volta il 29 dicembre per l’1-0 al Torino. Con me non si perde da due anni. A marzo ci torno, garantito».

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